Una bella realtà agricola e imprenditoriale di proprietà della famiglia Ravidà sin dal XVIII secolo, composta da oltre 5.000 alberi delle tradizionali cultivar locali, biancolilla, cerasuola e nocellara del Belìce, ben distribuite su 22 ettari di terreno. In tempi recenti è stato di grande rilievo l’apporto di Nicolò Ravidà, che ha impresso, era il 1975, una forte impostazione razionale a tutte le attività aziendali, in una visione lungimirante e di prospettiva. Sarà poi la figlia Natalìa, nel 1991, a svilupparne tutte le potenzialità, anche sui mercati internazionali, dedicandosi pienamente e con entusiasmo all’attività oleicola. L’adozione di metodiche innovative nella filiera e il moderno frantoio di proprietà ne hanno permesso, poi, la collocazione su un segmento qualitativamente assai elevato.