Ricci Curbastro, Presidente Equalitas, è intervenuto al Global Summit sulla Sostenibilità sul tema: Sostenibilità, valutazione e certificazione.
Sostenibilità, valutazione e certificazione
Prosegue il sensibile incremento delle certificazioni di sostenibilità ai sensi dello standard Equalitas, il protocollo messo a punto da Federdoc con la collaborazione di Gambero Rosso, Valoritalia e Csqa. Il numero di aziende vitivinicole certificate ha superato le 300 unità, a cui fanno da corollario quasi 2.500 aziende agricole coinvolte nei progetti di certificazione di filiera; sono quasi tutte cantine italiane, ma anche aziende spagnole ed imbottigliatori del nord- Europa stanno scegliendo Equalitas, in virtù dei numerosi riconoscimenti del mercato e dei conseguenti vantaggi competitivi per chi si certifica. A queste vanno aggiunte più di altre 500 aziende che hanno richiesto o già firmato un contratto con un ente di certificazione e che nei prossimi anni completeranno l’iter certificativo. Limitandosi alle sole cantine italiane già certificate, si tratta di un fatturato complessivo di circa 4,8 milioni di Euro, per 76.000 ettari di vigna e più di un miliardo di bottiglie (rapportato a 0,75l).
Tra le ultime novità, è da sottolineare l’intesa in fase di definizione con Federbio, la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, che segue la firma, apposta a marzo 2023, del protocollo di intesa siglato con l’altra associazione di riferimento per il mondo del biologico, ossia Aiab, nonché l’accordo stipulato con Legambiente ad agosto dello stesso anno. Per questi partners lo standard SOPD Equalitas riconosce sin dalla sua fondazione la validità della certificazione biologica ai sensi della normativa europea e, nell’allegato A del suo regolamento, esplicita, tra l’altro, come la sua attestata osservanza possa consentire la razionalizzazione di tempi e modi delle verifiche ispettive presso le aziende svolte dagli enti di certificazione inoltre standard Equalitas SOPD in abbinamento alla certificazione di metodo biologico definisce nella maniera più completa ed approfondita, la sostenibilità nel settore vitivinicolo e per tale ragione è utile e opportuno diffonderlo anche alle aziende certificate secondo la normativa europea sulla produzione biologica
Lo sforzo che Equalitas sta profondendo è soprattutto di tipo culturale: le aziende del vino ci hanno seguito ma non tutti gli operatori sono così profondamente motivati da attuare investimenti su temi inerenti alla sostenibilità “sulla fiducia”, specie in questi tempi di “vacche magre”. Occorrono obiettivi concreti ed anche di breve e medio termine. Per questo motivo dedichiamo i nostri sforzi a tre ambiti che riteniamo cruciali per coinvolgere ulteriormente le aziende vitivinicole:
- L’accesso a fondi legati alla PAC, ovvero agli obiettivi di sviluppo rurale dell'UE, sostenuti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, ma anche a fonti di contributo nazionale e Per questo motivo stiamo riprendendo al meglio il dialogo con il nostro Ministero di riferimento, il Masaf.
- L’accesso a finanziamenti bancari a tassi agevolati per le aziende Su questo tema stiamo attuando un progetto pilota con un grande gruppo a capitale francese; esperti di settore hanno decretato che il nostro standard è senz’altro compatibile con la regolamentazione europea ed in particolare con la Direttiva UE sulla Corporate Sustainability Reporting (CSRD) e che esso possa quindi costituire un valido sistema di misurazione dell'impatto/performance, e fungere quindi da garanzia per il sistema bancario
- L’istituzione di un sistema di formazione permanente, che passi attraverso il mondo dell’Università, per forgiare i manager di domani e per aggiornare quelli di oggi, comunicando loro quella cultura che stiamo cercando di diffondere e che permetterà al vino italiano di essere il portabandiera di un modello agricolo virtuoso, oltre che vincente.
Riccardo Ricci Curbastro
Presidente di Equalitas,