Arriva l’Amazzonia a Masterchef. Nella puntata del 4 gennaio uno degli ospiti previsti sarà Alex Atala, pioniere della riscossa della cucina brasiliana nel mondo e chef del ristorante D.O.M. (che sta per Deo optimo maximo) a San Paolo. Due Stelle Michelin, tra i migliori al mondo secondo diverse classifiche e una fucina di creatività. Ai concorrenti spiegherà come unire multiculturalismo e biodiversità alimentare, esaltando i sapori - insetti inclusi - ma anche i colori del piatto.
Chi è Alex Atala, ospite di Masterchef
Alex Atala è nato 55 anni fa (ne farà 56 il 3 giugno) a San Paolo, in Brasile, ma ha origini palestinesi e irlandesi. Ha studiato alla scuola alberghiera di Namur, in Belgio, per poi iniziare a lavorare. Si è trasferito in Francia e ha iniziato il suo percorso nelle cucine di Jean Pierre Bruneau e di Bernard Loiseau. Ha vissuto anche a Montpellier e a Milano.
Il ritorno in Sudamerica, D.O.M. e le altre aperture
Nel 1994 torna a San Paolo, guida i ristoranti Filomena e 72. Il 1999 è l’anno della svolta. Apre Namesa, ma anche D.O.M.: inizia una nuova era per la cucina brasiliana, con ingredienti e cultura alimentare del posto che diventano protagonisti in una cucina all’avanguardia e sofisticata. Nel 2009 apre Dalva e Dito. E proprio accanto, nel 2012, lo chef investe in un altro progetto: una bottega che propone pane, marmellate, cachaças, conserve, formaggi e tutti i prodotti del marchio Retratos do Gosto, mentre la sua rosticceria serve gli stessi piatti brasiliani preparati da Dalva e Dito in versione da asporto.
Nel frattempo, tra una nuova apertura e l’altra, ha iniziato a partecipare a programmi tv, eventi enogastronomici in giro per il mondo, a scrivere libri. Negli anni successivi lo chef del D.O.M. ha sviluppato con la sua fondazione il progetto per il rinnovamento del grande mercato rionale nella zona ovest della città. All'insegna della biodiversità alimentare e con la collaborazione di Rodrigo Oliveira.
La sua cucina e gli ingredienti (inclusa la formica amazzonica)
Esperto di Amazzonia (il padre, appassionato di caccia e di pesca, lo portava fin da piccolo a raccogliere i frutti nella foresta), è noto per aver unito la tradizione gastronomica brasiliana e le tecniche di cottura e preparazione all’avanguardia, dando vita a un nuovo corso per la cucina di quest’area del Sudamerica. Di più. La sua capacità di valorizzare i prodotti autoctoni gli è valsa la fama che può vantare oggi. Nella sua cucina ci sono il miele di abelha indigena, la priprioca, i risi della valle del Paraíba, la manioca. Tra gli ingredienti-firma di Atala c’è anche la formica amazzonica.