Chiudiamo il tour de force delle degustazioni natalizie con un altro grande classico: il pandoro. Da supermercato, perรฒ: come fatto con i panettoni e i torroni bianchi, per i pandori industriali abbiamo selezionato solo i grandi marchi classici, senza private label (i brand dei supermercati) o prodotti di negozi di nicchia.
I migliori pandori da supermercato
Come sempre, tutti i lievitati sono stati degustati in forma anonima e senza zucchero a velo. In questo caso li abbiamo assaggiati a temperatura ambiente, ma per casa, ecco un piccolo consiglio: preriscaldate il forno a 70ยฐC, spegnete e poi inserite il pandoro (vale anche per il panettone) intero per 3-4 minuti. Questo trucchetto servirร a far emergere meglio le note aromatiche e sprigionare tutti i profumi del dolce.
1- Bauli
Si presenta con un bel color nocciola chiaro il primo classificato, ben sviluppato, dallโaspetto composto seppur leggermente schiacciato ai lati. Allโinterno ha unโocchiatura fitta, la pasta di colore giallo brillante, una trama regolare ed equilibrata, il profumo promette bene con sentori di tuorlo dโuovo, vaniglia, odori di pasticceria che ricordano il pan brioche e la crema, puliti e rassicuranti. Altrettanto valido รจ lโassaggio, con note lattiche e sentori di caramello, un sapore dolce e infantile, equilibrato, che invoglia a mangiarne ancora. La struttura รจ soffice, ben lievitata, dalla buona masticabilitร . La differenza con gli altri pandori in degustazione รจ netta; stavolta non cโรจ partita.
Voto: 75/100
2 - Motta
Una medaglia dโargento di tutto rispetto per questo pandoro dal look leggermente piรน scomposto, di un nocciola intenso, che migliora invece al taglio, mostrando una mollica omogenea dallโalveolatura fitta, compatta, frutto di una buona lievitazione. Lโodore ricorda un poโ il marsala, nel complesso il profilo aromatico รจ delicato, bilanciato, con una lieve nota di caramella mou. Sensazioni che ritrovano anche al palato, dove spiccano nuance confettate. La mollica รจ soffice ma non molto filante, con un buon grado di umiditร .
Voto: 62/100
3 - Paluani
Colore uniforme e un poโ scuro, un nocciola intenso con la base leggermente brunita, che allโinterno rivela un aspetto giallo luminoso, unโalveolatura piccola e omogenea. Peccato per lโimpasto un poco asciutto e per le note di fermentazione e formaggio che si ritrovano al naso, con sentori di industria dolciaria, caramelle. Al morso torna quel sentore di formaggio, e dopo lโassaggio il palato resta un poโ grasso.
Voto: 57/100
4 - Balocco
La cottura รจ un poโ spinta, lโocchiatura regolare e la pasta molto compatta, dallโalveolatura fittissima. Lโesame olfattivo รจ peculiare: da un lato si ritrovano note di biscotteria, caramella, merendine, ma poi arriva anche un sentore piรน cupo, chiuso, mentre al palato emergono prima le note piรน dolci, che lasciano perรฒ spazio a un finale acido e lievemente alcolico. La consistenza non รจ delle migliori, asciutta e poco filante.
Voto: 54/100
5 - Maina
Si presenta bene questo pandoro, dalla forma precisa e la bella pelle color nocciola, uniforme nella cottura e nella mollica, se non fosse per la crosta che tende a staccarsi fin troppo facilmente e la base che richiedeva qualche minuto in piรน di cottura. Lโodore non promette benissimo, con note alcoliche e sentori di formaggio che coprono un poโ tutto, insieme ad aromi chimici molto comuni nei dolci industriali. Le note di fermentazione si confermano allโassaggio, con sentori acidi che ricordano il latte scaduto. Difficile al taglio, anche in bocca la struttura non รจ delle migliori, asciutta e per niente filante.
Voto: 52/100
6 - Melegatti
La forma รจ precisa, ordinata, lo sviluppo regolare e lโinterno di un bel giallo luminoso, l'alveolatura uniforme e invitante. Al naso una nota emerge su tutte: liquirizia. ร un sentore forte, deciso, che sovrasta gli altri. In bocca arriva anche un ricordo di vaniglia, lโassaggio sembra iniziare tutto sommato bene, ma il finale รจ amaro, con sensazioni di aromi chimici che lasciano il palato sporco. La struttura non รจ male, anche se la pasta non fa il filo come ci si aspetterebbe da un pandoro, e lโimpasto resta un poโ asciutto.
Voto: 51/100
7 - Tre Marie
A vederlo invoglia piรน di tutti, cosรฌ bello e curato, alto, dal colore nocciola uniforme e brillante, un impasto lievitato a puntino che garantisce anche un bel taglio: il coltello affonda con facilitร nella pasta, scoprendo unโalveolatura fitta, regolare e omogena. Un aspetto, perรฒ, ingannevole, perchรฉ profumo e sapore sono tuttโaltro che confortanti: al naso spiccano note di formaggio a pasta fusa (come le Sottilette) e aromi chimici. Tutto torna allโassaggio, insieme a un eccesso di zucchero che non aiuta a migliorare le cose. Il palato resta felpato e un poโ unto.
Voto: 48/100
Al panel test hanno partecipato:
Michela Becchi, redazione Gambero Rosso
Chiara Carnevali, redazione Gambero Rosso
Alberta Cuccia, redazione Gambero Rosso
Daniele Di Grazia, pizzaiolo, lievitista, docente di pizzeria e panificazioneย
Indra Galbo, capo panel guida Oli d'Italia del Gambero Rosso
Eugenio Marini, redazione Gambero Rosso
Marco Mensurati, direttore Gambero Rosso
Mara Nocilla, giornalista Gambero Rosso
Sonia Ricci, vice caporedattrice Gambero Rosso
Marina Savoia, curatrice guida Pasticceri & Pasticcerie e Bar d'Italia del Gambero Rosso
Matteo Simonini, redazione Gambero Rosso
Pina Sozio, curatrice guida Pizzerie d'Italia, Street Food, Roma e Milano del Gambero Rosso
Marzio Taccetti, redazione Gambero Rossoย