Per trovare una pizzeria premiata con una stella dalla Michelin (che oggi presenta l'edizione 2024) bisogna fare un bel viaggio nel tempo. È il 1962, i Beatles registrano il loro primo singolo “Love Me Do”, alla Presidenza della Repubblica Italiana troviamo Antonio Segni, Russia e Stati Uniti si sfidano sulla crisi dei missili di Cuba. Nella settima edizione della Guida il riconoscimento va a una insegna di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno: la Pizzeria Negri. A oggi è l’unico caso di una pizza premiata con una stella in tutta la penisola. Basta addentrarsi nei locali di questa storica pizzeria per respirare lo scorrere del tempo tra bottiglie vecchissime, grotte, autografi e foto d’epoca. Una dei segni distintivi è da sempre la cottura al forno, non solo delle pizze, ma di tutte le pietanze, come il celebrato pollo alla Negri, lungamente marinato con pomodori, cipolla e prosciutto.
La storia
L’insegna fu fondata nel lontano 1928 dal grande ufficiale e commendatore Edoardo Negri, all’epoca fu frequentata da illustri personaggi come Aimone di Savoia, Maria di Piemonte e Umberto di Savoia. Presenze testimoniate dai preziosi autografi conservati tra le pagine ingiallite o nei volumi esposti in vetrina. Sui tavoli si sono seduti anche Pietro Badoglio e Achille Storace, i soldati americani e inglesi in missione durante la Guerra. E negli anni Sessanta: Sofia Loren, Totò, Vittorio De Sica, tra dischi lievitati e balli, i piatti venivano infatti serviti al ritmo di una marcia. Oggi il menu non è cambiato di molto, con la margherita a prendersi la scena, insieme a un’offerta di abbinamenti classici, fritti e specialità campane dalla cucina. E nel periodo estivo il grande pergolato aggiunge un valore aggiunto a un luogo fermo nel tempo.
Il caso della stella assegnata e poi revocata
Dai nostri riscontri emerge anche un altro caso di pizzeria premiata dalla Michelin con una stella fuori dai nostri confini in tempi più recenti. Dobbiamo viaggiare in Asia, all’interno di un elegante centro commercial di Central Hong Kong. Nell’edizione 2015 della Guida Michelin Hong Kong e Macau la stella cade su Ciak - in the Kitchen, locale gestito dal marchigiano Valentino Ugolini, sotto l’ala del Gruppo Bombana, il noto locale 8 ½ Otto e Mezzo Bombana (ancora unico ristorante tricolore premiato con le tre stelle Michelin fuori dal’Italia) si trova a pochi metri nella stessa struttura.
Locale poliedrico, Ciak in the Kitchen è insieme una trattoria casual e una pizzeria con dischi cotti nel forno elettrico. Abbiamo visitato due volte il locale, trovando un impasto semplice e fragrante, lievitato 36 ore, frutto di uno studio attento di farine, condite da ingredienti molto ricercati. Un morso leggero, asciutto e poco articolato, alla pizza abbiamo preferito la profondità della carta dei vini. Nell’edizione 2018 della Guida la stella è stata revocata.