In un mondo dove bruciano decine di focolai di guerra, dove le catastrofi naturali e le crisi umanitarie sono all’ordine del giorno, dal 1971 MSF assicura interventi immediati in ogni situazione di emergenza per alleviare le tragedie delle popolazioni colpite. Tredici medici e giornalisti coinvolti nella carestia del Biafra in Nigeria decisero allora di dare vita ad un’organizzazione di soccorso medico e umanitario che potesse agire recapitando medicine e aiuti umanitari a chiunque ne avesse bisogno, senza barriere geografiche, politiche, di sesso, razza o religione. Da un piccolo gruppo di volontari, appena 300 all’inizio, l’organizzazione negli anni è cresciuta e si è guadagnata una straordinaria reputazione a livello internazionale per le migliaia di interventi che ha messo in opera in tutto il mondo.
Medici Senza Frontiere
MSF garantisce l’accesso alle medicine a chi non ha i mezzi, interviene quando i conflitti rendono inutilizzabili le strutture sanitarie locali, in caso di crisi umanitarie, nelle emergenze delle catastrofi naturali, nelle epidemie e negli scenari di guerra. Insomma, dall’AIDS all’Ebola, dalla migrazione di massa del Centroamerica all’emergenza in Etiopia e nel Tigrè, dalle disastrose alluvioni dell’Africa Meridionale che hanno colpito Malawi, Zimbabwe e Mozambico alla crisi del lago Chad, si tratta di centinaia di emergenze ogni anno in ogni continente che coinvolgono milioni di innocenti e indifesi, gran parte dei quali bambini. Per non parlare degli scenari di guerra. Nel 1999 MSF riceve il Premio Nobel per la Pace.
Nel solo 2022 hanno lavorato per MSF oltre 68mila persone in tutto il mondo. E basta fare un giro sul sito internazionale (www.msf.org) per capire la portata mondiale dell’organizzazione, articolata su 24 uffici nazionali, che lo scorso anno ha gestito un budget di centinaia di milioni di euro che hanno permesso a MSF di assistere oltre 16 milioni di pazienti, di trattare 4.268.600 casi di malaria, fare 4.124.700 vaccinazioni contro il morbillo, 1.422.600 interventi d’urgenza, ricoverare 1.214.100 pazienti, aiutare 474.100 famiglie con generi di prima necessità, effettuare 118.100 interventi chirurgici complessi… e l’elenco potrebbe continuare per pagine e pagine.
Ma un dato è importante: le risorse finanziarie per MSF sono assicurate da una capillare raccolta fondi nel mondo, che vede i finanziamenti di privati e fondazioni coprire il 97% delle entrate, il 2% da attività varie e appena l’1% da fonti istituzionali. E se il 2021 si era chiuso con riserve operative per 169 milioni di euro, a fine 2022 in cassa c’era un surplus di appena 67 milioni di Euro, abbastanza per coprire meno di otto mesi di attività. E non era ancora esploso il conflitto Hamas-Israele. La situazione è di grave emergenza. E per questo MSF chiede aiuto. Da sottolineare che i fondi raccolti in tutto il mondo vanno all’80% a sostenere le attività, il 15% viene investito nell’attività di fundraising e il 5% appena sostiene il complesso meccanismo internazionale dell’associazione. Nel 2022 oltre sette milioni di donatori privati nel mondo hanno reso possibile il lavoro di MSF. Ma le risorse si stanno velocemente esaurendo.
“Il Fondo di Emergenza è strategico – ci dice Laura Perrotta, direttrice raccolta fondi di MSF Italia, che ha uffici a Roma e Milano - ci permette di intervenire nel giro di 24 ore in qualsiasi parte del mondo, dalla guerra all’epidemia, in situazioni dove il tempo fa la differenza in termini di vite umane. C’è una parte di preparazione di personale e logistica, che coinvolge le persone specializzate e il materiale: lo staff deve essere preparato a seconda dell’intervento. Il Fondo serve ad avere liquidità immediata per far arrivare entro 24 ore i primi aiuti. Per esempio, in Ucraina eravamo già presenti, ma allo scoppio del conflitto in poche ore abbiamo aggiornato il personale, dai chirurghi alle attrezzature d’emergenza. E lo stesso vale per le calamità naturali, come i terremoti in Turchia e Siria dello scorso 6 febbraio. Abbiamo grandi aspettative per quest’asta!”.
Il Gambero Rosso per Medici Senza Frontiere
“La Fondazione Gambero Rosso è un ente riconosciuto con piena autonomia statutaria e gestionale, che opera senza fini di lucro in settori di utilità sociale e scientifica, a vantaggio della collettività – dice Carlo Spallanzani, amministratore delegato di Gambero Rosso – Negli anni abbiamo realizzato una serie di interventi a tutela del Made in Italy e delle cultura materiale, e abbiamo a cuore il rispetto dell’ambiente, la biodiversità e la qualità della vita, il tema della sostenibilità e della parità di genere. Abbiamo attivato una rete di rapporti culturali, scientifici, istituzionali, territoriali ed economici in grado di fare della Fondazione uno strumento di approfondimento, incentivazione e razionalizzazione dell’attività di ricerca per la produzione e l’ospitalità di qualità e per facilitare i contatti tra enti, associazioni ed aziende che promuovono gli stessi scopi. E operiamo anche a livello umanitario.
Tra le nostre iniziative più recenti una collaborazione con AMREF per raccogliere fondi per l’Africa, la collaborazione storica con la Comunità di Sant’Egidio per il progetto Wine for Life e per un percorso formativo per i detenuti di Regina Coeli, poi il progetto sul corretto taglio, manipolazione e somministrazione del cibo infantile con ANDID (Federazione Nazionale Professioni Sanitarie) e il Ministero della Salute, e ancora le Borse di Studio nelle nostre Academy per giovani profughi ucraini, o la recente asta benefica per Operation Smile Italia ETS, di cui siamo partner, dello scorso mese di marzo, che con un’asta di vini pregiati e un gala dinner ha raccolto fondi importanti per donare il sorriso ai tanti bambini che nascono con malformazioni del volto e sono in attesa di cure.
E’ quindi naturale per noi supportare anche Medici Senza Frontiere, soprattutto se si tratta del suo Fondo d’emergenza, che assicura interventi tempestivi allo scoppio di una criticità umanitaria. Ancora una volta abbiamo fatto affidamento sul mondo del vino italiano, che da sempre è sensibile alle istanze etiche, umanitarie e sociali, e negli anni ha dimostrato una straordinaria generosità. Al punto che ogni anno, sulla nostra guida Vini d’Italia con il Premio Progetto Solidale segnaliamo l’azienda – tra quelle eccellenti – che più si è distinta in questo settore. E la risposta è stata immediata e travolgente, come speravamo. Oltre cinquanta aziende metteranno in asta le loro grandi bottiglie o memorabili esperienze - soggiorni, degustazioni, visite guidate – in realtà immerse nei più suggestivi territori del vino italiano. E chiediamo ai nostri lettori, ai nostri followers, a tutti quelli che amano il vino italiano un grande atto di generosità, che verrà ricompensato da momenti emozionanti”.
L'asta del 4 dicembre
I Lotti in asta sono tanti, oltre 50 – dice Marco Sabellico, giornalista, curatore della Guida Vini d’Italia, che si è offerto di “battere l’asta” e raccontare in diretta streaming i lotti – E sono tutti affascinanti… Si va dalla visita alla cantina e alle sue vigne con degustazione guidata dei vini più pregiati a vere e proprie verticali di grandi annate di etichette prestigiose. Alcune aziende ospiteranno nel loro relais gli aggiudicatari per una esperienza più completa, altri, dotati di ristorante, hanno previsto anche percorsi gastronomici oltre il pernottamento. E chi vuole arricchire la propria cantina ha solo l’imbarazzo della scelta… dalla degustazione alla bottiglia fino ai grandi formati, basta scegliere le regioni e le denominazioni preferite… E se al weekend di coppia preferite la gita di gruppo… Troverete anche quella.
E’ bello condividere un percorso “esperienziale” e solidale con i propri amici. Vini buoni da bere ma anche “da pensare”, direbbe Lévy-Strauss, perché queste aziende non si preoccupano solo di realizzare ottimi prodotti ma dimostrano di avere una sensibilità alle tematiche umanitarie non scontata. E allora, dal Chianti Classico alle Langhe, dai Colli Orientali alla Sicilia, dal Lazio alle Marche fino alla Costiera Amalfitana, scegliete il vostro itinerario del gusto. Che sarà ancora più appagante perché dentro di voi ci sarà la serenità di chi sta facendo qualcosa per gli altri. Soprattutto per qualcuno che è in situazioni disperate e rischia la vita.
Il partner: 6enough
Per realizzare un evento così complesso ci voleva una struttura con un know-how specifico. “La casa d’aste 6enough (www.6enough.bid) è l'unico social market al mondo dedicato a celebrità, enti del terzo settore e grandi aziende, che desiderano utilizzare le potenzialità delle aste live streaming sul Web per attività di promozione e marketing attraverso iniziative benefiche – ci dice Luigi Bitonto, il suo creatore. In tre anni abbiamo realizzato una serie di eventi di grande successo. Siamo attivi dal 2020, in piena emergenza Covid, quando abbiamo debuttato con questo nuovo format nel mondo del fundraising con l’asta a favore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; madrina d’eccezione Federica Pellegrini affiancata da Frank Matano in qualità di battitore-showman: tre ore di puro spettacolo! E da allora abbiamo realizzato 25 ore di diretta raccogliendo oltre 300mila euro.
A detta delle Onlus pare che sia la cifra più alta realizzata in Italia per iniziative charity online. Raccogliamo fondi per cause umanitarie grazie alla generosità di celebrità e aziende, che ne hanno un grandissimo ritorno in termini di visibilità; per non parlare del fatto che aggiungono contenuti etici alla loro immagine. Insomma, una formula che funziona, in cui tutti “guadagnano” qualcosa. E con WINE. FEED YOUR SOUL - grazie alla ricchezza dell’offerta e al coinvolgimento del Gambero Rosso e del mondo del vino italiano - sono sicuro che batteremo i nostri record. MSF e il mondo hanno bisogno”. Non preoccuparti, tu “sei abbastanza” per fare la differenza. 6enough!!!
Campagne recenti
Battiti Azzurri – 30 ottobre 2023
60 campioni olimpici del passato e del presente hanno messo in asta, con il patrocinio del CONI, iconici cimeli della loro carriera a favore della Comunità di S. Egidio.
Chef Senza Confini – 20 giugno 2022
63 Chef e strutture ricettive prestigiose per
Medici Senza Frontiere
Stars4Children – 22 febbraio 2021
31 Chef Stellati con i loro menù speciali per Save The Children
Federica Pellegrini, Frank Matano – 14 aprile 2020
I suoi cimeli sportivi per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Per partecipare all'asta: https://www.6enough.bid/winefeedyoursoul