Si chiama natural branding la tecnica che consente di eliminare le etichette da frutta e verdura, sostituite da scritte impresse direttamente sulla buccia degli alimenti. Una soluzione non nuova – approvata dall'Unione europea già dieci anni fa – ma ancora poco adottata su larga scala che potrebbe però rivoluzionare il mercato agroalimentare tagliando definitivamente tonnellate di etichettature, bollini, targhette, con un enorme vantaggio per l'ambiente.
Come funziona il natural branding
La tecnica impiega un laser ad anidride carbonica a bassa energia per incidere il marchio sulla superficie degli alimenti, eliminando la colorazione, senza che questo abbia conseguenze per il valore nutrizionale, la salubrità e la conservabilità del cibo.
Si tratta, semplicemente, di riscaldare lo strato più esterno della buccia provocando la vaporizzazione del pigmento in punti precisi, in modo da disegnare il marchio senza scalfire la parte interna del prodotto, creare nuove sostanze chimiche o provocare la contaminazione microbica. Impiegata con efficacia dall'azienda spagnola Laserfood su noci di cocco, patate dolci, zenzero, mango, mele, avocado, sta ampliando il raggio di applicazione anche su altri prodotti.
I vantaggi
Risparmio energetico, drastica riduzione di scarti e imballaggi, possibilità di tracciare i prodotti: sono diversi i benefici di questa tecnica. Il primo è legato al consumo energetico di produzione degli adesivi, enormemente più alto di quello richiesto dal natural branding, che non richiede supporti, inchiostri né alcun genere di materiale.
Il secondo beneficio è dato dalla possibilità di eliminare del tutto etichette adesive, imballaggi, plastica, carta, rifiuti che hanno alti costi di smaltimento e che troppo spesso disperdono nell'ambiente materiali inquinanti, colla, inchiostro, microplastiche e altri elementi, con un enorme impatto sul pianeta. Con questa tecnica si potrebbero eliminare quasi del tutto le emissioni di CO2 correlate alle etichettature (a breve dovremo dire addio anche alle insalate in busta), e azzerare la carbon print. L'ultimo beneficio è quello relativo alla trasparenza, dato che con queste etichettature si traccia una linea diretta tra produttore e consumatore, limitando il rischio di manipolazioni nella catena di approvvigionamento, poiché il marchio è permanente.
foto: Solar Impulse