Il vino da Meditazione dell'Anno per la guida Vini d'Italia 2024 di Gambero Rosso
Con il Vino da Meditazione dell’Anno vogliamo riaccendere un faro su un nettare sempre più raro che ci riporta sulle rotte nautiche tra Sicilia e Inghilterra, quel Marsala che oggi fatica a ritagliarsi uno spazio commerciale ma che continua ad affascinarci in maniera struggente. Se alcuni virtuosi vignaioli siciliani hanno di recente riportato in auge lo stile pre-british, ovvero senza fortificazione con alcol, noi abbiamo optato per un Marsala Vergine Riserva 2011, da sole uve grillo che maturano per 10 anni in botte. In questa etichetta di Florio, ci ritroviamo: con il suo carattere speziato e iodato, eclettico e sorprendemente bevibile, nonostante la concentrazione densa e viscosa. Con le dovute accortezze di servizio e di temperatura, può ispirare alcuni dei più sorprendenti abbinamenti. Noi ci siamo sbizzarriti, mentre rileggevamo le bozze della guida, tra una fetta di salame e un trancio di pizza.
VINO DA MEDITAZIONE DELL'ANNO
Punteggio: 97/100
Marsala Vergine Riserva 2011 – Florio
Duca di Salaparuta, Corvo e Florio sono i marchi che rappresentano la parte più nobile della storia del vino siciliano: dal 2001 fanno parte del gruppo ILLVA, che ha rilanciato le due storiche aziende di Casteldaccia e Marsala - eccellenze vitivinicole del territorio - grazie anche all’acquisizione di nuove tenute in zone ad alta vocazione: Risignolo nell’agro di Trapani, Vajasindi sull’Etna e Suormarchesa a Riesi. Sontuoso il Marsala Vergine Riserva ‘11: complesso il bouquet di macchia mediterranea, bucce d’agrumi secche, spezie e nuances marine che ritornano in una bocca di bella armonia, sapida, vibrante e lunghissima. Da sorseggiare con calma romanzo alla mano o accanto a un amico con il talento della narrazione.
I voti ai vini sono stati dati dai curatori della guida Vini d’Italia, Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico e dai vicecuratori William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri
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