“Chiamare il vino Prosecco può generare confusione perché lo stesso termine non può essere riferito al territorio della DOCG se non accompagnato dalla dicitura Conegliano Valdobbiadene”. Sono queste le motivazioni che ha dato il CDA del Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG a Nicola Canal - 232mila follower su Instagram – il quale, come ogni anno da 7 anni a questa parte, ha girato un video dove parla della vendemmia sulle note di Italo Disco dei The Kolors.
È lo stesso influencer veneto a raccontare l'accaduto in un lungo post su Instagram: “Scrivo queste parole per rispondere al malcontento (che comprendo) di molti viticoltori della mia zona a seguito del mio video "Prosecco Fresco". Partiamo dalla parola "Prosecco" che racchiude tante realtà diverse. Il Prosecco DOC viene prodotto in un'area molto vasta tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Prosecco Superiore DOCG, invece, si ottiene dalle uve delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, quelle che hanno sempre fatto da sfondo ai miei video dedicati alla vendemmia (eccezione per quello del 2020 girato a Vo'-Pd). Le differenze non sono poche, a me basta dirvi che se nei vigneti del DOC per lavorare una vigna servono normalmente 150 ore, nei vigneti in collina del DOCG ce ne vogliono più di 700. L'esigenza di differenziare queste due realtà passa ovviamente anche attraverso il nome”. Scrive Canal, dimostrandosi d'accordo con la linea del Consorzio (che vi abbiamo raccontato anche qui).
“Il nome completo, impegnativo no? Figuratevi per gli stranieri”
E continua: “Secondo il disciplinare il nome completo del Prosecco creato in Collina è “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG”. Impegnativo no? Difficile per tutti noi, figuratevi per gli stranieri. Ma nonostante i fortissimi dubbi che ho sempre avuto per la lunghezza della dicitura, in questi anni ho sempre insistito (nella mia comunicazione anche attraverso i vari hastagh) nel puntualizzare il nome completo”. Nome completo che però non ha utilizzato nel video-parodia per motivi di ritmo. La cosa non è affatto piaciuta al Consorzio, che l'influencer ha contattato a luglio per proporgli una collaborazione, con logo e contributo, solo dopo averlo visionato.
Il Consorzio nega l'utilizzo del logo nel video
“Una volta pronto, prima di essere pubblicato, glielo invio chiedendo se è di loro gradimento”. L'influencer specifica che il video visionato dal Consorzio era diverso da quello pubblicato nei suoi social: “Quando appariva il titolo "Prosecco Fresco", lo stesso era anticipato dalla scritta "Conegliano Valdobbiadene DOCG". Durante il video, inoltre, facevo vedere in primo piano le etichette delle bottiglie istituzionali "Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG" e alla fine del video si vedeva chiaramente sul secchiello del ghiaccio il logo del Consorzio. Davo per scontato che questi tentativi oltre ai temi affrontati (vendemmia eroica, colline Unesco, lavoro fatto dalle persone e non dalle macchine) fossero abbastanza per accontentare tutti e, attraverso un video virale grazie al titolo pop "Prosecco Fresco" avremmo così potuto educare il pubblico, anche quello meno preparato, a conoscere meglio la differenza del prodotto che si crea sulle mie amate colline”. Ciononostante il CDA gli nega l'autorizzazione all'utilizzo del logo, per non parlare di un ipotetico contributo.
“Avrei dovuto insomma cantare “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG…fresco”, scrive sconsolato l'influencer che alla fine del carosello pubblicato fa ascoltare l'effetto (comico) che il nome completo avrebbe nel ritmo.