Ocm vino. Finalmente arrivano i fondi per la promozione

28 Giu 2023, 14:00 | a cura di
Il Ministero per le Politiche Agricole e la Sovranità Alimentare ha pubblicato il decreto con le modalità di accesso ai Fondi per la Promozioni nei Paesi Terzi del'Ocm Vino. Ecco come funziona

In netto ritardo dopo gli intoppi nella Conferenza Stato-Regioni a dispetto delle dichiarazioni del ministro Lollobrigida durante il Forum in Masseria (che ha approvato lo schema di decreto solo il 21 giugno) e in un clima di malcontento da parte delle associazioni degli imprenditori vitivinicoli, il Masaf ha pubblicato il decreto che contiene le modalità attuative della misura Promozione nei Paesi terzi dell’Ocm vino, la regolamentazione unica dell’Unione Europea che detta norme riguardanti il settore vitivinicolo, sia per quanto riguarda la produzione che i contributi a fondo perduto assegnati alle aziende, nel dettaglio quelli assegnati dal Ministero per le Politiche Agricole e dagli assessorati per l’agricoltura delle singole Regioni e provincie autonome per le spese relative alla promozione del vino all’estero, come la partecipazione a fiere, la degustazione nei ristoranti, o la semplice pubblicità. Molto importante la possibilità di finanziare il vino utilizzato nelle degustazioni all’estero oppure di finanziare l’incoming di potenziali clienti presso la propria cantina.

I fondi per la Promozione nei Paesi terzi dell’Ocm vino

A disposizione di produttori di vino, organizzazioni professionali, consorzi, associazioni temporanee di scopo, ci sono 98 milioni di euro di risorse pubbliche in cofinanziamento. I progetti (nazionali, regionali e multiregionali) devono avere durata annuale a decorrere dal 16 ottobre 2023. La durata del contributo (massimo 4 milioni di euro) non supera i tre anni per un determinato Paese terzo o mercato dei Paesi terzi (a meno che le azioni promozionali non riguardino il consolidamento del mercato, e in questo caso la durata è di sei anni). I prodotti interessati sono i vini Dop, Igp, gli spumanti di qualità (compresi gli aromatici) e i vini con l’indicazione della varietà.

Tra i criteri di valutazione, a parità di punteggio, si terrà conto se il soggetto proponente è un nuovo beneficiario (chi non ha ottenuto fondi Ocm dal 2014-18), se il progetto è rivolto a un nuovo Paese terzo, se si richiede una percentuale di contributo pubblico inferiore al 50%, se il proponente è un Consorzio, se il progetto riguarda un mercato emergente o esclusivamente vini Dop o Igp, se si tratta di piccole e micro-imprese.

I passaggi per l'assegnazione

I beneficiari possono modificare il progetto ma non si potranno cambiare gli obiettivi, i Paesi o i mercati. Le variazioni non dovranno modificare le spese del progetto. Non sarà possibile alcuna modifica di elementi che hanno determinato la posizione in graduatoria. Entro il 26 luglio, le Regioni dovranno emanare i bandi specifici. In dieci giorni il Masaf verificherà la conformità al decreto nazionale. Sarà, poi, Agea a stipulare i contratti coi beneficiari dopo la pubblicazione delle graduatorie.

 

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