Sono davvero tanti i panorami che si incrociano quando si attraversa la Maremma Toscana. Del resto l'area è piuttosto vasta: 4500 chilometri quadrati che si estendono nel sud della Toscana, in provincia di Grosseto, che vanno dalle colline che si innalzano verso il Monte Amiata fino al tratto di costa compreso all'incirca tra Follonica, a nord, e Capalbio, ai confini meridionali con il Lazio. Un territorio di queste dimensioni ovviamente non può che essere caratterizzato da situazioni pedoclimatiche molto diversificate. Le colline si alternano con ampie zone pianeggianti; l'Amiata, antico vulcano spento, troneggia con la sua mole sulla laguna di Orbetello; il promontorio dell'Argentario e l'isola del Giglio completano il quadro con la loro bellezza mozzafiato.
E in questo vasto territorio, in molte zone ancora aspro e selvaggio, si produce vino praticamente da sempre, con molte testimonianze che risalgono alle popolazioni etrusche. Anche le denominazioni sono tante. La più vasta, quella che comprende tutta la provincia di Grosseto, è la Maremma Toscana Doc: la sua base ampelografica è davvero ampia e si va dal classico sangiovese ai più famosi internazionali, passando per alicante (grenache), ansonica, viognier: ultimamente si sta puntando molto sul vermentino, riguardo il quale vi diamo qualche consiglio.
Nella lista di quest'uscita troveremo vini provenienti da altre due denominazioni maremmane: la Docg Morellino di Scansano, dove il sangiovese la fa da padrone in un territorio compreso nella fascia collinare che domina i corsi dell'Albegna e dell'Ombrone; e la denominazione Montecucco, dirimpettaia di Montalcino, anch'essa prevalentemente dedicata al sangiovese.