LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI THE BEST IN ROME & LAZIO
“Privacy ed experience ai massimi livelli, da oggi in città non c’è un altro luogo in grado di offrire un soggiorno simile”, niente meglio delle parole di Claudio Ceccherelli, AD di Shedir Collection, società specializzata nell’hôtellerie di lusso (fanno parte del gruppo il Capri Tiberio Palace, l’Hotel Vilòn, il Maalot, Umiltà 36 ai quali si aggiungerà dal prossimo settembre Palazzo Roma in via del Corso) sintetizza Palazzo Vilòn, la nuova residenza affacciata su via Ripetta e custodita all’interno dell’ala più nobile di Palazzo Borghese, uno degli esempi più alti del Barocco romano, ultimato nel maggio del 1678 (il principe Giovanni Battista Borghese lo commissionò all’architetto Carlo Rainaldi che lavorò in intesa con lo scenografo bolognese Giovanni Francesco Grimaldi).
Quella che in tempi remoti fu la dimora di una delle più influenti dinastie del Seicento europeo è oggi a disposizione di pochi fortunati ospiti (12 al massimo) decisi a regalarsi un soggiorno nel cuore della storia tra affreschi, marmi, stucchi pregiati e arredi originali: 1500mq da 25.000 euro al giorno, maggiordomo e colazione compresi. Una residenza elitaria a misura di star hollywoodiane, ambasciatori, capi di stato e principi arabi ma chiaramente di chiunque abbia budget.
Dalla Chapel Room alla SPA privata
Per Palazzo Vilòn che sarà affidato alle cure di Martina Avitabile, general manager dell’hotel Vilòn, il gruppo Shedir non ha badato a spese. L’arredo e l’allestimento degli spazi è stato affidato all’architetto Giampiero Panepinto, interior designer con sede a Milano, specializzato nel creare luoghi unici con attenzione maniacale ai dettagli (dagli aromi alla musica, dai mobili alle piante). “Una volta tanto ho dovuto fare poco, (darà sfogo a tutta la sua creatività nel Palazzo Roma per il quale sta progettando 39 stanze, ciascuna delle quali sarà un unicum irripetibile, ndr) introdurre complementi d’arredo in grado di mimetizzarsi fra marmi, stucchi e ori originali”. In realtà un lavoro di cesello difficilissimo che ha regalato alla città un luogo d’altri tempi, ma con comfort di ultima generazione.
Cosa avranno a disposizione gli ospiti di Palazzo Vilòn? Saloni di rappresentanza come il Salone delle Ringhiere (100 mq) e la Sala degli Specchi (87mq) caratterizzata dall’escamotage tutto barocco degli specchi dipinti e quattro regali stanze da letto. La Suite Borghese (113 mq), affrescata e dotata di ogni tipo di comfort, la Junior Suite del Cembalo (60 mq), al piano terra rivestita con tappezzerie di seta e marmi blu, la Chapel Room (42 mq) - originariamente concepita come luogo per la preghiera (da qui il nome), decorata con ori, bassorilievi e stucchi che evocano il processo di evangelizzazione nei quattro continenti allora conosciuti e la Superior Room (30 mq). Le camere si affacciano su una delle tante gemme nascoste di Roma, il giardino privato di Palazzo Borghese, un’oasi verde punteggiata da vasi, nicchie e giochi d’acqua fra cui la fontana che mette in cena il Bagno di Diana con le ninfe. Storia e comfort contemporaneo dicevamo. Ecco allora che a completare il quadro arrivano un’incredibile SPA privata di 120 mq (con accesso diretto anche dal giardino) dotata di piscina, sauna, bagno turco, sala massaggi, e affiancata da una palestra fornita dei più avanzati macchinari per il fitness.
Cosa si mangia a Palazzo Vilòn
“La struttura è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta, basterà accordarsi la sera prima con il maggiordomo”, precisa l’AD Ceccherelli, “una residenza di tal genere, con un minimo di preavviso deve essere pronta ad esaudire qualsiasi desiderio, dagli gnocchi alla pasta con le vongole, fino alla pizza. Il nostro sarà al 99% un pubblico straniero in cerca di privacy assoluta che magari avrà poca voglia di andare a sperimentare ristoranti in giro per la città, saremo dunque noi a pensare a tutto”. Tutti i servizi di ristorazione saranno firmati dalla brigata dell’adiacente Hotel Vilòn capitanata da Gabriele Muro (chef del ristorante Adelaide, fiore all’occhiello dell’albergo) che nel frattempo sta mettendo a punto anche un menu che riprenda sapori e profumi barocchi per chi vorrà immergersi totalmente nell’atmosfera del luogo. Un mood nel quale la stampa presente all’anteprima di giovedì 11 maggio ha avuto il privilegio di entrare: raviolo di Parmigiano, asparagi ed erbe di campo; faraona e il suo fondo; pere, spezie e cioccolato (dessert realizzato dal giovane pastry chef Andrea De Benedetto) accompagnato da un cocktail barocco messo a punto da Federico Graziani, head bartender di Adelaide in Salotto.
Ma mentre continua a studiare le atmosfere barocche, Muro dovrà essere pronto a fronteggiare le richieste di una principessa di Riyad che sarà la prima ospite della residenza per un “breve” soggiorno. Di sessanta giorni. Niente male come debutto.
Palazzo Vilòn - Roma - via di Ripetta, 117 - www.palazzovilon.com
foto di Mattia Aquila