L'enoturismo in Italia
Il duro colpo subito nel 2020, anno più difficile della pandemia, dal movimento enoturistico mondiale non ha scoraggiato un'industria che si sta organizzando sempre meglio nei Paesi a vocazione vitivinicola. Al punto che entro il 2030 diverse stime parlano di un turismo del vino che dovrebbe raggiungere un giro d'affari di quasi 30 miliardi di dollari americani, rispetto ai circa 9 miliardi del 2020. Un volano economico per i territori, oltre che per le cantine per le quali l'indotto turistico vale il 7% del fatturato aziendale, che diventa il doppio per le aziende più piccole, quelle on un fatturato minore di 2milioni di euro, secondo quando emerso da un'indagine di Wine Monitor Nomisma in cui si evidenzia anche il ruolo della presenza femminile in queste aziende.
L'enoturismo è dunque un'attività – da poco anche normata dalla legge – che coinvolge realtà grandi e piccole in ogni regione, impegnate a promuovere la cultura del vino e la valorizzazione dei territori, singolarmente o attraverso il Movimento Turismo del Vino, associazione no profit nata nel 1993 che oggi riunisce circa 1000 cantine che offrono un'accoglienza di qualità e che organizza diverse iniziative nel corso dell'anno proprio per far conoscere e diffondere le cantine come luoghi in cui sviluppare un percorso di salvaguardia e rinnovamento delle tradizioni e di salvaguardia ambientale. Concetti che nel resto del mondo sono ben diffusi.
150 Vineyards you need to visit before you die. Il libro
Sulla scia di questo successo, e della crescente popolarità di questo comparto economico, la casa editrice Lannoo Publishers ha mandato alle stampe il volume 150 Vineyards you need to visit before you die. Nuovo volume che segue altri con la stessa formula: 150 bar, 150 ristoranti, 150 alberghi, 150 case, 150 giardini e così via. Ora è il turno dei vigneti perché, spiegano: "per gli amanti del vino, sia professionisti che hobbisti, i vigneti sono luoghi da non perdere. Si trovano nelle regioni più panoramiche del mondo, dove si può passeggiare per ore, o inaspettatamente, proprio nel mezzo della città".
Si tratta di un interessante percorso soprattutto fotografico attorno al mondo, dal Sud Africa alla Francia, dall'Australia agli Stati Uniti, dal Giappone all'Italia, dove l'autrice newyorchese Shana Clarke, specializzata nel settore del vino e dei viaggi, racconta la storia dei 150 vigneti da non perdere o, meglio, che si dovrebbero vedere e visitare almeno una volta nella vita. Il libro contiene suggerimenti, segreti, consigli, illustra le attività proposte dalle aziende assieme alle storie particolari che ruotano attorno a filari di vite spesso posizionati in luoghi unici e spettacolari. Il lavoro, oltre a essere una preziosa guida per enoappassionati è anche una interessante cartina al tornasole per capire come si sta muovendo il sistema enoturistico mondiale.
150 Vineyards you need to visit before you die - Shana Clarke - Lannoo Publishers - 256 pages - $39.95 - in inglese
a cura di Gianluca Atzeni
foto di copertina: Ornellaia