C'è eleganza naturale in questo locale che ha saputo trovare il successo nel periodo più difficile per la ristorazione italiana. La coppia di titolari lo gestisce bene, con il contributo di una brigata giovane in cucina e in sala mentre la proposta culinaria è affidata a Valerio Dallamano, cresciuto in eccellenti maison. Si viaggia solo con il degustazione Serendipity, a sei e otto portate, con piatti a base di pesce, carne e vegetali che cambiano in base alle stagioni. Ci sono buoni richiami veneziani (animelle "in saor", datteri e sorbetto di pinoli) ma è forte il piacere della creatività uscendo dalla laguna: gamberi rossi e tabbouleh all'italiana; fusilli integrali, pesci di lago e bottarga di luccio; rombo all'amo, pere e ceci. Cantina interessante, servizio a punto.