Continua il viaggio alla scoperta dei premi speciali della guida Oli d’Italia 2022. Oggi incontriamo l’azienda Fattoria I Tattoli vincitrice del premio “Miglior olio DOP”.
Comincia nel 2012 l’avventura olivicola della famiglia Bini Smaghi che però è presente in questo territorio da secoli con una proprietà che comprende la tenuta e la villa più importante del territorio. Qui, su 7 ettari (la tenuta ne conta 50), vivono circa 2.500 piante di olivo delle tipiche varietà autoctone regionali. In questo contesto viene prodotto l'extravergine che vince il premio come “miglior olio Dop”, un riconoscimento tanto più importante quanto più è determinante sull'esportazione e sull'immagine del comparto e dell'Italia nel mondo. Qui la nostra intervista con Cristina Gazzana Bini Smaghi della Fattoria I Tattoli.
Quali sono state le tappe principali nella vostra storia?
Tutto è cominciato sei anni fa quando avevo terminato un periodo di lavoro nel mondo dell’antiquariato e mio marito mi ha proposto di collaborare nella sua azienda agricola vicino a San Casciano in Val di Pesa che produce olio ed uva. Siccome non avevo esperienza del settore, attraverso il Consorzio del Chianti Classico ho saputo dei corsi di degustazione di olio dell’Airo, associazione dei Ristoranti dell’olio a San Casciano. Da lì è nata una passione che mi ha portato ad essere tra “i pionieri” dei corsi Airo a Milano, la mia città.
Come si raggiunge un tale livello di qualità?
Per ottenere livelli alti è bastato seguire con attenzione tutte le tappe suggerite dai vari professionisti dell’associazione. Ma ci vuole tempo, bisogna dirlo, perché innanzitutto bisogna far cambiare la mentalità di chi lavora con te, e vi assicuro che non sempre è stato facile far passare che una poco esperta di campagna potesse dare i consigli giusti. Alcuni investimenti poi hanno aiutato a fare la differenza.
Come si muove l'azienda sul fronte commerciale?
Abbiamo da sempre una buona clientela storica locale che via via è aumentata proprio per i risultati ottenuti, ma puntiamo su quella straniera nella speranza di sostenere meglio le spese di gestione dal campo fino alla vendita.
Quali sono, a vostro avviso, le azioni necessarie per poter migliorare il comparto olivicolo?
Sicuramente servono politiche agricole di sostegno, ad esempio per nuovi impianti di ulivi o per la creazione di laghetti artificiali per l’irrigazione delle piante, così come sostegni per partecipare alle fiere all’estero. Anni fa abbiamo partecipato al bando Gal-Start della Regione Toscana che è stato un po’ il volano per la nostra azienda e ci ha permesso di acquistare macchinari utili per la lavorazione e la conservazione dell’olio.
Come andrebbe cambiata o migliorata secondo voi la comunicazione dell'extravergine di qualità? Quali sono le giuste parole chiave per incrementare l'uso di questo prodotto tra i consumatori?
A partire dagli studi scientifici ormai sdoganati da tutti, l’olio extravergine di oliva di qualità ha proprietà nutraceutiche indispensabili e sono il nutrimento-base per ognuno di noi da accompagnare ai nostri piatti. L’olio buono costa di più perché c’è molto lavoro dietro, ma anche le medicine per riparare i danni di una dieta malsana costano. Inoltre è buono, aumenta il sapore del cibo. Basta un filo d’olio sulla fetta di pane per far felice chiunque! Quest’anno abbiamo avuto un picco altissimo di polifenoli, 830 mg/kg: significa che il nostro olio ha un forte potere antiossidante per chi se ne ciba e probabilmente si deteriora più lentamente nel tempo.
Qual è il vostro approccio al concetto di sostenibilità ambientale?
Questo è un argomento fondamentale per me, un punto fermo per il futuro e anche se non siamo ancora biologici, per quanto riguarda le piante ormai utilizziamo da anni solo prodotti antiparassitari naturali.
Cerbaia (FI) - via Volterrana, 209 - 3388830350 - https://itattoli.com
Oli d'Italia 2022 – pp. 544 – 13,90 euro - acquistabile in libreria e on line
a cura di Indra Galbo