Storia illustrata degli spaghetti al pomodoro
L’anno scorso è stata la volta delle ricette a fumetti create da Alberto Rebori, in occasione del bicentenario di Pellegrino Artusi, mentre ora è tempo di spaghetti. Continua il progetto pluriennale Lingua e Cucina italiane e Forlimpopoli, dedicato all’immagine del cibo made in Italy. Con una mostra ideata e curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig in collaborazione con Casa Artusi: Storia illustrata degli spaghetti al pomodoro, in scena dal 16 ottobre al 22 novembre 2021. Una data non casuale: il 16 ottobre si celebra infatti la Giornata mondiale dell’alimentazione, che quest’anno coincide con il 75esimo anniversario del trasferimento della sede dalla FAO da Washington a Roma. Un progetto nato da un libro, “Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro”, saggio di Massimo Montanari pubblicato nel 2019 che ripercorre la vicenda del piatto italiano per eccellenza.
La mostra sugli spaghetti al pomodoro
Si parte dalla Mesopotamia, passando per Grecia, Antica Roma, fino ad arrivare alla Sicilia dei “mangiamaccheroni”, che passa poi il testimone a Napoli, la scoperta del pomodoro in Messico… un viaggio lunghissimo approdato anche tra gli scritti di Artusi, il primo ad annotare ben 10 ricette per condire gli spaghetti, al tempo considerati una specialità partenopea e solo in seguito divenuti parte integrante della dieta tricolore. Una mostra che ripercorre la storia del piatto attraverso i secoli, abbracciando culture ed epoche diverse, raccontata attraverso 18 tavole realizzate dall’artista Luciano Ragozzino, maestro della calcografia e dell’acquerello. Un professionista che ha dato vita a immagini suggestive e cariche di significato, come gli spaghetti che avvolgono l’Italia fondendosi con la sua geografia, oppure Pulcinella che porta gli spaghetti alla bocca con una mano e con l’altra li arrotola nella forchetta.
La mostra in versione digitale
Ci sono poi le nozze tra il pomodoro e il peperoncino arrivati dall’America, il pesce d’aprile 1957 della Bbc che annunciava agli inglesi l’ottimo raccolto degli alberi di spaghetti nella valle del Po. Immagini capaci di sintetizzare in modo semplice e immediato la storia raccontata da Montanari, che prende in esame anche i vermicelli di epoca dantesca e il tributo che Artusi rende al sommo poeta. A chiudere l’esposizione sono i testi di Monica Alba e Giovanna Frosini, insieme a due tavole a tema di Ragozzino. Dal 22 al 28 novembre, poi, in occasione della VI Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, la mostra sarà proposta anche in versione digitale alle istituzioni e alla comunità italiane all’estero.
a cura di Michela Becchi