Quando, dopo la disfatta di Caporetto, tutto per lโItalia pareva perduto, la linea difensiva riuscรฌ a ricompattarsi e a respingere gli austriaci nei pressi del monte Grappa, nella Valsugana e sui rilievi a sud dell'Altopiano di Asiago. Un sacrificio passato alla storia, che ha portato anche al cambio della toponomastica della zona: nel 1928 infatti per celebrare la vittoria, e soprattutto per rendere onore alle vittime, fu deciso di cambiare il nome della cittร fino ad allora nota come Bassano veneto all'attuale Bassano del Grappa. Nella tristezza di quei fatti, si tratta perรฒ di una buffa coincidenza perchรฉ Bassano รจ una specie di pellegrinaggio per gli appassionati del nostro distillato di bandiera, visto che proprio in questa cittร ha visto sorgere la prima distilleria dโItalia, ovvero Nardini, fondata da Bortolo Nardini piรน di 240 anni fa.
Nardini: la storia della prima distilleria
Nato in Trentino nel 1739, Bortolo Nardini รจ figlio di una terra, la Val di Cembra dove giร allโepoca era pratica assai diffusa quella di distillare le vinacce. Il distillatori, al tempo, erano itineranti: usavano un alambicco mobile, per distillare conto terzi le vinacce derivanti dalla produzione del vino, e il nostro protagonista non era da meno. Bortolo Nardini si spostava per il Triveneto con il suo alambicco mobile, fino al giorno in cui si spinse fino a Bassano del Grappa. Qui, a causa di un incidente, rimase per parecchio tempo. Durante la convalescenza, ebbe la possibilitร di conoscere meglio Bassano e di capirne lโimportanza strategica come crocevia commerciale tra la Valsugana e Venezia, e decise di fare il grande salto imprenditoriale, acquistando l'Osteria al Ponte per produrre grappa con un alambicco in pianta stabile e poi rivenderla. Per la prima volta erano i contadini a portare le vinacce al distillatore, e la distillazione cominciรฒ a diventare qualcosa di piรน strutturato e via via qualitativo.
Nardini oggi
Oggi Nardini รจ unโazienda moderna, che produce grandi grappe e liquori, capace di innovare e apportare percepito di valore a un segmento spesso vittima del prezzo (ad esempio, per il 240 compleanno รจ stato presentato un importantissimo esperimento quale il Grappa Riserva 22 Anni Single Cask), ma nel cuore dei bassanesi questo nome non รจ da intendersi come un brand, bensรฌ come un luogo fisico. l'Osteria al Ponte di Bortolo, oggi โGrapperia Nardiniโ รจ ancora lรฌ, e tutti i bassanesi vi si recano ogni giorno per bere uno degli aperitivi piรน iconici dโItalia: il Mezzoemezzo.
Essere stati a Bassano senza aver bevuto il Mezzoemezzo equivale a essere stati a Roma e non aver preso la carbonara, a Milano la cotoletta o a Napoli la pizza. ร lโesperienza gastronomica (seppur liquida) che vale il viaggio. A uno dei due attacchi dello storico ponte infatti sorge, oggi come allora, il bar che pare non esser cambiato dai tempi di Bortolo: dal bancone fino ai pavimenti in legno, gli antichi vasi da mescita, tutto qui appare ancora come un tempo. Nei tradizionali bicchieri bassi viene servito il drink a base di un liquore omonimo, che in realtร รจ giร di per sรฉ un cocktail imbottigliato essendo un mix di Bitter Nardini e liquore al rabarbaro, a cui viene unito il seltz e una scorza di limone.
La pandemia come fonte di rinnovamento
Se nella storia del fondatore รจ un incidente al dare la spinta per lโinnovazione, e nel nome stesso di questa terra รจ ormai insita come una medaglia militare la capacitร di non arrendersi, lโattuale distilleria ha voluto essere allโaltezza degli storici e secolari predecessori, cogliendo questโoccasione di stop forzato per rinnovarsi e creare qualcosa che portasse secoli di storia nel nuovo futuro che ci attende: in primo luogo nellโultimo anno รจ stato fatto unโimportante lavoro di restyling delle etichette dei piรน amati prodotti di liquoristica (lโacqua di cedro, il rabarbaro, e lโamaro e ovviamente lโamatissimo bitter), rese moderne e adatte a spiccare nelle bottigliere dei bar di tutto il mondo, poi andando a toccare due mostri sacri come la grappa bianca e lโinvecchiata tre anni. In questo caso la rivoluzione culturale che da alcuni anni la distilleria bassanese sta portando avanti diventa tangibile: per la prima volta infatti unโetichetta di grappa suggerisce espressamente il suo utilizzo nei cocktail. D'altronde Nardini non รจ nuova a questo genere di cose, giร nel 2006 aveva pubblicato il libro di 40 ricette di cocktail a base grappa: The Grappa Handbookโ, scritto da Marcin Miller, disponibile anche in lingua inglese. Ma oggi, forse per la prima volta, lโazienda prova a fare un passo in piรน, muovendosi su un ready-to-drink, che altro non poteva essere che il Mezzoemezzo Bitter Soda.
Mezzoemezzo Bitter Soda Nardini
In formato da 20cl, dalla gradazione alcolica moderata di 10%, questa versione prรชt-ร porter del famoso Mezzoemezzo vuole essere adatto anche per il consumo domestico, tanto quanto al bar. La bottiglietta con una grafica moderna di colore metallizzato, รจ al contempo studiata per essere ecosostenibile: qualsiasi elemento del packaging puรฒ essere infatti facilmente separato per un corretto smaltimento. โMezzoemezzo Bitter Soda nasce dal successo del nostro liquore aperitivo Mezzoemezzo che, servito con lโaggiunta di soda e scorzetta di limone, รจ diventato un cult tra i cocktail aperitivo del panorama italiano e continua a crescere anno dopo anno. Con la versione ready to drink si ha ora la possibilitร di allargare le occasioni di consumo dove gustarsi lโaperitivo firmato Nardini preparato a regola dโarte: dalla spiaggia allโaria aperta ma soprattutto in compagnia degli amiciโ racconta Giacomo Chiarion Casoni, Marketing Manager di Distilleria Nardini.
Portare lโaperitivo a casa
Molti lettori, magari i piรน affezionati cultori di questo drink, potrebbero in un primo momento temere che questโinnovazione possa far perdere la magia allโaperitivo al bar, ma esiste un nobile precedente che ci dimostra che โ talvolta - imbottigliare un aperitivo ionico porti solo a farlo crescere, sia nella diffusione che nel cuore dei consumatori: Campari Soda. ร questo, infatti, il vero antesignano dellโidea di imbottigliare una bevanda che prima si beveva al bancone, e questo non ha certo fatto perdere la tradizione del consumo, al contrario. Se ne sono create di nuove, forti e riconoscibili, e il Campari Soda รจ presente non solo nei frigoriferi domestici degli italiani a anche in tutti i bar della penisola. E noi non possiamo che augurarci di essere difronte alla nascita di una nuova tradizione italiana legata allโaperitivo.
Distilleria Nardini S.p.A. - Bassano del Grappa (VI) - via Madonna di Monte Berico 7 - https://www.nardini.it
a cura di Federico Silvio Bellanca