Cavallino. Il ristorante di casa Ferrari
Non è un annuncio che sorprende la notizia dell’imminente riapertura del ristorante Cavallino, a Maranello. Il “Cavallino” è quello rampante che in tutto il mondo identifica la casa automobilistica fondata da Enzo Ferrari. E il ristorante, proprio dirimpetto allo storico stabilimento di via Abetone Inferiore, rinnova gli spazi della trattoria dove lo stesso patron, sin dagli anni Quaranta, riceveva a pranzo i suoi collaboratori, i clienti e gli amici più stretti, nella sala privata dove amava guardare il Gran Premio. Interessato da un restyling profondo, affidato all’architetto India Mahdavi, ora il Cavallino incrocia la strada di un altro ambasciatore dell’Emilia nel mondo, Massimo Bottura.
Massimo Bottura a Maranello con Ferrari
Lo chef modenese entra in squadra per traghettare la storia del ristorante verso un approccio che sia rispettoso del passato glorioso del luogo, e valorizzi la tradizione della cucina italiana, liberandosi però del filtro nostalgico che troppo spesso, in Italia, impedisce di leggere il presente e proiettarsi verso il futuro. Dunque Massimo Bottura arriva a Maranello per fare ciò che gli riesce meglio: esaltare le proprie origini, la modenesità che lo lega alla scuderia e la grande cucina italiana; però col guizzo creativo che è benzina del suo lavoro incessante di interpretazione della realtà, del territorio e di chi lo vive. Il nuovo Cavallino accoglierà gli ospiti con la freschezza di uno spazio moderno, dando loro al contempo l’opportunità di respirare le atmosfere che hanno caratterizzato quasi 75 anni di Ferrari sin qui. E l’obiettivo del team dell’Osteria Francescana è quello di rendere questo processo coerente con la storia del brand e piacevole per chi si siede a tavola. Nuovamente, dunque, Massimo Bottura e la sua squadra si confrontano con le necessità e gli ideali di un grande marchio del made in Italy, dopo la fortunata collaborazione con Gucci, che procede spedita tra l’Italia e il mondo (entro la fine del 2021 è attesa la nuova apertura di Gucci Osteria e Tokyo, terzo ristorante del gruppo dopo Firenze e Los Angeles).
Il nuovo Cavallino. Lo spazio e il menu
A Maranello, India Mahdavi, che è designer e scenografa, ha immaginato di valorizzare lo stile di vita italiano a partire dall’identità storica del luogo, una vecchia casa colonica della Pianura Padana che ora si annuncia - oltre il cancello col Cavallino nero – con la sua nuova facciata rossa. All’interno, tra le sale e il giardino, l’architetto ha riletto gli stilemi della tradizionale trattoria italiana, fondendoli con l’immaginario del mondo Ferrari. Il risultato è un ambiente dalle linee pulite, giocoso quanto basta, audace in certi dettagli. In tavola, invece, arriveranno piatti che omaggiano la famiglia Ferrari, come l’idea – in fase di studio – che ricorda i maccheroncini in salsa rosa che Lina Lardi, moglie di Enzo, era solita preparare per i pranzi della domenica in famiglia.
Poi si guarda ai caposaldi della cucina italiana classica: il filetto alla Rossini ispira un cotechino alla Rossini, con tartufo e salsa all’amarena di Modena; lo gnocco fritto, accompagnato da salumi, è un must del territorio, qui alleggerito grazie alla tecnica dello chef; il bollito misto è cotto a bassa temperatura, mentre i tortellini sono prodotti nel laboratorio del Tortellante, cotti in brodo di cappone e serviti con l’iconica crema di parmigiano di Bottura.
A guidare la cucina di Maranello sarà Riccardo Forapani, da 13 anni in squadra alla Francescana. In sala Luis Diaz e la sommelier Silvia Campolucci. Gli ospiti saranno accolti dal 15 giugno, le prenotazioni online sono già aperte.
Cavallino – Maranello – via Abetone Inferiore – dal 15 giugno 2021 – www.ristorantecavallino.com