È qualcosa oltre l'osteria contemporanea il locale della famiglia Olivieri: in campo dal padre Franco, fondatore della prima trattoria, ai figli Claudio e Martina che portano avanti con dedizione l'impresa. Il cuore? I piatti totem siculi proposti con un tocco di estro. In sala, in sintonia, design attuale e metropolitano. Fra i piatti di successo (il ritmo è stagionale) la minestra di cavolo nero e fagioli Badda delle Madonie; la versione "di casa" del risotto alla carretiera (con aglio rosso di Nubia); i gamberi scottati su macco di fave; gli spaghetti con vongole e timo. Famose anche le versioni rivisitate dei piatti della festa, come il baccalà a sfincione o l'agnello "aggrassato". Carta dei vini con etichette siciliane e nazionali. Servizio attento e garbato.