Indomito quanto spericolato ma sempre con l'estrema attenzione al dettaglio, all'identità degli ingredienti. Alfio Ghezzi è anche uno dei più preparati deltaplanisti', il volo libero partendo dalle cime dolomitiche dopo aver scalato la vetta. al pari della cucina. Egli mette nel piatto piccole produzioni agroalimentari, quelle dei custodi del gusto', e trasforma ortaggi, carne, formaggi o materie dolciarie in vere e proprie leccornie. Mirando all'etica, rafforzando l'estetica. Non a caso il ristorante è all'ingresso del MART. Ecco allora che in orario d'apertura del museo, senza interruzione, si può usufruire del bistrò Veloce con gusto', con sfiziosi accostamenti tra pane, ortaggi, salumi e una sequenza di torte stile casalingo. Il tutto a prezzi popolari, tra carne salada, canederli e piatti a base di coniglio o di trota. Molto più accattivante la sosta sera, stesso spazio, con maggior attenzione ai dettagli, per una cena da Senso'. Piatti iconici, con una serie d'assaggi che interpretano elementi d'assoluta stagionalità. Dalle zucchine alle carote - questo è un piatto composito, declinato al naturale, passato in forno, pure triturato, con parti grigliate e servite centrifugate - con l'apporto di erbe aromatiche, senza dimenticare il vino e le piante del bosco. Il menu varia di mese in mese e in base alla stagionalità dei prodotti. Tra i suoi classici ecco riso, mirtilli e aringa fumè o salmerino con orzo tostato e crescione selvatico. Coniglio con polenta di patate, faraona e rari formaggi d'alpeggio completano il quadro di Senso, lasciando spazio a tutta una serie di dolci, sempre in sintonia con la montagna. Carta dei vini ben articolata e servizio all'altezza del contesto.