Operazione Pane. Il progetto dell’Antoniano
Il progetto Operazione Pane nasce tre anni fa a Bologna per iniziativa dell’Antoniano, con l’obiettivo di supportare la mensa Padre Ernesto di Bologna e altre quattordici realtà francescane distribuite sul territorio nazionale. Normalmente, l’evento - patrocinato dal Comune di Bologna e dal Comune di Casalecchio e sostenuta dai partner Chef to chef, Federazione Ristoranti e trattorie di Confcommercio Ascom Bologna, Unione cuochi bolognesi e Unione Sammarinese Operatori del Turismo – prende forma in concomitanza con la Giornata Mondiale della Povertà, alla metà di novembre. E anche quest’anno, nonostante le difficoltà organizzative imposte dal Covid, Operazione Pane si svolgerà il 14 e 15 novembre, grazie alla collaborazione di cinquanta ristoranti (concentrati tra Bologna, l’Emilia, la Romagna e San Marino), disponibili a offrire la propria solidarietà pur coinvolti dalla grave crisi che sta flagellando il settore.
Aumentano le famiglie in difficoltà
Del resto, mai come in questo momento, c’è bisogno di sostenere le attività caritatevoli che si preoccupano di aiutare un numero crescente di persone in difficoltà: a Bologna, negli ultimi mesi, l’Antoniano si è trovato a far fronte a numerose richieste di aiuto, da parte di singoli cittadini e di famiglie in difficoltà. “Dall’inizio dell’emergenza ad oggi – spiega il direttore dell’Antoniano fr. Giampaolo Cavalli – abbiamo distribuito oltre 40mila pasti caldi e più di 700 pacchi alimentari con beni di prima necessità. Prima di questa crisi, la nostra mensa accoglieva circa 130 ospiti al giorno, mentre oggi i pasti distribuiti quotidianamente sono almeno 150”. Un aumento del 15% nell’arco di pochissimi mesi. Ed è sempre più frequente accogliere in mensa volti nuovi, di persone che da un giorno all’altro hanno perso il lavoro, e si trovano catapultate in una dimensione che non sanno come affrontare. Rivolgersi all’Antoniano può essere un primo appiglio di speranza: “Complessivamente, negli ultimi mesi, abbiamo incontrato circa 150 persone nuove, persone che in passato, non si erano mai rivolte a noi”. Nel frattempo l’ente continua le famiglie che non riescono ad affrontare tutte le spese quotidiane, tra la necessità di sfamarsi, il pagamento delle bollette e dell’affitto: oggi sono più di 50 le famiglie rifornite dall’Antoniano con pacchi alimentari, 20 si sono rivolte per la prima volta alla realtà francescana a seguito dell’emergenza sanitaria.
Operazione Pane diventa delivery
Ecco perché l’Antoniano di Bologna, che da oltre sessant’anni opera a sostegno dei più deboli, ha bisogno del contributo di tutti. Nel 2019 Operazione Pane ha consentito di portare in tavola 160mila pasti caldi e di aiutare migliaia di persone a trovare un lavoro o a reinserirsi in società. L’auspicio è che l’iniziativa abbia successo anche quest’anno. Il 14 e 15 novembre, i 50 ristoranti che hanno aderito devolveranno alla causa parte degli incassi di pranzi e cene delivery, dunque anche i clienti che sceglieranno di ordinare un pasto presso i Ristoranti per Operazione Pane contribuiranno a sostenere l’Antoniano. Il 30 novembre, inoltre, ci sarà un’altra opportunità per fare del bene, soddisfacendo al contempo la propria voglia di buona cucina. Per quella data, infatti, è in programma la cena solidale delivery Max Poggi & Friends cucinano per Antoniano, cena a domicilio prenotabile entro il 25 novembre (al numero 051/3940285 o scrivendo all’indirizzo e-mail [email protected]), con i piatti di Massimiliano Poggi, Pietro Montanari, Fabio Berti, Francesco Carboni, Pasquale Troiano e Lucia Antonelli e il coordinamento di Tour-tlen e Food for Soul. Le cene disponibili sono 100 (200 euro è la donazione minima richiesta per una cena), e il ricavato sarà interamente devoluto all’Antoniano, per il sostegno delle famiglie in difficoltà, anche grazie ai fornitori di materie prime che a loro volta hanno scelto di sostenere l’iniziativa solidale rinunciando al proprio compenso.
L’elenco completo di ristoranti che aderiscono a Operazione Pane