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Una Cascina Nascosta a Parco Sempione
La Torre Branca è il riferimento per non perdere la bussola mentre si esplora Parco Sempione in cerca di quella che, per esplicito volere di chi ha ideato il progetto, punta a mantenere il fascino di una Cascina Nascosta. Così è stata ribattezzata l’iniziativa che ha ridato vita a una vecchia cascina lombarda, caratterizzata dalla tipica forma a ferro di cavallo, all’interno del parco più celebre di Milano (negli anni Cinquanta era adibita a ufficio per i tecnici del parco), dove la struttura è nascosta alla vista dei passanti poco attenti da due terrapieni, che ne preservano la quiete, quasi isolandola dal contesto cittadino (gli ingressi più comodi per raggiungerla sono quelli di Arco della Pace e Triennale). Eppure da qualche settimana la Cascina Nascosta, pur con tutti i limiti imposti dalla situazione, è centro di una vitalità votata alla divulgazione culturale e alla condivisione dei valori della terra, nuovo polo urbano – non l’unico a Milano, dove il recupero delle cascine rappresenta da tempo un'idea funzionale a valorizzare la vocazione agricola della città – che sviluppa i temi dell’agricoltura sostenibile e dell’alimentazione consapevole attivando un riuscito sistema di iniziative di carattere sociale e culturale.
Il progetto Cascina Nascosta: abitudini sostenibili
La scopo del progetto di riqualificazione e rilancio dell’area, infatti, è quello di restituire alla città uno spazio che promuova il cambiamento nei comportamenti individuali e collettivi, in rete col bel lavoro attivato da associazioni e realtà che da tempo si muovono per rinsaldare il legame tra la Milano proiettata verso il futuro e le aree rurali che la circondano (e la compenetrano). A condurre il gioco è l’ATS costituita da Legambiente Lombardia Onlus, CIA, Pareidolia e AlterAzioni, che insieme hanno ottenuto la concessione dello spazio - 3500 metri quadri, di cui 1200 coperti e 2300 all’aperto - per i prossimi 23 anni e puntano a fare della cascina il cuore di un Parco delle “abitudini sostenibili” pronto ad accogliere tutti: cittadini e turisti, famiglie e scuole, bambini e anziani, soggetti con disabilità, immigrati in cerca di riscatto. E, naturalmente, ciclisti e sportivi che frequentano il parco. L’idea ha subito richiamato l’interesse di molti, tanto che a oggi hanno già aderito al progetto oltre venti associazioni, il mondo delle università e della cultura. E singoli individui portatori di competenze legate alla terra e alla progettualità degli spazi, dagli agricoltori agli architetti, passando per gli apicoltori.
La Latteria di Cascina Nascosta
Del percorso di recupero fa parte la Latteria di Cascina Nascosta, ristoro nato per accogliere chi visita la cascina da colazione all’ora di cena (attualmente si chiude alle 18, nel rispetto delle regole, in attesa di scoprire quel che sarà delle prossime settimane), con i tavoli sistemati sotto il patio e nella corte antistante l’edificio, all’aria aperta, circondati nel verde, che fanno ben sperare per la prossima primavera. Del resto ormai dal 2015 le iniziative estemporanee per valorizzare gli spazi della cascina – sede di eventi durante la Design Week, ma anche di corsi amatoriali tematici, dal workshop di fotografia ai laboratori per bambini - avevano grande successo di pubblico. E la Latteria, che beneficia di una cucina professionale e di uno spazio caffetteria ricavati nel corso della ristrutturazione estiva, si propone di concretizzare in modo stabile questa esperienza, offrendo una porta di accesso al mondo agricolo lombardo attraverso una cucina che valorizza il legame tra città e campagna. A gestirla c’è Andrea Bertolucci, che ha sviluppato l’offerta con l’obiettivo di mettere al centro la materia prima e chi la produce, in un menu dedicato tanto alle ricette locali lombarde che alle commistioni multiculturali di cui vive oggi la città.
Gli ingredienti cambiano secondo rotazione stagionale, la rete di fornitori è articolata sulle maestranze locali e sui prodotti delle realtà agricole che circondano la città. Partendo dalla colazione del mattino, tra pane fresco, dolci fatti in casa, confetture e creme artigianali, yogurt, succhi bio e spremute. A pranzo si sceglie dalla carta dei piatti del giorno, cui si affiancano le proposte regionali mensili e i classici sempre presenti, dai mondeghili al riso al salto, alla polenta col formaggio. Il pomeriggio vede avvicendarsi il momento della merenda a quello dell’aperitivo, a partire dalle proposte dolci (in estate ci sarà spazio anche per gelati e granite) per arrivare ai taglieri di salumi e formaggi delle cascine lombarde, serviti con pane a lievitazione naturale. Da bene birre agricole e artigianali italiane e vini di piccole aziende vinicole, selezionate in giro per l’Italia. Per finire con la cena e la carta dei piatti caldi. Tutto questo sarà Latteria quando sarà possibile operare nuovamente nel pieno delle potenzialità, proponendo anche cene tematiche, incontri con i produttori, degustazioni guidate, corsi di cucina.
Cascina Nascosta – Milano – Parco Sempione - 02 8353 6946 – www.cascinanascosta.org
a cura di Livia Montagnoli