Halloween 2020 arriva in anticipo?
Da calendario, i festeggiamenti per la notte di Halloween – dolcetti e scherzetti annessi – si terranno come sempre il prossimo 31 ottobre. Ma lo scombussolamento dei concetti di spazio e tempo che sta attanagliando il mondo da mesi, per effetto della pandemia che ha stravolto le nostre abitudini e fatto crollare ogni certezza, rischia di giocare lo scherzo più riuscito della festa delle zucche 2020. Notoriamente legate alla stagione autunnale, le specialità più consumate ad Halloween - che negli Stati Uniti lanciano la volata al Giorno del Ringraziamento di fine novembre, inaugurando il periodo delle ricorrenze da celebrare a tavola in famiglia – quest’anno sono già comparse sugli scaffali dei supermercati americani. Caramelle e snack che fanno la felicità dei bambini mascherati in cerca di dolcetti, nella notte più spaventosa dell’anno, rappresentano per l’industria dolciaria statunitense un business molto appetibile. E infatti le aziende leader di mercato investono molto nell’ideazione di packaging ad hoc e campagne promozionali capaci di invogliare le famiglie a fare scorta di cioccolatini, bon bon e caramelle gommose per accontentare i propri bambini. Girare tra gli scaffali di un supermercato americano nel mese di settembre, insomma, fa lo stesso effetto di una spesa prenatalizia in Italia, quando la fine di novembre porta con sé piramidi di panettoni e pandori e abbondanza di torroni, cioccolatini e dolciumi nei negozi di alimentari già vestiti a festa.
Il business dei dolciumi di Halloween negli Usa
Quest’anno, però, nel tentativo di superare una crisi che ha colpito indistintamente tutti i settori alimentari (fatta eccezione per i beni di prima necessità), i principali brand di dolciumi hanno già iniziato a distribuire formati e confezioni speciali ideati per Halloween, spinti da due riflessioni, quasi contrapposte. Da un lato, favorite dalla grande distribuzione che spera di rilanciare le vendite, le aziende vorrebbero giocare sull’effetto già evidenziato durante il periodo di quarantena, quando il consumo di snack e comfort food è sensibilmente aumentato, in America e non solo. Cioccolato, caramelle e affini, infatti, possono rappresentare un’evasione facile da conquistare per accantonare momentaneamente ansia e stress di un periodo difficile. E così anche la festa di Halloween, quest’anno, finirà per catalizzare la voglia di ritrovare un po’ di spensieratezza per adulti e bambini: un sondaggio condotto dall’associazione che riunisce le aziende produttrici di dolciumi ha confermato la tendenza, sancendo che il 74% delle famiglie più giovani presterà alla ricorrenza del prossimo 31 ottobre molta più importanza rispetto agli anni passati.
I rischi per il settore
D’altro canto, però, se normalmente le vendite di Halloween - comprese nel periodo delle otto settimane che precedono la festa - portano nelle casse dell’industria dolciaria americana oltre 4 miliardi e mezzo di dollari (la metà della spesa finisce in caramelle), quest’anno l’obiettivo sarà quello di intercettare i desideri dei consumatori in anticipo, consapevoli che i festeggiamenti saranno necessariamente condizionati dalle regole di distanziamento sociale, e la corsa a fare scorta di dolciumi potrebbe pagare dazio. Il dubbio che aleggia nell’aria, del resto, è trascritto nero su bianco dal New York Times: “Il Coronavirus cancellerà Halloween?”. Pasticcerie ed aziende di dolciumi, insomma, temono di perdere quella fonte di incasso che normalmente garantisce di rifiatare durante i più tranquilli mesi invernali. E anche nella città di Salem, epicentro dei festeggiamenti, c’è preoccupazione per la sorte di uno dei business più proficui sul calendario delle festività statunitensi.
Dunque meglio iniziare il pressing commerciale con anticipo, sollecitando il desiderio di svago degli americani (per adeguarsi, persino la catena Dunkin Donuts ha scelto di vendere il suo speciale caffè speziato alla zucca, solitamente limitato alla stagione autunnale e non proprio ideale da sorbire nelle calde giornate estive, a partire dal 19 agosto). Sono tempi duri anche per le feste comandate.
a cura di Livia Montagnoli