Food delivery. Con qualità, si può
Il mercato del food delivery uscirà necessariamente rafforzato dal periodo che stiamo vivendo. E modificato nella sostanza, essendo oggi l’unico strumento a cui possono affidarsi ristoranti e laboratori gastronomici per mantenere un contatto con i propri clienti. La possibilità che il settore possa davvero evolversi nella direzione più utile, trasformando così un momento di oggettiva difficoltà in opportunità per ripartire, dipenderà dall’impegno degli attori coinvolti. Da un lato i servizi di consegna a domicilio, già da tempo capaci di proporre un’alternativa di qualità allo stereotipo del food delivery di bassa lega; e soprattutto ristoratori e artigiani chiamati a sviluppare formule da asporto e delivery che non tradiscano gli standard dell’attività, la sua filosofia e l’obiettivo essenziale della sostenibilità economica dell’impresa. Ancor prima di guardare al futuro prossimo, però, con l’Italia che anche a Pasqua si ritroverà chiusa in casa, la consegna a domicilio di specialità gastronomiche che spezzano la routine domestica si propone di allietare un periodo difficile. E gli artigiani del gusto italiani non stanno a guardare: numerosi si organizzano in autonomia, pronti a gestire qualche ritardo dovuto ai disagi logistici (qui qualche idea per ricevere a casa generi di conforto).
I dolci di Iginio Massari a domicilio con Cosaporto
Tra loro, complice l’appropinquarsi della Pasqua, ci sono anche numerosi pasticceri, che non lasceranno le tavole sguarnite di colombe e uova di cioccolato (ne riparleremo). E da qualche ora, sul mercato del food delivery è arrivato anche il più celebre dei maestri pasticceri d’Italia: Iginio Massari. Il pasticcere bresciano ha scelto di affidarsi al servizio di “quality delivery” Cosaporto, attivo a Milano, Torino e Roma. In catalogo, oltre alla colomba del maestro (45 euro) ci sono i grandi classici della Pasticceria Veneto: la Torta Bresciana con ripieno di cacao, arance candite e mandorle in scrigno di frolla; la torta Paradiso; i cremini e le praline assortite. Ma anche biscotti (frollini, danesi, canestrelli, bresciani), gelatine di frutta e una torta alle nocciole senza lattosio. Oltre al maritozzo farcito con crema pasticcera e panna montata, andato subito sold out.
La consegna è disponibile a Milano e Torino, dove Massari può contare sull’appoggio dei laboratori aperti nell’arco degli ultimi due anni. Il maestro raggiunge nella rete di Cosaporto partner altrettanto noti, da Davide Longoni a Roberto Rinaldini, alla Pasticceria Martesana a Pfatisch e Forno Brisa. Nel resto d’Italia, invece, i prodotti di Massari sono ordinabili direttamente tramite il sito della pasticceria (per Brescia e paesi limitrofi c’è un numero dedicato), che avverte sugli eventuali ritardi determinati dal momento.