Il pane alle patate ha una consistenza particolare e una storia antica: morbido e facilmente conservabile, veniva impastato dagli abitanti delle campagne che riuscivano a reperire facilmente questi tuberi per il consumo domestico. Oggi lo apprezziamo proprio perché si mantiene umido e compatto, ha un sapore intenso e si accompagna bene con i salumi della tradizione regionale.
Santi Sebastiano e Valentino
A suggerirci l'idea della ricetta è stata la squadra del forno romano Santi Sebastiano e Valentino, che in questi giorni continua a sfornare i suoi pani (di ben 16 tipi diversi) nonostante il grande aumento della richiesta da parte del pubblico, sfidando le difficoltà dell'emergenza in corso. Il loro pane lo potete anche ricevere a casa mediante la piattaforma di food delivery Magiordomus. Dietro il vasto assortimento di prodotti di Santi Sebastiano e Valentino, poi, c'è la passione di Paola Palombi e Claudio Ciotola per le materie prime di qualità: da qui la scelta di utilizzare solo farine da grani di vecchie varietà, autoctoni e da territori vocati, privilegiando la panificazione con il lievito madre e le fermentazioni alla tedesca. Si sono ispirati proprio ai panifici della Germania meridionale per creare un laboratorio innovativo, in cui sperimentare nuovi blend di farine e sfornare pani che soddisfano ogni esigenza. Con questa gustosa pagnotta alle patate dalla bäckerei romana ci regalano sapori e profumi di conforto. Mentre continuano a sfornare per noi, anche solo virtualmente, impastano con noi. Buon lavoro!
La ricetta del pane alle patate
Ingredienti per due pagnotte da 1 kg
- 700 g di farina tipo 2
- 300 g di farina integrale
- 300 g di patate lesse e schiacciate
- 200 g di lievito madre rinfrescato, pronto all’uso
- 20 g di sale
- 700 ml di acqua
Lavorare a mano le due farine con il lievito madre e 500 ml di acqua, quindi far girare l’impasto per una decina di minuti in planetaria a velocità bassa. Aggiungere le patate schiacciate, il sale e proseguire con la planetaria a media velocità per altri 10 minuti, versando la restante acqua lentamente. Quando l’impasto apparirà incordato, sarà pronto per il riposo: trasferirlo in una ciotola oleata, coprire e lasciar lievitare nel forno spento, con la luce accesa, per circa 3 ore.
Al termine della lievitazione, trasferire l’impasto su di un piano leggermente infarinato e spezzarlo in due parti. Chiudere il pane dandogli la forma desiderata e traferirlo in due cestini o ciotole, rivestiti all’interno di canovacci leggermente infarinati. Coprire l’impasto con un panno e riporlo in frigorifero a 3- 4°C, lasciandolo lievitare tutta la notte (circa 10 ore).
Preriscaldare il forno a 250°C, mettendo un pentolino di acciaio vuoto sul fondo. Quando il forno è a temperatura, rovesciare il pane sulla leccarda, praticare dei tagli a piacimento per favorire lo sviluppo del pane e infornare. Dopo qualche istante, aggiungere acqua bollente nel pentolino e nebulizzarne un po’con uno spruzzino sulla superficie del pane. Cuocere per circa 20 minuti a 250°C, poi estrarre il pentolino dal forno e abbassare la temperatura a 200°C. Sfornare il pane dopo 30 minuti e farlo raffreddare su una graticola.
a cura di Lucia Facchini
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