Il settore agricolo è uno di quelli che in questi giorni di emergenza sanitaria non si è mai fermato. Anzi, proprio all’agricoltura (che nel 2019 conta quasi 32 miliardi di euro di valore aggiunto, prima in Ue) si sta chiedendo uno sforzo particolare per sostenere un Paese in stato di blocco generale, nel tentativo di fermare il contagio da Covid-19. Il decreto Cura Italia del 16 marzo (25 miliardi che dovrebbero attivarne 350) arriva nel momento opportuno secondo le associazioni agricole, che guardano già in avanti per scongiurare eventuali crisi post-emergenza. Numerose le misure contenute in un provvedimento d’urgenza che non sarà il primo – il premier Conte ha già annunciato che ad aprile ce ne sarà un altro – e che dovrà passare al vaglio del Parlamento.
Interventi sulle imprese
Nel dettaglio, come fa sapere il Ministero per le politiche agricole, a sostegno delle imprese del settore primario e per l’arresto temporaneo delle attività di pesca è disponibile un fondo da complessivi 100 milioni di euro. Altri 100 milioni sono stati messi a disposizione per favorire l’accesso al credito degli imprenditori agricoli e della pesca. Oltre un miliardo di euro sarà a disposizione per l’aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi per la Pac a favore degli agricoltori.
Tutele per i lavoratori
Per tutti i lavoratori agricoli è prevista la cassa integrazione in deroga e sono previste tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro. Il decreto Cura Italia ha stabilito anche delle indennità per i lavoratori a tempo determinato in agricoltura. Da un punto di vista fiscale, sono sospese fino al prossimo 30 settembre le rate per i mutui e per gli altri finanziamenti a rimborso rateale “anche perfezionati” fa sapere il Mipaaf “tramite il rilascio di cambiali agrarie”.
50 mln per il Fondo indigenti
Aumenta il Fondo per gli indigenti per complessivi 50 milioni di euro, in modo che possa essere garantita la distribuzione delle derrate alimentari. Stanziamento, questo, che si aggiunge ai 6 milioni di euro già destinati nei giorni scorsi all’acquisto di latte crudo, secondo l’intesa con il Tavolo spreco alimentare.
Promozione rafforzata
Rafforzato il Fondo per la promozione dell’agroalimentare italiano all’estero. L’Italia dovrà mettere in campo un piano straordinario per rilanciare l’immagine dei suoi prodotti, sfruttando le risorse annunciate dalla Farnesina a inizio marzo, con una dotazione complessiva superiore ai 700 milioni di euro, che serviranno al rilancio dell’immagine del Made in Italy e a sostenere la competitività delle imprese. Anche la promozione sui Paesi terzi basata sui fondi europei dell’Ocm vino dovrà essere rivista. Su questo specifico punto, l’Ue, su precisa richiesta dell’Italia, si è detta disponibile nei giorni scorsi ad accogliere alcune modifiche, nel segno di una maggiore flessibilità nei regolamenti applicativi, soprattutto in materia di tempistica e rendicontazione dei progetti.
Il parere della Bellanova
I provvedimenti previsti nel Dl, come ricorda la ministra Teresa Bellanova, integrano quelli generali approvati dalla presidenza del Consiglio dei ministri, relativi ai lavoratori italiani (i 100 euro per chi lavora a marzo includono anche gli addetti della filiera alimentare), alla sospensione di tasse, contributi previdenziali e assistenziali, al sostegno alle famiglie, ai congedi parentali straordinari, fino ai voucher baby sitting. “Abbiamo migliaia di imprenditori in difficoltà ma che producono, coltivano, allevano animali, pescano, trasformano il cibo. Il bene-cibo è essenziale e dobbiamo essere grati all’intera filiera alimentare per quanto sta facendo e continuerà a fare”, dichiara la ministra, invitando i cittadini a comprare prodotti made in Italy per sostenere il settore.
Lo sguardo delle associazioni
La Cia-Agricoltori italiani saluta con favore il decreto del Governo ma chiede di alzare la guardia sulle conseguenze future per la stagione di raccolta, legate al reperimento della manodopera: “Bisogna introdurre strumenti agili per recuperare lavoratori nelle prossime campagne. Molte aziende si accingono alla raccolta di importanti prodotti di stagione che rischiano di rimanere nei campi e nelle serre”, ha ammonito Dino Scanavino. Per la Confagricoltura, saranno necessari “ulteriori provvedimenti per limitare i contraccolpi di una crisi pesantissima, tenendo anche conto delle necessità dei singoli settori produttivi”, afferma il presidente Massimiliano Giansanti, secondo cui le misure varate assicurano “un primo e importante sostegno alle imprese agricole”. La Coldiretti chiede di non limitare la sospensione degli adempimenti fiscali solo alle imprese sotto i 2 milioni di fatturato. L’organizzazione presieduta da Ettore Prandini invita il governo a sostenere il settore florovivaistico, considera i 100 milioni di euro per il comparto sufficienti per affrontare solo la prima fase e, infine, ritiene necessario prorogare gli attuali permessi per lavoro stagionale in scadenza per evitare ai lavoratori stranieri di dover rientrare nel proprio Paese d’origine.
Il Dl in sintesi
- 100 milioni per imprese agricole e pesca
- 100 milioni per accesso al credito
- 1 miliardo per anticipo contributi Pac
- cassa integrazione in deroga
- 50 milioni per Fondo indigenti
- 6 milioni per acquisto latte crudo
- fino al 30 settembre sospese rate mutui
- rafforzamento Fondo promozione made in Italy
a cura di Gianluca Atzeni