Fooditive: il dolcificante sostenibile
Nasce dagli scarti di mele e pere quello che potrebbe diventare presto il dolcificante del futuro, prodotto pensato come sostituto dello zucchero, con un contenuto di calorie così basso da poter essere considerato nullo. A inventarlo, la società olandese Fooditive, fondata dallo scienziato alimentare Moayad Abushokhedim. È stato lui a creare il Fooditive Sweetener – presente sul mercato olandese dal 2018 – prodotto ricavato dal fruttosio presente negli avanzi di frutta di agricoltori locali. Le aziende di nicchia forniscono i loro scarti di produzione, tutti quei frutti rovinati, meno accattivanti, che vengono rifiutati dai supermercati.
Come nasce il dolcificante di Fooditive
Il dolcificante, quindi, non è solo meno dannoso per la salute, ma anche per l'ambiente, perché risultato di un processo di recupero significativo. I pochi rifiuti di produzione finale, inoltre, vengono trasformati in terriccio. L'estrazione del fruttosio avviene tramite un processo di fermentazione con lievito: una volta filtrato e concentrato, Fooditive Sweetener risulta privo di calorie, e viene proposto in diverse versioni: c'è quello in polvere, più adatto per la preparazione di marmellate e caramelle, la variante liquida ideale per le bevande, e lo sciroppo, perfetto per i prodotti di pasticceria.
Gli altri prodotti di Fooditive
Un'alternativa sostenibile al classico zucchero, il cui impatto ambientale è piuttosto elevato a causa della coltivazione intensiva di canna da zucchero e barbabietole. Una soluzione migliore anche rispetto agli altri sostituti presenti sul mercato, come il sucralosio o l'aspartame, che non vengono mai completamente rimossi dagli impianti di trattamento delle acque di scarico. Ma il dolcificante non è l'unica novità messa in campo dall'azienda: esistono anche un agente addensante ricavato dalla buccia di banana, un emulsionante che utilizza estratti di patate, e un conservante ottenuto dagli scarti della carota.
Fooditive e la missione a impatto zero
Un progetto che si inserisce all'interno del piano di economia circolare di Fooditive, il cui obiettivo è quello di diventare un'azienda a impatto zero il 2030, con la complicità di Rotterdam Circulair, organizzazione dedicata alla riduzione e il riciclo dei rifiuti. “Vogliamo migliorare il mondo”, ha dichiarato Abushokhedim, “non inventando qualcosa di nuovo, piuttosto usando ciò che già abbiamo a disposizione”.
a cura di Michela Becchi