I vini di Cantina Librandi. Identità calabrese
Librandi ha sede a Cirò Marina (Crotone). Ma le Tenute dell'azienda si estendono tutt'intorno, nella Calabria vitivinicola, per circa 350 ettari, di cui 232 vitati. Da sempre a gestione familiare, la cantina fondata da Antonio e Nicodemo Librandi (oggi alla guida, con Nicodemo, ci sono Raffaele, Paolo, Francesco e Teresa) è sinonimo di Cirò. E della sua identità territoriale ha fatto un valore da difendere per promuovere la Calabria in Italia e nel mondo. Dietro c'è una storia di lavoro paziente, per studiare i terroir regionali, realizzare impianti all'avanguardia e innovare il prodotto, con vinificazioni sperimentali. L'ultima linea lanciata, sotto un unico nome, si chiama Segno Librandi, e sintetizza settant'anni di lavoro sulle vigne calabresi. Tre nuove etichette – presentate in concomitanza con il 50esimo anniversario della Doc Cirò – pensate per i Doc Cirò rosso, rosato e bianco. Anche loro, accanto ad altre etichette della cantina, protagoniste dell'iniziativa Librandi on Tour 2019. Un appuntamento in tre tappe che prenderà forma tra Roma, Milano e Bologna con altrettante cene-degustazione, frutto dell'incontro tra Cantina Librandi e Gambero Rosso.
Librandi on tour 2019. Le cene degustazione
Il tour si articolerà tra ottobre e novembre 2019, coinvolgendo tre insegne selezionate da Gambero Rosso, chiamate a ideare un menu dedicato alla serata, per valorizzare l'abbinamento con il Cirò. E gli ospiti avranno l'opportunità di provare la nuova linea Segno Librandi, nelle versioni Bianco, Rosso classico e Rosato, con le indicazioni di degustazione di un esperto della guida Vini d'Italia. Si comincia nella Capitale, il 9 ottobre, ospiti dell'Osteria di Monteverde, nata come trattoria di quartiere e oggi rifugio sicuro per avventori in arrivo da tutta la città. Per l'occasione, Roberto Campitelli ha scelto di valorizzare nel piatto alcuni degli ingredienti simbolo della Calabria, dal formaggio silano alla 'nduja, alla liquirizia protagonista del dessert; senza tradire però le origini romane della sua cucina. Il 22 ottobre, a Milano l'appuntamento è da L'Alchimia Ristorante e lounge Bar, progetto fondato su vino, cucina e miscelazione nato dall'incontro tra Alberto Tasinato, Valerio Trentani e Davide Puleio. Chiude il tour, il 13 novembre, la cena degustazione da Tramvia, a Bologna. Qui, il menu della serata sarà decisamente improntato ai sapori della campagna emiliana, dalla terrina di galletto con pistacchio, mortadella e cipolle di medicina alla coscia di faraona farcita con friggione bolognese, alla pera in sciroppo di vino rosso, mostarda bolognese e frolla sbriciolata. I vini in abbinamento, però, saranno rigorosamente calabresi, firmati Librandi.
Per partecipare è necessario prenotare direttamente ai recapiti dei locali interessati.