Marì, la bottega dei maritozzi nel centro di Roma
Venti diverse possibilità, venti ripieni differenti, dolci e salati, per personalizzare un prodotto di pasticceria tradizionalmente legato alla storia di Roma, che sul suo legame con il maritozzo con la panna vanta una corposa letteratura (qui qualche dettaglio sulle sue origini). L'idea di Marì, però, è quella di trasformare il maritozzo nella pausa perfetta per ogni momento della giornata, pranzo e cena compresi. Non la prima iniziativa del genere in città (ricordiamo Maritozzo Rosso a Trastevere), ma certo una piacevole novità per chi si ritrova a passeggiare tra i vicoli del rione Monti, dove il piccolo locale ha inaugurato, in sordina, durante l'estate. Ampliando, così, il ventaglio di alternative golose allineate su via Urbana, antico rettifilo della Roma papale che già vanta numerose insegne gastronomiche all'attivo, da Aromaticus a Zia Rosetta, passando per il cioccolato raw di Grezzo e le pizzette in teglia di Trieste oltre che il pioniere Urbana47.
Al civico 31, invece, protagonista indiscusso è il maritozzo, proposto in versione classica o mini, disponibile per l’asporto e la consegna a domicilio.
Il pane dei sette colli. Anche salato e vegano
Dietro al progetto c’è l’imprenditore romano Pulika Calzini, che a Roma, nel rione Monti, ha già sviluppato in passato diversi format di ristorazione tradizionale, e ora si cimenta con un’idea di bottega gastronomica più pop. Si parte dalla preparazione del maritozzo, il cosiddetto pane dei sette colli: lievitato sei ore per ottenere un impasto soffice e leggero, il maritozzo di Marì è dolce, salato (la differenza la fa la percentuale di zucchero nell’impasto, oltre alla glassatura che caratterizza la variante più famosa) o vegano: senza latte, né uova, arricchito con curcuma e semi di papavero, è proposto con ripieno veg, a base di formaggio di anacardi e maionese di rape rosse. Ma presto, tra gli impasti, esordiranno le varianti con rape rosse e nero di seppia.
I maritozzi di Marì a Roma: menu e prezzi
Classici o mini, con ripieni regionali
Il menu propone venti combinazioni diverse sempre disponibili, oltre ai fuori carta del giorno e agli speciali stagionali; nella scelta delle ricette si è voluta privilegiare la regionalità, con ripieni ispirati alle diverse tradizioni d’Italia, ma non manca qualche apertura alle tendenze internazionali che non passano mai di moda, come il tris di mini maritozzi Marìsushi (9 euro). E nel loro formato ridotto i maritozzi diventano anche “scarpette”, per raccogliere sugo all’amatriciana, di coda alla vaccinara, carbonara e cacio e pepe (3 sughi e 3 mini maritozzi a 6 euro). O Marìgiro, mix ideale per assaggiare 10 ripieni diversi a 20 euro. Nel menu dei tradizionali, invece, si passa dal Romagnolo con mortadella, squacquerone e giardiniera (4), al Remo con le polpette al sugo (4,5), al Sud con stracciatella di bufala, broccoletti e aliciotti (4), al Marchigiano con ciauscolo Re Norcino, stracchino e rucola (4).
I maritozzi dolci. Panna e non solo
Tra i maritozzi dolci, immancabile il classico con la panna montata al momento (2 euro), poi Ottavia con ricotta e visciole (3), o con ripieno di gelato Fassi (3); e a proposito di mitologia del maritozzo, il ripieno Nanni ripropone un classico del film Bianca di Nanni Moretti, con crema di nocciole dei Monti Cimini fondente o al latte (2,5). Per non tradire le radici storiche della specialità romana, però, è già in fase di studio la variante quaresimale dell’impasto, con uvetta, pinoli e canditi, che sarà riproposta nel periodo che precede la Pasqua con Er santo maritozzo. Si bevono birre artigianali, vino, succhi di frutta e cocktail in bottiglia Keynco. Apertura no stop 10-19 (venerdì e sabato fino alle 22). Il 26 settembre festa d’inaugurazione aperta al pubblico, dalle 18 alle 22, con assaggi dolci e salati.
Marì – Roma – via Urbana, 31 – dalle 10 alle 19