Legno e pietra: l'eleganza rarefatta della sala si fonde con il panorama aereo della Città Alta. Qui Enrico Bartolini ha creato una casa borghese elegante, sobria eppur accogliente, capace ogni anno di aggiungere frazioni di complessità e piacere gastronomico nelle proprie proposte. Ai fornelli c'è il talento di Marco Galtarossa, chef che conosce la tecnica e con sensibilità la mette al servizio di una materia prima ineccepibile, senza vincoli di prossimità. Il gambero viola di Sardegna è accompagnato da acqua di nespole e caramello di sambuco così come la pecora gigante alla brace è nobilitata dal dashi di anguilla e levistico o l'animella trova inediti contrappunti aromatici di pino mugo, polline e agrumi in salamoia. La bontà non subisce flessioni anche in piatti a trazione vegetale come asparago bianco di Bassano, spugnole e salsa al crescione. Il servizio è del tutto intonato all'ambiente ovattato e non fa mancare puntualità ed attenzioni. Carta dei vini profonda e moderna. Prezzi, com'è intuibile, non morigerati: menu degustazione completo a 180 euro, 150 in versione light ma si possono scegliere tre piatti alla carta per 135 euro o due per 105 euro.