Big Mamma a Londra
Si chiama Gloria, e sancisce la prima sfida del gruppo Big Mamma fuori dai confini francesi. Un nome semplice da ricordare, che identifica senza ombra di dubbio la filosofia della casa, devota alla cucina tricolore, e ancor di più all’italian style. Visto però attraverso gli occhi di due intraprendenti imprenditori francesi, che sull’esportazione della trattoria made in Italy hanno fondato una fortuna a molti zeri. Tra le intuizioni di Victor Lugger e Tigrane Seydoux, indubbiamente capaci di costruire in questi anni un sistema coerente di riferimenti alla cultura enogastronomica italiana, la più felice riguarda la selezione dello staff, in maggioranza italiano e cresciuto in azienda di pari passo con l’espansione del gruppo, che oggi conta sette insegne a Parigi (tra cui la grande food hall La Felicità) e una a Lille, primo banco di prova lontano dalla Ville Lumiere, in preparazione dell’esordio a Londra, che si è concretizzato solo qualche giorno fa. Anche nella capitale inglese, pizzaioli, cuochi e ragazzi che lavorano in sala sono tutti italiani: 85 persone compongono il team iniziale, e sono stati reclutati nei mesi scorsi durante le selezioni in Campania.
Gloria. La trattoria ispirata a Capri
Gloria ha inaugurato il 22 febbraio scorso nel quartiere di Shoreditch, e offre ai primi commensali l’illusione di cenare a Capri (la suggestione è quella degli anni Settanta sull’isola), in uno spazio da 165 coperti arredato con mobilio vintage e marmo di Carrara, che impreziosisce la zona bar. In totale oltre 500 metri quadri su due livelli.
L’offerta, recita l’insegna, è quella di una “trattoria tradizionale italiana”, anche se, come d’abitudine della casa, il menu è onnicomprensivo, e spazia dalla pasta fresca alla pizza, alla ricette della cucina regionale, come La Gran Carbonara da condividere, le lasagne a dieci strati o la bistecca alla fiorentina. In tutto sono 180 gli ingredienti italiani importati a Londra per onorare la tradizione tricolore, che da Gloria trova eco pure in gelateria (con latte bio in arrivo dalle fattorie inglesi, nocciole del Piemonte, pistacchi italiani), e nelle serate del cocktail bar, che vanta tra le specialità della casa il Negroni. Una saletta separata, invece, è dedicata a chi ama il vino, con la possibilità di cenare circondati dalle bottiglie, circa tremila etichette italiane (di cui 50 sono le referenze di Barolo).
I prodotti italiani, i piatti della tradizione
E il menu, che cambia per assecondare i diversi momenti della giornata (Gloria è aperto da colazione fino al dopocena, e nel weekend propone il brunch), riporta in calce l’elenco di tutti i fornitori italiani coinvolti nell’impresa: dalla burrata pugliese alla ‘nduja, dalle olive taggiasche al lardo di Colonnata, all’aceto balsamico, al finocchietto selvatico, l’elenco include persino l’artigiano che fornisce i piatti di Deruta, protagonisti della mise en place. E il costruttore del forno a legna che è il cuore della pizzeria. Molti di questi prodotti sono proposti in purezza per l’aperitivo, il brunch o in piccoli piattini da condividere. Tra le paste fresche, la carta, che cambierà stagionalmente, prevede anche tortellini in brodo e mafalde con tartufo (e mascarpone!). Il resto è un gran mix che spazia dal carpaccio all’italiana alle polpette al sugo, al polpo fritto con zabaione salato. Dolci che ripensano i grandi classici (tiramisù, profiterole, creme brulè) e limoncello della casa. Prezzi contenuti, come nello stile Big Mamma, con portate principali proposte tra le 11 e le 15 sterline. E chissà se i londinesi apprezzeranno la filosofia first come - first serves che Big Mamma applica indistintamente a tutti i suoi locali.
Intanto la coppia prodigio della ristorazione francese ha già concluso un secondo accordo in città, a Fitzrovia, per aprire presto, entro l’anno, un altro dei format che hanno avuto successo a Parigi.
Gloria - Londra - 54-56, Great Eastern Street - bigmammagroup.com/en/trattorias/gloria
a cura di Livia Montagnoli