Bourdain e Parts Unknown
Sono trascorsi appena due mesi da quell'8 giugno, un giorno che ha portato, nel settore gastronomico e non solo, una delle notizie più scioccanti, di cui ancora fatichiamo a parlare. La morte di Anthony Bourdain, un comunicatore, ancora prima che cuoco o esperto gastronomo, ma anche molto, molto altro ancora, anticipatore di tendenze e fautore di progetti illuminati, i più disparati, creati in tempi non sospetti. Trovato morto nella camera di albergo in cui soggiornava in Francia, a Strasburgo, impegnato sul set di una delle sue serie televisive più celebri, Parts Unknown (l'undicesima stagione ha esordito sulla Cnn giusto tre mesi fa).Il programma che ha segnato l'inizio di un nuovo percorso per il genio della gastronomia, il concretizzarsi del desiderio di raccontare la vita degli altri, indagando nella storia e tra le abitudini sociali di comunità agli antipodi, attraverso il “pretesto” del cibo.
Il programma
5 Emmy Awards vinti, 11 nomination per scrittura, musica, editing e cinematografia, un Peabody Award e un inenarrabile successo a livello internazionale. Tutto questo – e molto di più – era Parts Unknown, uno show dal respiro interculturale, cosmopolita e aperto come solo lo stile Bourdain sapeva essere, dinamico e in continuo movimento. Dopo lo sconforto e lo shock per la sua scomparsa, i fan più affezionati hanno temuto per la brusca interruzione della trasmissione. Ma Parts Unknown, fra i progetti gastronomici televisivi più innovativi di sempre, non finisce qui. La 12esima stagione della serie – già in produzione prima del lutto – non ha ancora una data di messa in onda ufficiale, ma tornerà sullo schermo il prossimo autunno, ancora sulla Cnn.
L'ultima stagione, senza Bourdain
Solo un episodio, quello di un viaggio in Kenya con l'ospite speciale Kamau Bell, era stato completato prima della sua morte, ma secondo quanto riportato dal The Hollywood Reporter, la Cnn non demorde e sceglie di continuare l'avventura anche senza il suo ideatore. Anzi, proprio per lui, come omaggio alla mente che ha creato l'intero concept, una dedica al più istrionico e irriverente dei personaggi del settore, portatore sano di un'idea di cultura gastronomica che non conosce confini. Protagoniste degli episodi, saranno la Lower East Side di Manhattan, l'area Big Bend del Texas, le Asture. A dirigere, i direttori della compagnia di produzione di Bourdain. “Ci sarà la presenza di Tony, lo vedremo, lo sentiremo, lo percepiremo. Mancherà il suo strato di narrazione, ma ci saranno altre voci da ascoltare”, ha dichiarato Amy Entelis, vice presidente alla Cnn.
A concludere la serie, ultimo tassello di un percorso sui generis, indimenticabile e irripetibile, l'unica puntata girata dal maestro prima della sua morte, la chiusura di un cerchio indistruttibile, che rimarrà per sempre nel cuore di tutti gli amanti della cucina.
a cura di Michela Becchi