Lo studio
Lei è da sempre appassionata di enogastronomia, e da tempo cura arredi e strutture di ristoranti, cocktail bar e caffetterie. Lui ha studiato Architettura al Politecnico di Milano, e ha cominciato a farsi le ossa collaborando con diversi studi della zona fra ville e appartamenti. Insieme, nel 2015 hanno scelto di fondare un loro studio di architettura e design di interni, Margstudio, specializzato soprattutto nelle abitazioni di lusso e nel settore ho.re.ca. (hotel, ristorazione, catering). “L'ambito della ristorazione è molto più stimolante: ti consente di realizzare prospetti diversi, più creativi e originali a seconda dello stile di cucina”, spiega Matteo Rota, fondatore dello studio insieme ad Annalisa Grasselli. “Ho cominciato con le case, ma da quando ho scoperto il mondo dell'enogastronomia ho cambiato totalmente approccio. Ci occupiamo ancora di appartamenti e ville, e ora stiamo iniziando anche con il retail, ma è la ristorazione il nostro focus principale”.
Il primo lavoro
Fra le prime esperienze dei due soci, Matè, locale polifunzionale di Treviglio con forno, gastronomia e cocktail bar, basato su prodotti sani e biologici. “Quando abbiamo preso in mano il progetto eravamo ancora nella fase più legata allo stile rustico/industriale, tutto ferro e legno”. Matè è uno spazio di oltre 600 metri quadri fatto di materiali naturali e linee morbide. Un ambiente che rispecchia in pieno la filosofia del locale: “Il design, e più in generale l'architettura e l'atmosfera che si respira all'interno di un luogo, è fondamentale per l'esperienza complessiva di un pasto. Ne determina la piacevolezza o meno, e conta quasi quanto la cucina stessa”.
Ritorno al passato: Cordiale e Retrobottega
Oggi, invece, l'approccio del duo tende a rivalutare lo stile vintage, fra velluti e pezzi d'epoca: “C'è un ritorno agli anni '60. Molti locali a Milano cercano di recuperare elementi distintivi come i velluti, l'oro e il rame, ma anche la carta da parati e gli allestimenti con piante imponenti come le felci”. È il caso di Cordiale, cocktail bar di Caravaggio, in provincia di Bergamo, ma soprattutto di Retrobottega di Treviglio, “uno dei progetti che più ci ha fatto crescere, e che ci ha dato maggiori soddisfazioni”. Una caffetteria, ma anche gastronomia e ristorante, ancora un format eclettico in grado di rispondere alle diverse esigenze a tutte le ore del giorno, dalla mattina alla sera, dal caffè all'aperitivo. “La formula è particolare e poliedrica, per cui abbiamo cercato di rendere anche l'atmosfera unica nel suo genere, ricorrendo a un linguaggio più retrò rivisitato in chiave contemporanea”. Ovvero? “Ci sono elementi moderni, come le bottigliere, e poi colori chiari e brillanti, l'oro e il bianco, e una pavimentazione optical bianca e nera. C'è tanto oro, specialmente sulle lampade d'epoca, ma c'è anche molto color petrolio, che caratterizza gli effetti in velluto”.
Type: riadattare le mode
Si torna al passato, dunque, ma le tendenze così largamente diffuse negli ultimi anni, soprattutto quelle provenienti dai paesi nordeuropei, che hanno imposto uno stile minimal ed essenziale, tutto legni naturali e materiali di recupero, linee pulite e volumi netti, sono dure a morire. “Non è un genere che ci appartiene, e non abbiamo intenzione di cambiare approccio”. Gli stili, però, possono essere riadattati e modellati a seconda del proprio gusto, senza snaturarne l'identità, ma smussandone gli angoli e livellandone caratteristiche e dettagli in maniera armonica. Come i due soci hanno fatto con Type, per esempio, caffetteria e cocktail bar nel quartiere Isola di Milano. “Le proprietarie hanno voluto creare per loro e per i propri clienti un luogo pulito nelle forme e allo stesso tempo caldo e accogliente. Un locale che si basa sull'idea della tipografia, sulle lettere, sui significati dell'artigianalità e della finezza delle cose fatte a mano. Di ispirazione hipster, dunque, ma non solo”. L'ambiente è infatti il risultato di una serie di contaminazioni diverse, dall'eleganza del legno d'abete alle linee più rigide in ferro laccato: “L'identità del posto è ben definita grazie soprattutto alle pareti personalizzate con le scritte dei writers. L'idea di allestimento si avvicina al gusto berlinese nei colori e nelle finiture scelte volutamente in una palette di grigi cromatici”, ma ci sono anche i toni più caldi del marrone e delle ceramiche. Fondamentale, qui, è l'acustica: “Si tratta di una sorta di 'scatola dentro la scatola', un ambiente completamente insonorizzato grazie ai pannelli fonoassorbenti usati per abbassare il riverbero del suono stesso”.
Gli altri lavori
Altri esempi di lavori significativi? Fresco frutta e gelato a Milano,“una piccola gelateria di 30 mq, una struttura allestita in sole 60 ore, che può essere smontata in qualsiasi momento”. Ferro e pannelli coibentanti sostengono lo scheletro della gelateria dalle linee asciutte e lineari, colorata solo nelle parti della grafica con un chiaro riferimento allo stile e ai colori vintage anni '60. “Il principio base del laboratorio è la naturalità degli ingredienti, per cui abbiamo cercato di mantenere la massima pulizia anche nella forma. Abbiamo realizzato, poi, anche un altro format targato Fresco all'interno di un outlet, uno spazio che necessita di soluzioni pratiche e funzionali come quella del laboratorio”.
Attualmente, invece, il team di Margstudio, composto dai due fondatori “più qualche collaboratore esterno e interno”, sta lavorando a una birreria che aprirà presto i battenti a Lodi, “un locale piccolo in cui mescoleremo diversi stili, a cominciare da quello più classico delle birrerie rustiche di una volta, che sarà impreziosito dal bancone in cemento e dagli arredi color rame. Per dare un tocco vintage all'insieme, poi, le tinte del verde petrolio, colore che utilizziamo spesso nei nostri progetti”. E poi un nuovo locale nella zona del basso bergamasco, “uno spazio molto grafico e d'antan, con felci e bottigliere color nero e oro”.
Margstudio | Milano | viale Bligny | tel. 331 3934080 – 339 4727165 | www.margstudio.info/
a cura di Michela Becchi
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