Da 14 anni, l'European Beer Star racconta lo stato dell'arte della birra europea (e non solo). La competizione, che si tiene ogni anno in Germania, è di quelle che gli esperti del settore tengono in grande considerazione, e per questo è così prestigioso aggiudicarsi un riconoscimento da riportare a casa con merito. Tenendo presente che la partecipazione è aperta tanto a realtà artigianali che a gruppi industriali, infatti, i risultati sanciti dalla giuria di qualità forniscono sempre valide indicazioni per constatare l'ottimo stato di salute del comparto craft beer in Europa. E in Italia. Quest'anno, alla cerimonia di Monaco, erano presenti più di 2000 birrifici da 46 Paesi del mondo – una partecipazione in crescita del 2,2% rispetto all'edizione precedente – e i premi sono arrivati per 21 di loro. L'Italia, che nel 2016 aveva sbancato con ben 17 medaglie (il miglior risultato di sempre), registra 15 piazzamenti sul podio – 7 ori, 4 argenti e 4 bronzi - che evidenziano la vivacità del settore brassicolo nazionale, con pro e contro di sorta.
La birra artigianale in Italia
Se da un lato è importante rilevare come molte delle realtà artigianali maturate negli ultimi anni siano oggi sempre più a fuoco – e quindi quanto riescano ad alimentare un mercato di appassionati che sta uscendo dalla sua nicchia di consumo – dall'altro cresce la pressione dei grandi investitori stranieri, che ha già fatto “vittime” eccellenti sulla scena della craft beer italiana (Birra del Borgo prima, Birrificio del Ducato e Birradamare più di recente), con coda di polemiche dure a morire. Il rischio, per chi il settore della birra artigianale l'ha visto nascere e diventare grande, è che l'industria delle multinazionali posso spegnere il fermento della cultura craft – in Italia e all'estero, perché il fenomeno è globale – per controllarne ogni segmento, dall'approvigionamento delle materie prime alla produzione, alla distribuzione sul mercato (si legga, a tal proposito, l'interessante riflessione di Andrea Turco su Cronache di Birra).
L'Italia all'EBS 2017
Ma gli ultimi risultati dell'European Beer Star 2017 – come sempre organizzato per categorie e stili birrari – offrono un momento di respiro per festeggiare quanto di buono c'è nella Penisola della birra di qualità. La soddisfazione più grande, nello specifico, arriva dalle conferme: quest'anno, come nel 2016, Birrificio Perugia porta a casa due ori per Isterica (categoria sour beer) e Calibro 7 (Pale Ale New Style). Con le stesse etichette, il birrificio umbro nato nel 2013 per rinnovare la fama della storica Fabbrica Birra Perugia (fondata nel 1875, e poi passata alla produzione industriale alla fine degli anni Venti, prima di uscire dal mercato), aveva sbancato il botteghino l'anno scorso. E quanto la realtà che conta tra i suoi soci Antonio Boco (pure collaboratore del Gambero Rosso per la guida Vini d'Italia) sia solida e ambiziosa, lo dimostra anchela recente apertura dello spazio con cucina Società Anonima. Ma il Centro Italia festeggia un gran numero di riconoscimenti, a partire dall'ennesimo piazzamento dei ragazzi di MC77, da una Macerata che nell'ultimo anno ha dovuto fare i conti con le fratture del terremoto: per loro un oro per la Fleur Sofronia (tra le birre speziate, prima anche nel 2016) e un argento per la Witbier San Lorenzo. In Toscana, invece, esultano il Piccolo Birrificio Clandestino di Livorno e il Birrifico del Forte di Pietrasanta, oro per entrambi in diverse categorie. Mentre l'unica realtà che emerge a Sud è la calabrese 'A Magara di Nocera Terinese (CZ), bronzo con la porter Magarìa. Il resto della partita si gioca al Nord, tra storiche realtà come il birrificio lombardo Hammer di Villa d'Adda – oro nella categoria Ipa New Style con la Wave Runner – e il novarese Croce di Malto – argento con la Dubbel Magnus – e attori meno conosciuti, dal friulano Foglie d'erba alla piemontese Birra d'Elvo. Due medaglie, invece, finiscono a Bolzano città, con il microbirrificio Batzen premiato nelle categorie Kellerbier Dunkel (argento) e cereali alternativi (bronzo con la Whiskey Porter).
Oro per Birra del Borgo. Sul podio Enkir
Proprio nella categoria “miglior birra prodotta con cereali alternativi” festeggia Birra del Borgo, oro per una produzione consolidata come l'Enkir. Per i puristi del settore, è bene considerare la diversa collocazione del birrificio di Borgorose sul mercato, dopo l'acquisizione di Ab Inbev che fece tanto scalpore. Ma il riconoscimento è una conferma alla qualità del lavoro di Leonardo Di Vincenzo, che sugli stili alternativi e le sperimentazioni con le materie prime ha sempre scommesso. Una medaglia importante, per il birrificio reatino, era già arrivata nel 2014, a premiare con l'oro la Ipa Reale Extra.
Tutti i premiati italiani
Birrificio Perugia (Pontenuovo di Torgiano, PG)
Oro per Isterica (sour beer)
Oro per Calibro 7 (Pale Ale New Style)
MC77 (Serrapetrona, MC)
Oro per Fleur Sofronia (Birre speziate e piccanti)
Argento per San Lorenzo (Witbier)
Piccolo Birrificio Clandestino (Livorno)
Oro per S.Julienbach (Sour beer invecchiate in legno)
Birrificio del Forte (Pietrasanta, LU)
Oro per 2 Cilindri (Porter)
'A Magara (Nocera Terinese, CZ)
Bronzo per Magarìa (Porter)
Birra Elvo (Graglia, TO)
Argento per Elvo Schwarz (Schwarzbier)
Croce di Malto (Trecate, NO)
Argento per Magnus (Dubbel)
Foglie d'Erba (Forni di Sopra, UD)
Bronzo per Springtime Bitter (Pale Ale)
Hammer (Villa d'Adda, BG)
Oro per Wave Runner (India Pale Ale New Style)
Batzen (Bolzano)
Argento per Dunkel (Kellerbier Dunkel)
Bronzo per Whiskey Porter (cereali alternativi)
Birra del Borgo (Borgorose, RI)
Oro per Enkir (cereali alternativi)
Birrificio del Ducato
Bronzo per Mademoiselle (Amber Lager)
a cura di Livia Montagnoli