โSiamo cresciuti sul lido di Ostia e abbiamo sempre amato la vicinanza con il mare, che riteniamo parte integrante della nostra vita. Da clienti del Tino e grandi amici di Lele Usai e Claudio Bronzi, questa ci รจ sembrata una bella opportunitร , nonchรฉ un dovere morale, per proseguire l'attivitร di un ristorante-simbolo di Ostia, regalandogli nuova vita". Cosรฌ Simone Curti, chef artista e pescatore, introduce il progetto Molo 17,il nuovo locale che sorgerร negli spazi dellโex Tino di Ostia, realizzato in societร con il maรฎtre Fabrizio Moscara.
L'insegna
โHo scelto il nome molo perchรฉ evocava un approdo sicuro e un punto dโattracco ristorativo che ritenevo indispensabile nella scena gastronomica di Ostiaโ racconta Simone, illustrandoci gli interni del nuovo ristorante โIl numero 17, oltre a essere un simpatico cenno anti-scaramantico, e, molto semplicemente il numero civico del locale e la quantitร di tavoli che sono riuscito a sistemare nelle sale ereditate da Lele Usai e Claudioโ.
La sala
Il locale
Dove si trova il locale lo sappiamo giร , dunque. Non sappiamo ancora, perรฒ, come sia diventato in questi mesi. Rimane invariata la struttura architettonica, ma un cambiamento si vede fin dall'ingresso, con la bella insegna dai colori marinareschi che spicca con fierezza in Via dei Lucilii giร da qualche settimana. Un timbro cromatico che andrร a tracciare lโestetica, l'arredamento interno, e tutti i dettagli del nuovo locale. A firmarla lo stesso Curti. Il carattere creativo di Simone, cuoco navigato con la passione per la pittura, ha contribuito in maniera determinante al concept artistico del ristorante: un locale handmade con tavoli in legno bianco (in numero maggiore rispetto a prima, fino a toccare i 36 coperti) e sedie blu lavorate a mano, tele alle pareti con soggetti marinari dipinte dal cuoco stesso, nonchรฉ piatti e sottopiatti artigianali realizzati da Simone e da sua madre, per comporre una mise en place raw, ricamata sui gusti e sull'attitudine artistica dei due soci. Cosรฌ come tutto il ristorante, che vuol essere un posto dove trovano spazio i sogni maturati da Simone e Fabrizio durante la loro esperienza precedente, presso il ristorante Lega Navale di Ostia. Un passaggio fondamentale per entrambi, che era perรฒ troppo limitante rispetto all'idea di ristorazione che i due avevano in mente.
Simone Curti e Fabrizio Moscara
Simone Curti e Fabrizio Moscara
I due soci, entrambi pescatori con l'amore per la ristorazione, hanno deciso di intraprendere una nuova avvenuta professionale dopo una lunga gavetta individuale. Simone Curti, classe โ77, รจ un cuoco autodidatta che vanta perรฒ una solida formazione sul campo, presso importanti ristoranti del litorale laziale come Le Tamerici a Ladispoli, Bastianelli al Molo a Fiumicino, e ben otto anni trascorsi nelle cucine del triforchettato Pascucci al Porticciolo di Gianfranco Pascucci e Vanessa Melis.
Fabrizio, invece, ha rinunciato al sogno di diventare pilota, dopo cinque anni da assistente di volo, per prendere in mano lโattivitร ristorativa di famiglia, fino allโincontro con Simone dopo aver rilevato lo spazio gastronomico della Lega Navale ad Ostia.
La cucina
Una cucina semplice solo in apparenza, quella di Molo 17, che celebra il pescato fresco procacciato dai migliori fornitori di zona. E l'esempio lampante รจ nell'antipasto costituito da 6 assaggi crudi e cotti, intrigante biglietto da visita per lโofferta del ristorante. Per il resto, questo primo menu che si sta profilando, รจ un susseguirsi di piatti scanditi da pochi e mirati elementi, che celebrano il gusto con contrasti ricercati, ma non eccessivi: Polpo croccante, patate affumicate al burro di Normandia e porro paglia; Gnocchetti al limone con broccoli e arzilla; Linguina Afeltra con pannocchie al lime e topinambur; Guancia di vitello con cachi nocciole e panna acida; Terrina di cioccolato fondente crema inglese allo zafferano e frutti di bosco. Il tutto accompagnato dal pane realizzato in casa.
La filosofia
Il nuovo locale vuole rendere merito allโereditร del Tino senza perรฒ ricalcarne lโidentitร gourmet, sperimentando un format di ristorazione piรน semplice e a misura dโuomo, ma che non vuole cedere a compromessi, a partire dalla ricerca quotidiana di materie prime di assoluta qualitร . La cifra stilistica รจ materica, essenziale e dalla lettura immediata per ogni tipo di cliente. ร una cucina di mare (ma non mancheranno incursioni di terra e di carne) elegante e istintiva, dove emerge con forza la padronanza tecnica appresa negli anni da Simone. In sintesi: un ristorante dallโanimo marinaro con un background tecnicamente elevato, che strizza lโocchio alla bistronomia, con unโidentitร poliedrica e non impostata. Stesso discorso per il servizio, che manterrร volutamente un approccio informale, ma professionale, potendo contare anche sullโampia cantina di vini biologici e biodinamici selezionati grazie alla consulenza del sommelier ed ex padrone di casa Claudio Bronzi.
Il progetto messo in cantiere da Simone e Fabrizio, rappresenta una nuova opportunitร per risvegliare lo statico parterre eno-gastronomico di Ostia, riempiendo il vuoto creatosi con lo spostamento del Tino al Quarantunododici di Fiumicino.
Il Molo 17 aprirร i battenti nei primi giorni del mese di novembre, senza inaugurazione ufficiale: noi siamo molto curiosi di vedere nuovamente accesi fornelli dellโex-Tino, sotto la guida di due professionisti validi e competenti che, a dimostrazione del rispetto che nutrono verso gli amici e colleghi Daniele Usai e Claudio Bronzi, hanno conservato in sala la foto scattata il giorno dellโapertura della precedente gestione.
Molo 17 | Lido di Ostia - 00122, (RM) | via dei Lucilii, 17 | tel. 347 0571848 | degustazione di cinque portate al prezzo di 35 euro | Aperto solo a cena, domenica anche a pranzo | riposo settimanale: martedรฌ
a cura di Lorenzo Sandano