A Dubai la prima manifestazione internazionale del vino è italiana

29 Apr 2016, 13:00 | a cura di

Può un Paese musulmano rivelarsi un buon mercato per il vino? Il Gambero Rosso è stato negli Emirati Arabi, dove l'Italia è seconda solo all'import dalla Francia. A fare da apripista? Alberghi e ristoranti. E adesso arrivano anche i primi eventi enologici.

A Dubai la prima delle due tappe speciali del Top Italian Wines Roadshow, arrivato alla nona edizione, c'è stata il 16 aprile. Sono stati portati in trasferta i vini di 30 aziende italiane nella Grand Ballroom del Palazzo Versace, uno degli alberghi più belli dell’emirato, raccogliendo l’invito di uno straordinario collezionista e conoscitore di vini, Yogesh Metha, titolare della Petrochem.

 

Il panorama di Dubai

Dubai ha una popolazione residente di due milioni e mezzo di persone, di cui l’85% stranieri” ci dice Giovanni Favilli, il Console Generale d’Italia “la maggior parte dei quali di origine orientale, prevalentemente indiani; a questi si somma un flusso turistico imponente. Parliamo di oltre 14 milioni di visitatori l’anno, che ne fanno la quarta meta turistica mondiale dopo Londra, Parigi e Bangkok. È un mercato importantissimo per l’Italia, anche nel settore enogastronomico. E in crescita vivace e costante”.

Volevo realizzare un grande evento enologico” ci ha detto Yogesh Metha, che vanta una delle più belle cantine private dei sette Emirati, con oltre 5500 bottiglie di grandi vini da tutto il mondo “Amo immensamente i vini italiani, e grazie al Gambero Rosso ho potuto realizzare questa grande festa del gusto italiano. Gli chef di Palazzo Versace - Marco Medaglia in testa- hanno realizzato un menù eccellente. E il recital dei cantanti lirici che hanno intonato arie d’opera italiane ha contribuito a creare un’atmosfera incredibile”.

 

Il primo grande evento sul vino di Dubai

Ma il vero grande protagonista è stato il vino, come ci hanno confermato gli appassionati e gli operatori professionali, gli chef e i sommelier che sono intervenuti numerosissimi. “È stato un grande evento, il primo da anni qui a Dubai” conferma Piero Giglio, manager di uno dei più prestigiosi locali della città dei grattacieli, il Qbara “ed è incredibile vedere insieme nelle masterclass e nella sala gli operatori delle due uniche aziende d’importazione dello stato, MMI e African & Eastern, che di solito si evitano accuratamente. Un grande successo del vino italiano!”.

 

Il ruolo del vino italiano negli Emirati

Se la scena locale è dominata dal vino francese, l’Italia sta portando via il secondo posto agli australiani, che qui hanno sempre avuto un mercato importante. “Sono ormai 150 milioni di dollari, tra retail e ristorazione” racconta Viktoryia Toma, marketing manager della African Eastern, che abbiamo incontrato in uno speciale evento che ha coinvolto alcuni produttori del Roadshow nel blasonato ristorante Roberto’s per un altro tasting pubblico. “Il vino italiano comincia ad essere una presenza importante, circa il 20% del nostro fatturato. Eventi come quello del Gambero Rosso sono importantissimi. E hanno dato una scossa anche a noi importatori, facendoci conoscere aziende nuove interessantissime”.

Consumare alcol non è facile a Dubai, ma nemmeno difficile come in altri Paesi di fede islamica. “I non mussulmani non hanno restrizioni al consumo, e in tutti i grandi alberghi e nei locali la vendita è libera” ci dice Luca Gagliardi, manager di RTrader, gettonatissimo jazz club e american bar stile speakeasy “ma per l’acquisto nei rivenditori autorizzati i non mussulmani residenti devono munirsi di una speciale licenza che viene rilasciata solo a chi lavora. Dubai è una grande meta internazionale, in crescita vertiginosa di consumi: cibo e vino italiani sono gettonatissimi... Qui la burrata è il piatto nazionale, e si beve sempre più italiano”.

 

È stata un'altra tappa importante del cammino internazionale del Gambero Rosso” ha detto il presidente Paolo Cucciaal termine del suo intervento “Siamo arrivati a festeggiare i nostri trent'anni con una serie incredibile di eventi nel mondo - oltre quaranta l'anno - anche con nuovi format come il Top Italian Food and Beverage Experience. Voglio dare atto di questi successi al nostro team internazionale, guidato da Tiina Eriksson”. Dopo il Food and Wine festival di Palm Springs di cui vi racconteremo presto, a maggio sarà la volta delle tappe del World Tour in Estremo Oriente. Seguiteci!

 

a cura di Marco Sabellico

 

Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 28 aprile

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