Firenze gourmet. Dalla stazione allo street food
C'è chi ha già aperto da qualche settimana, chi si affaccia per la prima volta sulla scena gastronomica della città pronto a testare l'accoglienza di locali e (soprattutto) turisti, chi inaugurerà prossimamente portando in dote un progetto culturale ambizioso. Se parliamo di Firenze, e delle principali novità ristorative del capoluogo toscano, è impossibile non rilevare la voglia di sperimentare che da qualche mese a questa parte ha reso protagonista la culla del Rinascimento di un dinamismo tutto nuovo che si spinge ben oltre le tavole tradizionali del buon vivere toscano. Così è successo nel caso del rinnovamento ben più ampio che sta coinvolgendo l'area della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella – dove già si fa notare il format h24 dei Fratelli Cuore e presto aprirà la food hall della Palazzina Reale – o nel tentativo di reinterpretare la tradizione del cibo di strada tanto importante per la storia gastronomica della città (si veda al capitolo lampredotto), con realtà degne di nota come il truck itinerante di Pescepane, la toasteria gourmet di I'Tosto all'ombra della cupola del Brunelleschi, o la versione etnica (che vedremo più avanti è una chiave importante per il presente della scena gastronomica fiorentina) di Ich che Thai.
Vento di novità che caratterizza anche le atmosfere nordiche – tra legno e colazioni salate a base di aringhe, salmone e pane di segale – dell'Andersen Cafè in Santa Croce e spira forte e chiaro tra i tavoli con vista di uno dei roof più esclusivi in città, quello del Westin Excelsior, dove Matteo Lorenzini sembra aver ritrovato una dimensione ottimale.
Locale. Invito a Palazzo tra Medioevo e Rinascimento
Ma il passato importante e la storia della città continuano a giocare un ruolo da protagonisti come dimostra il caso della residenza cinquecentesca di Palazzo delle Seggiole, memoria dei fasti granducali e recentemente restaurata per ospitare un nuovo elegante ristorante. Si chiama semplicemente Locale, ma l'atmosfera si spinge ben oltre un nome fin troppo minimalista, conservando traccia di stufe in maiolica, stucchi e affreschi che incontrano un arredo dal design contemporaneo e un giardino d'inverno di grande impatto, che accoglie gli ospiti tra colonne rinascimentali e piante rampicanti. Il progetto è frutto dell'investimento di Giacomo Corti, in cucina c'è lo chef Fabio Silla (con la supervisione di Gabriele Rastelli), e il ristorante è già diventato indirizzo ambito del jet set cittadino. Dietro al banco in zinco della serra-giardino tante etichette di vini pregiati, spumanti e Champagne (ma anche distillati e liquori) per aperitivo o dopocena; nei sotterranei è stata recuperata l'antica cucina del 1200, in tutto (con gli spazi del piano superiore) si contano un centinaio di coperti. In tavola si racconta la tradizione della carne toscana (e non solo), ma anche un menu giocato sul pesce.
Frienn. Al Mercato Centrale c'è Pasquale Torrente
Inaugurato (per la stampa) solo da qualche ora, al Mercato Centrale di San Lorenzo si festeggia l'arrivo di Pasquale e Gaetano Torrente. L'inarrestabile team campano, che da Cetara ha già colonizzato con successo Roma e la Franciacorta (rispettivamente con la Friggitoria di Eataly e il bistrot Burro e Alici), rinnova l'offerta street food che ogni giorno richiama al primo piano del mercato ottocentesco una folla di turisti in cerca di specialità toscane e italiane. Si chiama Frienn, friggitoria italiana, e rivendica con orgoglio l'etichetta “palm oil free”. Lo stand aprirà al pubblico giovedì 11 novembre presentando un compendio degli sfizi che hanno reso celebre la famiglia Torrente, alici di Cetara fritte in primis.
Il nuovo arrivo non fa altro che confermare la vocazione gourmet del Mercato Centrale, che proprio in questi giorni ha scelto di promuovere il format I Magnifici: ogni bottegaio artigiano del primo piano ha partecipato all'ideazione di alcune ricette 100% Mercato Centrale di Firenze, disponibili tra le proposte in carta. Le specialità nel piatto? Maccheroncino di Tosca con cinta senese di Savigni e Pecorino Toscano di Parola, Hamburger di Chianina La Toraia con pancetta di Savigni e Caciocavallo Silano di Parola, Arancino di Arà al ragù di Chianina La Toraia, pizza di Sud con salsiccia alla Napoli di Savigni e friarielli, Tortino di riso di Bianchi
Koto Ramen Bar. I ramen di Santa Croce
Intanto in zona Santa Croce si lavora per l'inaugurazione di un nuovo indirizzo etnico di qualità. Aprirà presto al 42 rosso di via Verdi Koto Ramen Bar, che promette di portare in città la cultura autentica del ramen, un cibo assai popolare nel paese del Sol Levante ma anche pausa pranzo prediletta in molte città europee come Londra e Parigi, che richiede il rispetto di rigorose modalità di preparazione e l'utilizzo di ingredienti selezionati. Questo è l'obiettivo di Koto Ramen, che promette di perseguire freschezza della materia prima, distinzione dei sapori, semplicità mutuata dalla cucina toscana, per un riuscito connubio tra Oriente e Occidente, che privilegi “colore, finezza, tocco, effetto, armonia e gusto”. Non resta che aspettare per scoprire l'esito di questo connubio.
Locale | Firenze | Palazzo delle Seggiole | via delle Seggiole, 12 | tutti i giorni, dalle 19.30 a notte tarda
Frienn | Firenze | Mercato Centrale | piazza del Mercato Centrale | dal 12 novembre | www.mercatocentrale.it/blog/
Koto Ramen Bar | Firenze | via Verdi 42r | prossimamente | www.kotoramen.it