Se non unico, sicuramente molto raro. È il test d'assaggio andato in scena giovedì scorso, all'Enoteca Regionale di Offida (AP), in cui è si è messa alla prova la presunta longevità dei vini ottenuti da uve pecorino. Qualche precedente, a dire la verità, c'è stato: per esempio la profonda verticale condotta in parallelo qualche anno fa da due aziende che hanno fatto la storia di quest'uva, la Tenuta Cocci Grifoni, nelle Marche, e l'abruzzese Cataldi Madonna. Ma a parte questa esperienza, poco altro.
La retrospettiva
L'idea di una retrospettiva è venuta a Vinea, l'ente che raggruppa circa 600 soci, tra aziende e viticoltori piceni, e che per il secondo anno ha organizzato Piceno Open Anteprima, la manifestazione di presentazione - alla stampa specializzata e al pubblico - delle nuove annate dei vini piceni.
All'interno del programma c'è stato un piccolo tuffo nel passato, nel biennio 2009-2010, per scoprire le migliori espressioni di questo vino e verificare come le potenzialità di invecchiamento hanno reagito al trascorrere del tempo. Un'interessante prova per un'uva che attualmente sta riscuotendo molto successo nel mercato interno (nella grande distribuzione, nel 2014, il pecorino tra Marche e Abruzzo, ha avuto un incremento in valore del 33,6% rispetto al 2013) e, in misura un po' minore, anche all'estero, dove il mercato di riferimento è la Germania.
Il vitigno
La riscoperta del vitigno si deve a Guido Cocci Grifoni e a Teodoro Bugari (lo storico sommelier, tra i fondatori dell'Ais, chiamato da tutti il Maestro): intorno agli anni '80 andarono alla ricerca di un vitigno autoctono marchigiano seguendo le tracce di alcune testimonianze bibliografiche. L'indagine li condusse ad Arquata del Tronto, un borghetto a ridosso del monte Vettore, a 1000m sul livello del mare, in un piccolo vigneto semiabbandonato sito nelle ultime propaggini delle Marche verso il Lazio.
Trovarono un'uva andata quasi persa per la sua scarsa produttività, che oggi costituisce un'enorme fonte di ricchezza per il territorio piceno, un vitigno che non disdegna le esposizioni nord e le annate fresche, capace di concentrare zuccheri (soprattutto quando con i vigneti si scende di quota e ci si avvicina al mare), dando strutture imponenti, a volte anche troppo opulente, tuttavia mitigate da acidità e da discreta sapidità.
La vinificazione in purezza è iniziata recentemente: appena una ventina di anni, ma i viticoltori marchigiani, hanno creato in questo breve arco di tempo un vino tutelato prima con una DOC, nel 2001, e in seguito con la DOCG Offida Pecorino nel 2011.
L'invecchiamento
Riconosciutone il successo commerciale, era necessario esplorare il carattere del vino, soprattutto alla prova degli anni. Luigi Massa, direttore della Vinea, racconta che "trovare le vecchie annate di pecorino 2009 e 2010, non è stato facile: fino a qualche anno fa non tutte le aziende pensavano al fatto che sarebbe stato interessante valutare le trasformazioni del vino", ma oggi le cose stanno cambiando:"sta maturando una consapevolezza tutta nuova nei produttori, che hanno compreso la ricchezza e l'importanza di conservare vecchie annate in cantina, per scoprire le potenzialità d'invecchiamento e l'andamento delle annate".
Come emerge anche dagli assaggi, queste potenzialità effettivamente ci sono. Le 26 etichette degustate, quindici 2010 e undici 2009, hanno dimostrato perlopiù una discreta tenuta; molti vini erano ottimi (e lo trovate nelle note di degustazione), dotati di quella complessità che solo il tempo riesce a conferire al vino e tuttavia ancora freschi e vivaci, alcuni avevano raggiunto il limite della maturità, pochi erano in fase del tutto calante.
Un giudizio complessivo? Probabilmente ci troviamo di fronte ad un vitigno che ha le potenzialità per dire la sua sullo scenario dei grandi bianchi italiani. Siamo d'accordo con la maggior parte dei commentatori e anche con molti produttori quando affermano che la qualità media è già molto alta ma che ora è necessario iniziare a conferire ai vini tratti che possano garantire maggiore riconoscibilità e identità, elementi fondamentali per legare ancora più saldamente il vitigno a questo meraviglioso territorio.
Del resto quella del Pecorino è una storia recente, che per diventare davvero importante, ora ha bisogno di un confronto schietto e sincero tra i produttori. Certo è che degustazioni come questa sono fondamentali per comprendere la strada che si sta percorrendo e la direzione che si intende perseguire.
La degustazione
Ecco i nostri appunti di degustazione, ma attenzione, non è una classifica: quelli che riportiamo sono i migliori assaggi effettuati, secondo l'ordine con cui sono stati serviti.
Offida Pecorino Pistillo '10 Poderi San Lazzaro
Naso fine ed elegante, leggermente contratto, da cui emergono in punta di piedi fiori bianchi e zagara; in bocca è vivace e grintoso e si giova di una pregevole struttura minerale che lo rende elegante e mai scomposto.
Offida Pecorino '10 San Giovanni
Non appena si avvicina il naso al bicchiere, sembra di venire trasportati su prati e pascoli di montagna, con le erbe e i fiori e le pietre bagnate. Eleganza, sapidità e acidità vibrante lo rendono lunghissimo e ancora fresco.
Offida Pecorino Io sono Gaia '10 Le Caniette
Alla sua uscita avevamo notato una certa marcatura data dai legni, ma avevamo previsto una felice evoluzione. Le nostre ipotesi hanno trovato conferma. Il colore è un giallo dorato molto carico e il naso, all'inizio leggermente fungino, ha solo bisogno di un po' di tempo per aprirsi su toni di frutti gialli maturi e bacca di vaniglia. Una struttura possente, resa vivace da una piacevole speziatura, lascia spazio nel finale a erbe aromatiche e fresca acidità.
Offida Pecorino Podere Colle Vecchio '10 Tenuta Cocci Grifoni
Dall'azienda storica del Pecorino non ci si poteva che aspettare una prestazione maiuscola. Il Podere Colle Vecchio, dopo 5 anni, dimostra un'eleganza e una finezza che pochi altri possono vantare. Prima floreale, poi fruttato su toni di susina, impreziosito da leggeri e intriganti toni silvestri di corteccia di pino. Un vino in grande forma, integro nel suo profilo sapido, venato da vivace acidità.
Offida Pecorino Artemisia '10 Tenuta Spinelli
Il giovane Simone Spinelli nel 2010, era solo alla seconda vinificazione del suo Artemisia, ma già si poteva percepirne il potenziale. Appena versato nel bicchiere, rimaniamo spiazzati da uno spettro aromatico che sembra quello di un riesling, ma poi, la nota eterea di idrocarburo lascia spazio a più tipici frutti e fiori gialli, pesca su tutti. Più verticale che profondo, di buon carattere, l'acidità è smussata da un calore alcolico forse troppo presente.
Offida Pecorino Reve '10 Velenosi
Il Reve si presenta nel bicchiere con un bel giallo dorato che preannuncia ricchezza; il naso è ampio tra fiori bianchi, erbe aromatiche, tra le quali si percepisce nettamente la salvia, e una lieve foglia di pomodoro. In bocca è opulento ma non pesante, con una struttura che va a braccetto con una vena acida che accompagna nel lungo finale.
Offida Pecorino '09 Tenuta De Angelis
Naso pulito ed elegante che gira su sentori di ginestra e erbe aromatiche, salvia e rosmarino su tutte. È una bella interpretazione di pecorino questa del 2009, giocata tra una struttura imponente ma non pigra, in equilibrio con una acidità che allunga il finale su note di anice.
Offida Pecorino '09 San Filippo
Gli aromi di erbe di campo si fondono perfettamente con lievi sentori di anice e resina. Potente e caldo all'ingresso, diventa scorrevole nel finale, con l'anice che ritorna prepotentemente anche al palato.
Offida Pecorino Le Merlettaie '09 Ciù Ciù
Il colore giallo dorato con riflessi aranciati lascia presagire una lieve ossidazione. Quando avviciniamo il naso al bicchiere le nostre impressioni vengono confermate da note di albicocca essiccata e fichi secchi. Tuttavia il vino non è spento; un lieve residuo zuccherino iniziale è coerente con i sentori percepiti al naso; lievi sensazioni ossidative non lo rendono spiacevole, grazie a una struttura che scricchiola ma resiste e a una nota speziata che ravviva il finale. Un bel tramonto.
Offida Pecorino Donna Orgilla '09 Fiorano
Quello di Fiorano è forse uno dei pecorino 2009 più integri. Al naso il ricordo dei sentori agrumati lascia spazio a note rocciose e minerali, arricchite da pungenti sensazioni di erbe aromatiche. Freschissimo, vivo, affusolato, perfettamente armonico, ha ancora una lunga vita davanti.
Offida Pecorino Ciprea '09 Poderi Capecci
Il 2009 fu un'annata fresca nel Piceno e i vini presentati lo dimostrano. Alla sua uscita, nel 2011, premiammo il Ciprea '09 con i Tre Bicchieri. Non abbiamo sbagliato: gli anni hanno apportato armonia ed equilibrio alla grinta acida di allora, rendendo il profilo aromatico e gustativo raffinato ed elegante.
a cura di William Pregentelli