L'Hotel de la Marine di Parigi diventerà un polo del gusto? Il progetto dell'Eliseo per valorizzare il patrimonio gastronomico

24 Mar 2015, 11:00 | a cura di
Attualmente sede dello Stato Maggiore della Marina, il monumento nazionale sarà presto aperto al pubblico. Entro il 2017 nei saloni del pian terreno troverà spazio un allestimento museale, ma la sorpresa arriva con l'ultimo comunicato dell'Eliseo: gran parte dell'edificio sarà destinato a valorizzare il patrimonio gastronomico francese, a beneficio di turisti e cittadini della Ville Lumiere.

Campeggia in Place della Concorde, nel cuore di Parigi, dal XVIII secolo l'imponente edificio in stile neoclassico progettato da Ange-Jacques Gabriel. Un tempo destinato alla Garde -Meuble reale (per la gestione e la conservazione di mobilio e oggetti d'arte della Corona), oggi l'Hotel de la Marine ospita uffici e militari in forza all'esercito nazionale. Almeno fino all'inizio del 2016, quando la sede dello Stato Maggiore della Marina sarà trasferita, e lo spazio di 20mila metri quadri riconvertito entro il 2017 in uno spazio aperto al pubblico.
Il progetto era già noto da qualche tempo, almeno per la parte relativa al pian terreno del grande palazzo: circa 4mila metri quadri di grandi saloni imperiali appartenuti a Napoleone III da adibire a museo sotto la tutela del Centre des monuments nationaux.

LA CITTÀ GASTRONOMICA ALL'HOTEL DE LA MARINE

Ma qualche giorno fa un comunicato ufficiale dell'Eliseo ha aggiunto succulente novità sul destino dell'Hotel de la Marine: l'edificio sarà in gran parte dedicato alla valorizzazione del patrimonio gastronomico francese, trasformato in una sorta di città del gusto da mostrare con orgoglio agli stranieri in arrivo nella Ville Lumiere, che rinsaldi al tempo stesso la consapevolezza dei cittadini francesi di possedere una grande risorsa culturale. Insita nel cibo e in una radicata tradizione gastronomica.
La stessa che qualche giorno fa ha trionfato in tutto il mondo grazie all'iniziativa Gout de France, promossa in collaborazione con tanti chef internazionali che hanno portato nei ristoranti dei cinque continenti sapori e ricette di ispirazione francese. Iniziative che denotano una certa lungimiranza della Presidenza francese, intenzionata a fare sistema intorno a una risorsa da non sottovalutare sul fronte economico.
Referenti già designati Martin Ajdari, ex segretario generale di France Televisions, Aurelie Filippetti e Fleur Pellerin, Ministro della Cultura francese.
 

IL MOMUMENTO NAZIONALE NON SI TOCCA. SCOPPIA LA POLEMICA

Ma la polemica non tarda a farsi sentire, per scongiurare un intervento sulla destinazione d'uso del monumento nazionale, di cui si teme lo stravolgimento per far posto alla cittadella gastronomica.
È l'Associazione Amici dell'Hotel de la Marine (con 11mila sottoscrittori al seguito) a inasprire i toni, puntando il dito su presunti interessi privati dietro alla realizzazione del progetto, senza paura di fare i nomi degli “indiziati”: l'architetto Jean-Michel Wilmotte e lo chef Alain Ducasse, rei di voler trasformare l'edificio in un “Palais de Dame Tartine”.
In realtà l'idea sembra essere ben più articolata e potrebbe riguardare l'apertura di un passage con boutique e ristoranti, che dovrebbero trovare posto anche all'interno in rappresentanza delle diverse espressioni gastronomiche nazionali, da panini di qualità a costi contenuti alla cucina tristellata. Con evidenti benefici sul fronte occupazionale. Tutto il mondo è paese.

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