LโItalia ha deciso: la ristorazione italiana ha chiuso completamente con beccacce, beccaccini, alzavole o fischioni. La cacciagione nobile da penna รจ vietata nelle carte dei ristoranti. Cosรฌ gli agenti del Corpo Forestale hanno cominciato a scoprire i rifugi segreti in cui queste carni vietatissime erano clandestinamente trattate: con tanto di catalogo, fatture, verifiche mediche e veterinarie. Sui โcaveau delle carniโ scherziamo. Tutto sembrava essere regolare.
LA CRONACA
Ma quando un importante chef della capitale โ non vogliamo fare il nome per sua tutela โ si รจ visto sequestrare sette alzavole, quattro beccacce e un beccaccino, lโallarme nei ristoranti italiani รจ scattato davvero. E non รจ bastato, per lโignaro chef, opporre certificati e fatture con tanto di catalogo ufficiale da cui le ordinazioni erano state effettuate (di Selecta, per non citare le fonti!): la denuncia รจ scattata ugualmente. E le carte sono ora passate in mano allโavvocato. Noi per un pelo non abbiamo pubblicato sul numero di marzo del Gambero Rosso, che esce a giorni, un articolo del suddetto chef dal titolo: Beccaccia & Montepulciano. Se fosse uscito, ci sarebbe stata lโaggravante? La premeditazione? Ma abbiamo approfondito la notizia. Memori di una copertina del mensile di ottobre del 2012 che titolava: Caccia, la carne del futuro. Oggi rischieremmo lโergastolo o quanto meno il rogo sulla pubblica piazza (delle copie del mensile!).
Cosรฌ abbiamo chiamato il re dellโalzavola, il romagnolo Igles Corelli, che della cacciagione ha fatto uno dei suoi caratteri distintivi. โPorca miseria!โ esclama al telefono lo chef di Atman โcerto, per la ristorazione italiana รจ uno smacco grande, viene a mancare un grande ingrediente in cucina! E poi, anche se non ho avuto il tempo di rifletterci a fondo, credo pure che quando si toglie valore commerciale a un animale, il rischio che si estingua diventa maggioreโ.
LA LEGGE
Ma cosa succede? Succede che in Italia cโรจ una legge, la 157 del 1992, che vieta la commercializzazione delle specie selvatiche non riproducibili (quindi allevabili) cacciate in Italia: ovvero, si possono cacciare, nei limiti fissati dalla legge, ma non vendere. Poichรฉ perรฒ questa norma dava โ o almeno cosรฌ sembrava! โ la possibilitร di commercializzare quelle specie cacciate e vendute a esempio in Scozia, allora ecco che si รจ pensato di modificare la legge con un decreto (il numero 91) del 2014: divieto esteso alle specie cacciate fuori dallโItalia.
SELECTA
E cosรฌ il cerchio si chiude. Soprattutto si chiudono โ anzi si sigillano โ le celle frigo di Selecta a Occhiobello (Rovigo) che di quelle bestiole ne aveva appena acquistate 1.200. โCerto, la caccia alla beccaccia in Scozia รจ in gennaio ed รจ questo il momento in cui si acquista per tutto lโanno โ sorride Guido Bruzzo, uno dei soci fondatori dellโazienda di distribuzione di alta qualitร per la ristorazione โCi hanno sequestrato le beccacce e ci hanno imposto la loro custodia. Il sequestro, avvenuto venerdรฌ, ancora non รจ stato convalidato. Ma se la convalida ci sarร , faremo come per le texturas di Adriร , che a distanza di 6 anni ancora stanno nei nostri magazzini sotto sequestro, mentre la Clementoni commercializzava addirittura un gioco per bambini sopra gli 8 anni con gli stessi materiali delle texturas: alginato di sodio, agar agar e gluconolattato di calcio. Il punto รจ che quelle beccacce cacciate in Scozia in modo controllato, regolare e certificato anche sul piano sanitario, le posso trovare legalmente nei ristoranti di Lubiana: che per me รจ anche piรน vicina di quanto lo sia Romaโ. Dice, e continua poi: Ma in Europa non vale โ o almeno dovrebbe valere โ il principio di libera circolazione delle merci? Se una cosa ha origine legale in uno dei paesi membri, puรฒ essere commercializzata ovunque. Ma questo sembra non valere piรน, in Italia almeno. Perchรฉ quelle stesse beccacce vendute dalla stessa ditta scozzese le trovate legalmente a Parigi, a Bruxelles, a Londra. Solo lโItalia ha posto questo veto. Hanno senso i controlli e i relativi registri (molto restrittivi) Cites per le confezioni di anguilla affumicata o marinata, o per il caviale essendo lo storione protetto dalla convenzione internazionale di Washington cui la Russia non aderisce. Ma che senso ha alzare questi divieti che discriminano i diversi paesi Ue? Tanto piรน in un Paese in cui invece tutta la cacciagione che gira legalmente รจ nei fatti allโ80% illegale, al nero, non controllata da nessun veterinario, a cominciare dal cinghiale. E questo perchรฉ non ci sono macelli che fanno la raccolta della selvaggina abbattuta regolarmenteโ.
IL PARERE DEGLI CHEF
Siamo andati, cosรฌ, a rompere le scatole anche al divo incontrastato della cacciagione, Lucio Pompili, chef, patron e anima pulsante del Symposium di Cartoceto: un vero e proprio tempio della cucina di caccia e a base di erbe selvatiche. Sorride Lucio: โCerto, queste specie da penna sono vietate sulle tavole dei ristoranti, ma non nelle cene tra amiciโ fa subito lui โin realtร lโItalia punisce e vieta, ma non educa. I cacciatori italiani, allโestero, li riconosci subito: prima sparano e poi vedono a cosa!โ. Sempre la solita ipocrisia, base ormai consueta di molta della politica e della burocrazia di casa nostra. โOccorre saggezza, visione etica, conoscenza antropologicaโ afferma Pompili โoccorre sapere cosa si fa, quanto si prende e quanto si lasciaโฆ Basta ricordare quando sullo Stelvio vietarono la caccia totalmente, anche per gli abbattimenti selettivi: serviva a isolare e scoprire i bracconieri. La caccia di frodo venne azzerata. Ma il divieto rimase: in poco tempo ci furono cosรฌ tanti stambecchi che unโepidemia di congiuntivite li sterminรฒ tutti. Ecco dove porta la cecitร di chi vieta senza analizzare le situazioni e comprenderne i diversi ambiti. Lโetica รจ importante, cosรฌ come รจ importante il versante antropologico e ambientalistico di un tema come quello della cacciaโ. Fa eco a questi ragionamenti una domanda di Bruzzo: โMa perchรฉ in Italia lโallevamento, lโambiente, la caccia non danno alcun reddito mentre in altri Paesi sรฌ e con una tutela dellโambiente anche maggiore che da noi?โ E ora? Bah, forse tra dieci anni, quando si sbroglierร la matassa giudiziaria, potremmo essere invitati a una grande cena nella sede di Selecta in cui verranno fatte fuori le 1.200 beccacce sequestrate venerdรฌ scorso e custodite nei frigo di Occhiobello. Anche solo per non perdere memoria di questi sapori. Perchรฉ, come sostiene Lucio Pompili, โil ricordo della carne di beccaccia รจ indimenticabileโ.
Oltre il sapore, perรฒ, cโรจ lโaspetto umano, antropologico, come dice Pompili. A questo proposito vale ciรฒ che ci disseรรรรรรรรย Mauro Uliassi di Senigallia โ chef sulla sabbia dellโAdriatico โ in quel famoso gambero Rosso di ottobre del 2012, dedicato appunto alla cacciagione: โCon la caccia ho un rapporto viscerale, erano le uscite con papร e zio, erano le chiacchiere al bar. Certo, proporre un menu di caccia qui sul mare puรฒ sembrare stravagante. E invece no. Caccia e pesca sono entrambe attivitร ancestrali. La carne per me รจ la caccia. E poi selvaggina e pesce sono simili anche in altro: hanno poco grasso, non oltre il 5%, e prediligono cotture velociโ. Dunque, anche sane. E chiudiamo ancora con Corelli: โLa selvaggina รจ sempre stata la carne per eccellenza, fino a non molti anni fa era il mangiare dei signori, i pochi che potevano cibarsi di carne. Era per i ricchi, ma era anche indubbiamente una pietanza sana, ricca di nutrienti, senza colesteroloโฆ Ed รจ sicuramente la carne del futuro! Lโunico problema รจ renderla controllata e sostenibileโ.
a cura di Stefano Polacchi