SULLA TAVOLA DEL PAPA
Un tempo, come in ogni corte che si rispetti, ogni pietanza sulla tavola del pontefice doveva passare sotto il giudizio attento dello scalco, cameriere segreto addetto alla mensa del papa (e alla sua incolumità). Oggi la maggior parte degli alimenti che finiscono nelle cucine vaticane provengono dalla fattoria immersa nella residenza estiva di Castel Gandolfo, da secoli possedimento del papato. Anche il pollo e il cappone cucinati per il pranzo di natale di Papa Francesco sono arrivati da qui, dal complesso della Fattoria delle Ville Pontificie, che comprende stalle, pollai, orti, frutteti, agrumeti, un vigneto e un uliveto (per un totale di 1300 olivi), da quando Pio XI decise di costituire sui terreni della residenza una vera e propria piccola azienda agricola distribuita su 25 ettari di terreno secondo i criteri estetici del giardino rustico.
Solo mangime biologico – a cui si aggiunge un singolare ingrediente come gli scarti delle ostie fatte in casa dalle suore benedettine - per le galline ruspanti che razzolano nell’aia e producono in media 200 uova al giorno; poi ci sono 60 polli da carne, conigli, capponi e persino due struzzi, ma anche arnie per la produzione di miele che convivono con i curatissimi giardini all’italiana che circondano il viale dei Ninfei. E nella struttura principale si allevano 25 mucche frisone per la produzione di latte, yogurt e formaggi freschi, grazie alla pastorizzatrice che permette di sterilizzare ogni giorno 50 litri di latte.
Tutto regolato dai principi che per oltre un secolo hanno garantito l’alta qualità di una produzione che non si può definire biologica, ma preserva tecniche di coltivazione e allevamento antiche e utilizza esclusivamente fertilizzanti naturali.
IN VISITA ALLA FATTORIA DELLE VILLE PONTIFICIE
Non stupisce pensare che dal 2015 tutto questo sarà visitabile da tutti, aperto al pubblico per volere di Papa Francesco, che ha più volte dimostrato di voler improntare il suo pontificato alla condivisione e alla soppressione delle gerarchie. Dopo i Giardini di Castel Gandolfo, anche gli spazi della Fattoria e gli impianti per l’allevamento saranno aperti al pubblico.
E sembra certo che i prodotti finora riservati al consumo del pontefice o venduti nel supermercato all’interno della Città del Vaticano potranno costituire un’attrattiva aggiuntiva, oggetto di degustazioni che porteranno in tavola la uova, il latte, il vino, l’olio del Papa.