La festa di San Martino al Muvis di Castiglione in Teverina. Il museo che racconta la memoria storica del territorio vinicolo

5 Nov 2014, 11:10 | a cura di
È sorto all’interno dell’ex complesso produttivo dei Conti Vaselli nel centro del piccolo borgo in provincia di Viterbo, sfruttando le vecchie cantine che oggi arricchiscono un percorso museale dedicato alla cultura enologica locale. Dal 7 al 9 novembre l’intero paese festeggia i prodotti autunnali della terra - vino, olio e funghi – in concomitanza con la ricorrenza di San Martino.

Il territorio della Penisola, da Nord a Sud, è inevitabilmente connotato da una produzione vitivinicola che nei secoli ne ha disegnato l’orizzonte e modulato tradizioni, rituali e festività ancora radicate nella cultura locale. E il turismo enologico che coinvolge una fetta sempre più importante del flusso di stranieri, appassionati e viaggiatori occasionali ha donato nuova linfa a una civiltà rurale ancora intatta in molte province italiane, nutrendosi di testimonianze, segni e manifestazioni diffuse sul territorio.

Castiglione in Teverina è un piccolo borgo al confine tra Lazio e Umbria, in quel territorio così legato alla produzione vinicola che ricade nella provincia di Viterbo; non stupisce quindi la cura che l’amministrazione comunale ha riversato nella trasformazione dell’ex complesso produttivo dei Conti Vaselli in Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari. Oggi il Muvis - sorto per promuovere e tutelare la memoria storica della tradizione rurale e contribuire, al contempo, al rilancio di un circuito turistico fondato sulla cultura enologica – occupa significativamente le vecchie cantine acquistate dal Conte Romolo Vaselli negli anni Quaranta; qui (nel cuore del borgo) l’imprenditore romano seppe avviare una produzione vinicola di qualità, competitiva nel comparto di vini rossi e bianchi, ma anche spumanti e vermout, che portò l’Orvieto Classico Doc Vaselli e il sangiovese Santa Giulia alla fama internazionale. Fino al 1994, quando l’azienda chiuse i battenti. Ecco perché inoltrandosi nel percorso di visita del Muvis – giù, fino in profondità nelle cantine, fino a raggiungere la Cattedrale che custodisce le botti – si respira ancora l’identità di una comunità che per decenni ha vissuto assecondando il ritmo del lavoro in vigna, che ancora assicura una produzione d’eccellenza.

L’allestimento museale propone un viaggio tra reperti della cultura materiale – bottiglie d’epoca, macchinari, botti per l’affinamento in legno del vino – evocando una sapienza contadina tramandata oralmente e rituali che si ripetono anno dopo anno. Come la festa di San Martino. Il santo dell’accoglienza, tra i più celebrati dell’autunno contadino italiano, ha ispirato ai giorni nostri un festival enogastronomico che si ripete, un’edizione dopo l’altra, agli inizi di novembre.
Così dal 7 al 9 il Muvis ospiterà il XX Festival “San Martino, olio, funghi e vino”, per celebrare i frutti autunnali della terra. Molti gli appuntamenti in programma che coinvolgeranno tutto il centro storico, tra mostre, convegni, degustazioni di vini della Teverina e olio extravergine d’oliva, cene a base di funghi.

Muvis, Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari|Piazza del Poggetto, Castiglione in Teverina (VT) | Tel. 0761 1769569 | www.muvis.it
San Martino, olio, funghi e vino| Castiglione in Teverina (VT) | Dal 7 al 9 novembre | www.sanmartinooliofunghievino.it

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