Tra gli addetti ai lavori, la passione della famiglia Ceretto – tra i più importanti protagonisti della viticoltura piemontese, sulle colline delle Langhe, e in prima linea per la valorizzazione della gastronomia italiana - per l’arte contemporanea non è un mistero: già nel 1999 Sol LeWitt e David Tremlett furono chiamati a decorare la cappella della SS. Madonna delle Grazie nel vigneto delle Brunate, mentre solo qualche mese fa i portici della Piola, il ristorante di proprietà familiare in Piazza Duomo ad Alba (al piano terra del pluristellato Piazza Duomo guidato da Enrico Crippa), hanno accolto l’intervento artistico di Kiki Smith, un disegno in foglia d’oro che dialoga con lo spazio in modo permanente, completando l’installazione già realizzata due anni fa per l’interno della sala. E l’elenco potrebbe continuare con il Cubo di Bricco Rocche, l’installazione di Valerio Berruti tra i vigneti, l’Acino di Monsordo.
Da quattro anni, inoltre, la famiglia Ceretto esprime in modo concreto il suo interesse per l’arte, favorendo in collaborazione con il Comune di Alba l’organizzazione di esposizioni personali di grandi artisti internazionali. La mostra, che inaugura il 13 settembre negli spazi del Coro della Maddalena per la curatela di Bill Katz, sarà dedicata quest’anno al pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer, che in occasione della rassegna albese esporrà otto grandi tele che approfondiscono il rapporto dell’autore con il fiume Reno, soggetto che torna frequente nelle sue sperimentazioni. In questo caso Der Rhein si carica di significati simbolici, alludendo ai valori di cui le acque tedesche si fanno portatrici durante il periodo Romantico e nel corso della tragica progressiva affermazione del movimento nazionalista. Un soggetto poetico e drammatico al tempo stesso, cui ben si presta una tecnica pittorica anticonvenzionale dall’espressività caricata, che sovrappone strati di colore che diventa materia, disponendosi in modo irregolare sulle tele. Classe 1945, l’artista, nato proprio sul finire di un conflitto la cui memoria a lungo continuò a segnare materialmente e spiritualmente la Germania, è da sempre interessato a raccontare la storia (quella scomoda) dell’umanità, trasfigurando in arte le vicende politiche, sociali, religiose che più hanno segnato il cammino della civiltà. Peculiare è l’intrusione di materiali eterogenei come carta stampata e lastre di piombo, che acquistano la nuova dignità di supporti artistici.
La personale si protrarrà fino al 9 novembre ad ingresso gratuito e ancora una volta contribuirà a proiettare Alba sulla scena dell’arte internazionale, dopo il successo di pubblico registrato nelle precedenti edizioni.
Anselm Kiefer, Der Rhein | Coro della Maddalena, via Vittorio Emanuele II 19, Alba (CN) | Dal 13 settembre al 9 novembre, mar-ven 15-18/sab-dom 10-18.30 | Ingresso gratuito | www.ceretto.it