Lโimpronta genetica dei vini siciliani. Bionat Italia e lโIstituto di Bioscienze e BioRisorse del Cnr di Palermo hanno messo a punto un protocollo scientifico che segna un passo avanti per arrivare alla completa tracciabilitร dei vini siciliani. Infatti le analisi di laboratorio consentono lโestrazione del Dna e lโidentificazione, attraverso tecnologie molecolari, delle sequenze identificative dei vitigni che hanno contribuito a dare vita al vino e quindi a stabilire rispondenza con ciรฒ che viene dichiarato in etichetta. Partners dellโiniziativa le aziende Benanti, Planeta, Settesoli, Bonivini, Saladino, Primavera, Cantine Siciliane Riunite, Graham & Associati. Piรน che un sistema risolutivo โ le possibilitร di contaminazione nei vari passaggi, dalla spremitura del mosto alla fermentazione sino allโimbottigliamento, sono assai elevate โ รจ sicuramente un deterrente nei confronti di chi in etichetta dichiara, per esempio Nero dโAvola, quando di quellโuva e di quel vino nella bottiglia ci sono solo percentuali irrilevanti ai fini della rivendicazione.
La Sicilia e lโExpo 2015. Al Vinitaly, Stefano Gatti, General manager della Divisione Participants di Expo 2015, aveva dichiarato che โla regione Sicilia giocherร un ruolo fondamentale nello sviluppo dei temi del cluster del Bio-Mediterraneo. La cura nella preparazione delle pietanze e la qualitร dei prodotti e delle materie prime alimentari tipiche dellโarea mediterranea saranno valorizzate allโinterno del cluster in quanto sono elementi comuni alle tradizioni degli importanti Paesi che vi prenderanno parte. Tutti gli spazi a disposizione sono stati assegnatiโ. I cluster saranno dedicati ad Agricoltura e nutrizione nelle zone aride, Isole, mare e nutrizione, Riso, Cacao, Caffรจ, Frutta e legumi, Cereali e tuberi, Spezie e Bio-Mediterraneo di cui la Sicilia sarร capofila. Lโaggiudicazione รจ avvenuta con una gara d evidenza pubblica nella quale il progetto presentato dallโassessorato regionale allโAgricoltura รจ risultato vincitore. Oltre alla Sicilia, faranno parte del cluster, Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia.
Dopo il forzato dimissionamento dellโassessore allโagricoltura della Regione Sicilia, Dario Cartabellotta, che aveva ideato il cluster, il progetto si รจ arenato. Successivamente Paolo Reale, il nuovo assessore nominato dalla giunta Crocetta, durante un incontro con gli operatori a Villa Igea a Palermo, aveva annunciato lโintenzione diโnominare Cartabellotta come colui che seguirร la Sicilia per Expo 2015, in particolare per tutto ciรฒ che riguarda la partecipazione della nostra regione al padiglione biomediterraneo di cui la Sicilia รจ partner del cluster. Sarร questione di pochi giorni e attiviamo la nomina. Non vogliamo disperdere il patrimonio di competenze sull'argomentoโ. Era lโ8 Maggio scorso. Cartabellotta nel frattempo รจ ritornato allโassessorato in veste di direttore generale del Dipartimento della Pesca. Incontrato a Vulcano in occasione di Sep, ci ha confermato che il decreto di nomina a coordinatore per Sicilia Expo e quindi anche del cluster, che doveva essere questione di pochi giorni. Non รจ ancora stato firmato. Eppure ci sono mille cose da programmare oltre che da costruire: progetti, programmi, contratti, ecc. Complessivamente si tratta di uno spazio di 7.330 metri quadrati, di cui 1.900 dedicati allโarea comune. Il progetto prevede la gestione dellโarea ristorazione, delle mostre e del market dei prodotti allโinterno dellโarea comune. La ristorazione verrร preparata con materie prime siciliane: vino, olio extravergine di oliva, arance rosse, pomodoro di Pachino, formaggi, carni, pesce, pane e dolci saranno protagonisti delle tavole, ma anche del market. Il tempo scorre velocemente e ormai allโExpo manca meno di un anno (sic). Riusciranno i nostri eroiโฆ.ecc. ecc.
Passitaly a Pantelleria. Passitaly รจ una manifestazione dedicata ai vini passitiche si svolgerร dal 31 agosto al 4 di settembre sullโisola di Pantelleria (Trapani), cuore della produzione dellโomonimo Passito, grazie allโintesa tra il Comune, lโassessorato regionale siciliano allโAgricoltura e Istituto regionale della vite e dellโolio di Sicilia. Durante lโevento sono previste degustazioni, serate di gala e di musica, iniziative culturali, mostre e concorsi. La degustazione tecnica dei passiti sarร affidata a una giuria composta da 40 esperti tra giornalisti, buyer e operatori del settore. Sarร anche unโoccasione per far conoscere i prodotti e la gastronomia dellโisola, capperi in primis, oltre alle bellezze naturali e paesaggistiche, con il mare e gli splendidi scenari dei terrazzamenti con le viti ad alberello, candidate a diventare Patrimonio mondiale dellโUnesco. โIn un contesto in cui lโarchitettura del paesaggio agrario รจ unicaโ ha affermato Salvatore Gabriele, sindaco di Pantelleria โvogliamo lanciare la scommessa di unโisola che crede nella propria storia, nella propria identitร , nella riscoperta delle autentiche tradizioni e di un prodotto anchโesso unico, come il nostro Passito da uve zibibboโ. A Passitaly parteciperanno tutti i vini ottenuti dal solo appassimento delle uve, prodotti in tutta Europa e in particolare nel Mediterraneo. La manifestazione avrร una presentazione ufficiale a Parigi il prossimo 16 giugno.
La Doc Sicilia sta andando avanti bene.รรย Nel 2013 sono stati certificati quasi 120 mila ettolitri di vino sui quasi 213 mila del totale di tutte le Doc siciliane, pari quindi al 56,3%. Si tratta di quasi 16 milioni di bottiglie etichettate con la denominazione dโorigine siciliana. Per quanto riguarda, invece, le varietร di vino piรน rappresentate tra le certificazioni della Doc Sicilia spiccano i bivarietali Rossi con il 21,94% del totale, seguiti dal Bianco (16,82%) e dal Nero dโAvola (14,91%). Circa i due terzi degli imbottigliamenti certificati (oltre 78 mila ettolitri) sono stati effettuati in Sicilia, mentre un terzo (oltre 41 mila ettolitri) viene imbottigliato fuori dallโIsola. Nel primo caso รจ il Bianco il piรน presente con il 25,63%, seguito dal Nero dโAvola (16,09%) e dal Pinot Grigio (10,15%), mentre per quanto riguarda lโimbottigliato fuori zona di produzione i Bivarietali Rossi la fanno da padrone con il 63,09%, seguiti da Grillo (14,49%) e Nero dโAvola (12,64%). Per lโelezione del nuovo consiglio di amministrazione, la scelta รจ di presente una lista unitaria di tutte le componenti della filiera (cooperative e aziende private, grandi e piccoli produttori, ecc.) proprio per rimarcare la compattezza e la coesione del settore. Candidato in pectore di questo progetto sarร Antonio Rallo, giร presidente del CdA. La Sicilia ha ottenuto per la promozione nei paesi terzi quasi 9 mln di euro nel biennio, che la Doc Sicilia dovrร gestire per lo sviluppo dellโexport. I contestatori della denominazione, molto rumorosi, attualmente risultano classificati con lโacronimo โmiaโ ovvero missing in action, dispersi in azione.
a cura di Andrea Gabbrielli
In foto i vigneti dellโazienda Barone di Villagrande a Salina
Per leggere Quale vino per la Sicilia? Riflessioni dopo Sicilia en primeur. Vol. 1 clicca qui