Trentamila bottiglie già etichettate di falso Brunello di Montalcino, Chianti Classico e altri vini sono state sequestrate in un'operazione dei carabinieri del reparto operativo di Siena che, assieme al Nas di Firenze e all'Icqrf per Toscana e Umbria, hanno scoperto una vasta frode nella vendita all'ingrosso e al dettaglio. I sequestri sono avvenuti in centri di imbottigliamento, supermarket, enoteche e cantine in Toscana (Siena, Arezzo e Grosseto), Lazio (Viterbo), Umbria e Liguria. Il vino, di qualità scarsa, proveniente dai mercati paralleli, era etichettato con false fascette di stato e commercializzato. Sequestrato anche vino sfuso pronto per la vendita e documenti di certificazione di qualità fasulli. Ingente il danno economico provocato da questo raggiro. Il vino veniva venduto a un valore dieci volte superiore a quello reale. Sono in corso indagini per accertare i responsabili.
"Mi sento di affermare senza alcun dubbio che i produttori e tutto il territorio montalcinese sono vittima di una frode gravissima" dice il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci "frode che non deve tuttavia lasciare alcuna ombra sulla nostra Docg. Da anni attraverso la tracciabilità di ogni singola bottiglia e di periodici ed intensi controlli su tutta la filiera abbiamo fatto in modo che il consumatore e gli appassionati venissero sempre più tutelati. Ovviamene, interpretando il sentimento di tutti i produttori ci costituiremo immediatamente parte cive verso chi ha condotto questa truffa".
Duro il commento delle organizzazioni agricole: "Frodi e contraffazioni sottraggono oltre un miliardo di euro l’anno all’agroalimentare nazionale, di cui il 20 per cento scippato al vino", scrive la Cia. "Nel solo 2013” ricorda la Coldiretti “sono stati sequestrati dai Nas nel 2013 vini ed alcolici per un valore di 31 milioni con 15 persone arrestate, 51 segnalate all’autorità giudiziaria e 267 all’autorità amministrativa".
a cura di Gianluca Atzeni