René Redzepi l'ha annunciato su Twitter: “Dear friends – huge news! Noma is moving to Japan”, aggiungendo poco dopo che non si trattava un pesce d'aprile. Nei primi mesi del 2015 il Noma dalla Danimarca si trasferirà in Giappone. La decisione è ampiamente motivata sul sito del secondo miglior ristorante del mondo (il primo, per la classifica 50 Best Restaurants in The World, è lo spagnolo El Celler de Can Roca). “Un sogno che coltivavo da tempo si è finalmente avverato: il ristorante Noma si trasferirà in Giappone per due mesi all'inizio del 2015”.Spiega Redzepi dal sito del Noma“Cinque anni fa sono stato invitato dallo chef Murata del famoso Kikunoi e mi ha molto impressionato la ricchezza della cultura gastronomica giapponese. In qualche modo da quella prima visita ho segretamente progettato il trasferimento temporaneo. Anche se tutto il nostro staff si trasferirà a Tokyo, lasceremo i nostri ingredienti a casa, piuttosto applicheremo la nostra filosofia ai migliori prodotti invernali offerti da tutto il Giappone”. L'esperienza nipponica servirà ad arricchire il ristorante e la cucina del Noma una volta tornato a casa, spiega lo chef danese, e i dettagli saranno forniti a giugno. Durante il trasferimento la sede storica di Copenaghen resterà chiusa e non è la prima volta che accade. Anche se per un periodo più breve, dieci giorni, il Noma si è trasferito a Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012. In quella circostanzalo chef,ospitato dall'Hotel Claridge’s, un cinque stelle a Mayfair, ha propostoun menu di 5 portate al costo di 195 sterline, 236 euro al cambio attuale. La carta a Copenaghen, invece, conta 20 piatti e ha un costo di 1.600 corone danesi, l'equivalente di 214 euro, che diventano 348 se si aggiunge l'abbinamento dei vini.