Scoprire Gioia del Colle. Dal Primitivo alle ciliegie Ferrovia, passando per olio e formaggi

14 Giu 2017, 14:30 | a cura di

La Murgia รจ un altopiano carsico dove accanto alle viti che narrano una storia lontana di trasmigrazioni dell'Adriatico, si coltivano delle saporite ciliegie dal colore rosso vivo, a forma di cuore

Il Primitivo di Gioia del Colle รจ una delle aree e delle denominazioni di maggiore interesse, nell'ambito del panorama vinicolo pugliese. L'uva primitivo con circa 11.000 ettari di vigneto totali, รจ una delle piรน diffuse della regione e ha due poli di riferimento: il primo, nel tarantino con la Doc Primitivo di Manduria e la Docg Primitivo di Manduria Dolce Naturale (3140 ettari) e il secondo nella Murgia barese (1000 ettari) proprio con la Doc Primitivo di Gioia del Colle. La restante parte della superficie vitata a primitivo (6860 ettari), รจ spalmata nel resto del territorio regionale e in altre denominazioni tra cui Gravina, Lizzano, Terre d'Otranto oltre che nelle sei Igp regionali.

gioia del colle

Castello di Gioia del Colle

 

Un territorio carsico

Gioia del Colle, il comune in provincia di Bari che ha dato il nome alla denominazione, sorge sull' altipiano della Murgia (toponimo derivato dal latino murex, roccia aguzza), un territorio carsico, a 365 metri sul livello del mare. Qui, a metร  strada tra l'Adriatico e lo Ionio, le aziende e i vigneti, oltre a Gioia, sono distribuite in diversi altri comuni (Acquaviva, Adelfia, Casamassima, Cassano, Castellana Grotte, Conversano, Grumo, Noci, Putignano, Rutigliano, San Michele di Bari, Santeramo, Turi ed in parte Altamura). La caratteristica saliente รจ la pietra calcarea che qui, dopo aver bonificato i terreni per renderli adatti alle coltivazioni, serve per la costruzione dei muretti a secco, dei trulli e delle casรฌdde, le tipiche costruzioni rurali. Sono suoli poco fertili, magri, con presenza di terre rosse, dovute alla trasformazione del calcare, dove le radici delle viti si fanno spazio con difficoltร , spesso aggirando o penetrando le screpolature dello strato roccioso sottostante. Nella Murgia non ci sono corsi d'acqua superficiali ma solo sotterranei. In generale il clima della Bassa Murgia รจ del tipo caldo-arido con una piovositร  molto variabile โ€“ tra gli 800 e 400 millimetri annui- per lo piรน concentrata nel periodo autunnale invernale. A Gioia le temperature in inverno oscillano tra -2 e +12ยฐC. mentre in estate variano tra +18 e +35ยฐC., con un'elevata percentuale di umiditร .

 

Un primitivo diverso

In questo contesto il primitivo, se opportunamente allevato e raccolto al momento giusto, tra la fine di agosto e i primi di settembre, non ha quella tendenza alla surmaturazione cosรฌ spiccata come in altri areali e riesce a conservare l'aciditร . Per il resto i caratteri sono quelli del primitivo cioรจ un ricco tenore zuccherino a cui corrisponde un altrettanto elevato grado alcolico, concentrazione importante, profumi fruttati (ciliegia, marasca, ecc.) e di confettura (prugna, frutti rossi, ecc.) ma anche i toni speziati. Il Primitivo di Gioia del Colle, grazie a questa sensazione di maggiore freschezza, si differenzia dal primitivo degli altri areali.

 

Il Consorzio Tutela Vino Doc Gioia del Colle

La produzione รจ quasi interamente rappresentata nel Consorzio (fondato nel 2001) e attualmente presieduto da Vito Donato Giuliani. Gli associati sono una quarantina, 16 dei quali sono produttori-imbottigliatori. Attualmente il Consorzio รจ in attesa di ottenere dal Mipaaf, l'incarico per esercitare l'erga omnes. Presto, inoltre, si aggiungerร  un nuovo produttore. L'azienda Leone De Castris infatti ha destinato 5 dei 50 ettari della Masseria Donna Nicoletta in Comune di Noci al Primitivo di Gioia.

 

Un vitigno di successo

L'uva deve il suo nome alla maturazione precoce, dal latino โ€œprimativusโ€ e dall'italiano antico โ€œprimaticcioโ€ (entrambi nel significato di โ€œprimo a maturareโ€). Fu un canonico di Gioia del Colle appassionato di botanica, Filippo Francesco Indellicati, nella seconda metร  del Settecento, il primo a denominarlo cosรฌ. In precedenza, i nomi erano diversi. A Manduria, il vitigno approdรฒ nel 1881, grazie ad alcune barbatelle portate in dote da Gioia del Colle dalla contessa Sabini di Altamura, andata in sposa al nobiluomo Tommaso Schiavoni Tafuri. L'espansione da Manduria a tutto il tarantino, fino a costituirne uno degli assi portanti dellโ€™economia locale, avvenne dopo il 1920. Sempre in quegli anni il vitigno si estese allโ€™area del Salento e oltre e arrivรฒ anche a Mondragone, in provincia di Caserta, nello stesso territorio dove in epoca romana si produceva il celeberrimo Falerno.

 

Una storia intricata che solo l'analisi del Dna ha chiarito

Il mistero dell'origine del vitigno รจ durato sino a qualche tempo fa. Inizialmente, nel 1967, un ricercatore dell'Universitร  di Davis (California) durante un viaggio in Puglia rilevรฒ la somiglianza dell'uva e del vino Primitivo con lo Zinfandel americano, vitigno importato in California, da una collezione varietale austriaca intorno al 1820. Solo nel 1994 perรฒ, l'identitร  genetica tra i due fu definitivamente accertata. Poi nel 2001 ulteriori ricerche dimostrarono la parentela del Primitivo con il Crljenak Kastelanskj, un vitigno croato โ€“ imparentato anche con il Plavac Mali (Dingaฤ) - di cui sono rimasti pochi ceppi sulla costa e su alcune isole dalmate. Adesso, in base ai riscontri, possiamo affermare con certezza una sostanziale identitร  genetica tra il Primitivo pugliese, lo Zinfandel americano ed il Crljenak Kastelanskj croato. Quindi รจ altamente probabile che il Primitivo sia approdato in Puglia dall'altra sponda dell'Adriatico anche se non sappiamo in quale periodo sia avvenuto: se millenni fa, sulla scia delle migrazioni greche e illiriche oppure nel XVยฐ o XVIยฐ secolo quando le popolazioni slave e greco albanesi (gli schiavoni) si rifugiarono in Puglia sfuggendo alle persecuzioni turco ottomane. Un mistero, quello del quando, destinato a durare.

 

Le etichette da non perdere assolutamente

Gioia del Colle Primitivo 17 2013 Polvanera; Gioia del Colle Primitivo Muro Sant'Angelo Contrada Barbatto 2013 Chiaromonte; Gioia del Colle Primitivo Riserva 2013 Cantine Tre Pini; Gioia del Colle Primitivo Senatore 2010 Coppi; Gioia del Colle Primitivo Baronaggio Riserva 2013 Giuliani; Gioia del Colle Primitivo Riserva di Pietraventosa 2011 Pietraventosa; Gioia del Colle Primitivo Plantamura Riserva 2013 Plantamura; Gioia del Colle Primitivo Marpione Riserva 2013 Tenuta Viglione; Gioia del Colle Primitivo Drumon 2013 Agricola Cannito.

 

turi ciliegie ferrovia

Non solo uva. Le ciliegie Ferrovia

L'area in cui si alleva l'uva primitivo coincide con la zona di produzione di un altro prodotto tipico: una specifica varietร  di ciliegie rosse, dolci, succose e a forma di cuore. Si tratta di una produzione importante che supera, in Puglia, i 500.000 quintali di ciliegie l'anno, su circa 17.000 di ettari coltivati. L'80% nasce nella zona sud est della provincia barese cioรจ quasi gli stessi comuni (Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Casamassima, Conversano, Castellana Grotte, Gioia del Colle, Noci, Putignano, Sanmichele, Turi) dove nasce anche il Primitivo di Gioia. Le tre varietร  principali coltivate sono Bigarreau, Giorgia e Ferrovia ma รจ soprattutto quest'ultima la piรน legata al territorio. Le sue origini risalirebbero tra gli anni 40 e 50 dello scorso secolo quando le caratteristiche di serbevolezza la resero piรน adatta di altre varietร , al trasporto ferroviario โ€“ da qui il nome Ferrovia. La qualitร  del frutto, la polpa dura, il sapore dolce e intenso, la forma a cuore, favorirono la sua diffusione. Solo a Turi, la superficie coltivata raggiunge i 3700 ettari da cui si ottengono 100.000 quintali di ciliegie. Il Comune fa parte dell'Associazione nazionale Cittร  delle Ciliegie, con sede a Marostica (VI) a cui aderiscono 60 comuni di una dozzina di regioni italiane. L'obiettivo condiviso, la promozione delle tante proprietร  - depurative, disintossicanti, diuretiche, antireumatiche, ricche di vitamine A e C - delle ciliegie.

 

Ulivi e olio, l'oro verde di Puglia

Ma la Puglia รจ anche, storicamente, zona di ulivi e, conseguentemente di olio, con tantissime aziende di grande qualitร  e una produzione che per quantitร  la caratterizza come uno dei territori olivicoli piรน importanti al mondo. Il valore di questa regione, nel panorama dell'extravergine di oliva, รจ perciรฒ sempre molto alto, con un fenomeno particolare: la tendenza a vendere direttamente le drupe, commercializzandole in pianta (o appena raccolte) e quindi non trasformate nel prezioso oro verde.

Sempre a seguire le tracce della zona di produzione del Primitivo e delle ciliegie Ferrovia, troviamo diverse aziende e cultivar. Ad Acquaviva delle Fonti, l'azienda Chiaramonte, tra le piรน importanti per quanto riguarda il Primitivo, produce anche un monovarietale di coratina (da circa 4mila ulivi di proprietร ), entrato quest'anno per la prima volta nella guida Oli d'Italia con Due Foglie (su una valutazione massima di Tre Foglie). Non manca, nell'azienda, anche un ciliegeto.

Ad Alberobello c'รจ PietroIntini: 9 etichette e 5 cultivar, tra cui la Cima di Mola e la Coratina che quest'anno ha vinto il premio come Miglior Fruttato Intenso nella guida Oli d'Italia 2017. Grande lavoro in campo, conoscenza approfondita delle varietร  locali e grande abilitร  in frantoio: si potrebbe tratteggiare cosรฌ il profilo di questo produttore che ogni anno si assesta su livelli qualitativi di grande rilievo.

 

for di latte

Produzione casearia: formaggi freschi a pasta filata

Il clima secco e il territorio arido e pianeggiante fanno della Puglia una regione difficile per il foraggio, ma in questa striscia di terra l'allevamento, del resto questi erano gli approdi della transumanza, che spostava il bestiame dall'Abruzzo fino qui, in cerca di pascolo. La produzione casearia raggiunge livelli di grande pregio, soprattutto nei formaggi freschi a pasta filata, fior di latte, trecce, nodini e stracciate. Prodotti nelle masserie, oggi recuperate a punteggiare il panorama rurale di monumenti in pietra che celebrano la vita contadina. Vogliamo concentrarci sui fior di latte, a torto considerati fratelli minori della mozzarella, con cui condividono aspetto e tecnica di lavorazione. Meno richiesti delle Dop di bufala, ma che โ€“ in caso di prodotti realizzato artigianalmente con cura - non hanno nulla da invidiare ai prodotti bufalini. Il sapore รจ piรน delicato e amabile, fresco e piacevolmente acidulo, meno selvatico e robusto della mozzarella di bufala e dalla consistenza piรน morbida.

 

 

INDIRIZZI

 

B&B Giardino dei Ciliegi | Turi (BA) | Strada Sammichele 73 | tel. 080 8910055- 329 1741256 | www.ilgiardinodeiciliegituri.com

Il Giardino dei Ciliegi oltre ad essere un B&B immerso nel verde, รจ anche sede di una azienda agricola biologica, di 3 ettari e mezzo condotta dalla proprietaria, Antonella Masi. Si producono in prevalenza olio dโ€™oliva e ciliegie di varia qualitร  tra cui Bigarreau, a polpa tenera e carnosa, la Giorgia, leggermente acidula, la Ferrovia, ricca e saporita. In stagione albicocche, pesche, percoche,fichi, fioroni, noci,cachi, pere.

Masseria Montepaolo | Conversano (BA) | C.da Montepaolo, 2 | tel. T. +39 080 4955087 // +39 335 1331586 | http://www.montepaolo.it/it/

La masseria รจ una dimora di charme a 3 km dalla cittร  d'arte di Conversano. Dimora di caccia del XVIยฐ sec. dei Conti Acquaviva Dโ€™Aragona, fu acquistata nel 1857 da un antenato di Ninรฌ Bassi Metta che gestisce la struttura dotata di 10 camere e di un ristorante. Racchiusa da un muro a secco, ha un bel giardino, piscina e una chiesetta rurale con affreschi del 1642. La costruzione, tutta in pietra locale, conserva intatto il fascino medioevale e domina su un parco naturale protetto dal WWF.

 

Pashร  Ristorante | Conversano (BA) | Via Morgantini 2 | tel. 080 495 1079 - 373 800 2809 | www.ristorantepasha.com

Antonello Magistร  รจ il patron del ristorante che in cucina vede sua madre la chef Maria Cicorella. Nei locali sottostanti all'ex seminario, proprio accanto, alla piazza del paese, si puรฒ gustare una cucina innovativa con saldi legami territoriali. A partire dall'antipasto di pesce crostacei e riso e limone cipollato alle orecchiette al ragรน bianco di pecora, verdure novelle e fondente di caciocavallo. Secondo di maialino, pane alle acciughe e maionese alla senape. Lista dei vini regionale con ampia scelta nazionale. Da mettere in conto circa 60 euro.

In Alto Vineria | Bari | piazza Mercantile, 62 | tel. 080 8806531 | https://www.facebook.com/inaltovineria/

Buoni vini regionali oppure birre artigianali in pieno centro di Bari, insieme a tutte le specialitร  delllo street food pugliese. Taralli, focacce calde, panini, taglieri di salumi o di formaggi. Si puรฒ scegliere di mangiare all'aperto oppure all'interno. Ambiente accogliente, servizio gentile, conto misurato.

 

Visita alla cittร  di Turi e ai suoi monumenti

Informazioni presso L'Associazione Il Viandante tel. 338 3043398- mail: [email protected]

 

Bari sotterranea

รˆ un itinerario, con il supporto didattico e scientifico degli archeologi, nel sottosuolo della cittร  vecchia che permette di andare indietro nel tempo sino allโ€™etร  romana, per poi poi proseguire nell'epoca bizantina e con gli scorci urbani di mille anni fa. I percorsi prendono avvio dal Castello Normanno Svevo per proseguire nella Cattedrale romanica e si concludono nell'area archeologica di Palazzo Simi.

Tel. 3409546476 | [email protected]

 

 

a cura di Andrea Gabbrielli

 
 
 
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