Swale, la Floating Food Forest sostenibile nelle acque di New York

19 Mag 2017, 08:30 | a cura di

Una grande Floating Food Forest nelle acque del fiume Hudson e nei moli di New York. È Swale, la foresta galleggiante sostenibile al 100%, che già l’anno scorso impressionò i turisti e i newyorkesi stessi, ospitando a bordo oltre 6 mila persone.


La Swale per i canali di New York

È partita il 18 maggio dal Brooklyn Bridge Pier 6, con tutto il suo carico di piante, fiori e  sistemi innovativi per l’agricoltura, la Swale Floating Food Forest. Che navigherà nelle acque del fiume Hudson per i tre mesi estivi, attraccando in diversi moli della metropoli. A bordo, oltre alle piante, ai sistemi per innaffiare e riciclare l’acqua, o agli impianti per l’alimentazione solare, anche laboratori, lezioni aperte ed eventi di vario tipo. L’obiettivo primario del progetto è quello di produrre alimenti freschi distribuendoli gratuitamente e in alcuni casi vendendoli, per dimostrare ai newyorkesi la necessità e la bellezza di un sistema che non spreca energie, ma semmai le crea. Si tratta di diffondere il concetto di foresta urbana, spingendo le istituzioni a incorporare nei piani urbanistici sistemi ecosostenibili per l’agricoltura e la produzione di cibo, per il riciclo di acqua e per la produzione di energia elettrica.

 

Come è fatta la Floating Food Forest

Montata su una chiatta lunga 30 metri e larga 9, la Swale nasce da un’idea di Mary Mattingly, creativa americana con una notevole esperienza alle spalle in fatto di floating farm sostenibili. La costruzione della foresta galleggiante è stata finanziata nel 2016 grazie a una campagna Kickstarter (sito web di crowd funding), che ha raggiunto cifre record in pochissimo tempo. Nelle sue serre si coltivano piante come rosmarino, basilico, aglio, cipolle ma ci sono anche un frutteto sponsorizzato da Heineken, specie floreali rare a cui è dedicata un’apposita sezione e piante spontanee tipiche della flora newyorkese. Il tutto viene annaffiato sia con acqua piovana che con quella del fiume le quali, dopo questo utilizzo, vengono depurate e riusate per i sistemi delle toilette. L’energia necessaria al funzionamento della struttura è prodotta da un impianto diffuso di pannelli fotovoltaici che mirano a camuffarsi con l’ambiente della foresta. A bordo, non solo la possibilità di comprare tutto ciò che viene prodotto sulla chiatta, ma anche laboratori didattici gratuiti, workshop, incontri sui sistemi di agricoltura sostenibile e perfino concerti, il tutto 100% carbon free. Unica limitazione? Sono ammessi su Swale solo 70 visitatori per volta, per cui per partecipare a eventi e visite guidate è necessario prenotarsi con larghissimo anticipo.

www.swaleny.org/program/spring-2017-opening-event

 

a cura di Francesca Fiore

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