Order Concept. Il sistema digitale e intelligente per gestire gli ordini al ristorante, tramite Messenger

11 Gen 2017, 15:18 | a cura di

L’idea nasce da un informatico e da un ristoratore italiani, a cavallo tra Piemonte e Liguria. E garantisce ai ristoranti che aderiscono di offrire ai propri clienti un canale diretto e a portata di smartphone per dialogare con la cucina, dall’ordine al conto. Ecco come funziona, e perché non danneggia (anzi!) il servizio di sala. 


La gestione della sala e l’aiuto dell’innovazione tecnologica

In quel microsistema complesso che è l’universo del ristorante, tra sala e cucina, la razionalizzazione delle risorse è una qualità da non trascurare se l’obiettivo primario è quello di far tornare i conti e offrire un servizio adeguato. E l’innovazione tecnologica può fornire un grande contributo, senza per questo inficiare il gioco delle parti. Lungi dallo sminuire il ruolo fondamentale di un servizio di sala puntuale e competente, l’idea messa sul piatto da Order Concept potrebbe rivelarsi vincente: sviluppato in Italia dall’informatico torinese Claudio Gioiosa insieme al ristoratore Gianni Errico, titolare del Nettuno di Rapallo, il servizio digitale già disponibile nei ristoranti che aderiscono al sistema è quella che in gergo tecnico si definisce chatbot, un software progettato per simulare una conversazione intelligente, supportato in questo caso da Messenger. Ecco perché per usufruire del sistema sarà sufficiente scaricare sul proprio smartphone il servizio di messaggistica di Facebook – di cui ormai tutti facciamo largo uso – pur senza essere iscritti a qualsivoglia social network. Poi, una volta seduti al tavolo, sarà il cameriere a comunicare il codice di attivazione per comunicare con la cucina.

Order Concept. Come funziona

Sì, perché l’intento di Order Concept è proprio quello di ottimizzare la gestione degli ordini al ristorante stabilendo un canale di comunicazione diretto e informatizzato tra cliente e locale, permettendo cioè al commensale di accedere al menu (completo di prezzi, foto, lista degli ingredienti) direttamente tramite smartphone, e dal display selezionare la comanda, inviata automaticamente e stampata in cucina. E di più, tramite l’opzione “note”, per il cliente con particolari esigenze, intolleranze, richieste sarà più semplice comunicarle in cucina. Senza per questo scavalcare il cameriere, a disposizione per ogni evenienza e facilmente rintracciabile tramite il tasto “chiama”. Stessa razionalizzazione dei tempi anche per la richiesta del conto, che il sistema è in grado di inviare al termine del pasto via Messenger: al cliente decidere se recarsi in cassa o pagare direttamente tramite smartphone, con Paypal o carta di credito.

Clienti e ristoratori. Vantaggi per tutti

L’intuizione sta già prendendo piede tra Liguria e Piemonte, ma forte di una serie di vantaggi oggettivi potrebbe presto far breccia in molte situazioni analoghe: “Dal lato del ristoratore, Order Concept migliora l’efficienza del locale, accelera i tassi di turnover dei tavoli e consente a camerieri e addetti di sala di concentrarsi meglio sulla parte fondamentale del loro lavoro, che è dalla comanda in avanti. Sul fronte dei clienti, il sistema rappresenta un metodo smart per ottimizzare i tempi di attesa, nella certezza di essere serviti in ordine di arrivo”, spiega Claudio Gioiosa. Poi c’è la componente di marketing: una volta terminata la cena il ristorante può inviare al cliente tramite Messenger un questionario di valutazione, promozioni speciali e programmi di fidelizzazione. Senza dimenticare l’indagine statistica: l’informatizzazione delle comande, infatti, garantisce al ristoratore di disporre di dati importanti per razionalizzare il food cost e indirizzare le strategie di vendita. Quali sono i piatti più richiesti? Quali hanno riscontrato meno successo?

E in vista di una diffusione più massiccia già si studiano le prossime misure per implementare il servizio, come la disponibilità di un menu multilingue o l’opzione in app per prenotare un tavolo. Mentre presto il sistema potrebbe funzionare anche su altri applicativi, come Telegram o Wechat, e diffondersi in tutti i locali che fanno somministrazione.

 

a cura di Livia Montagnoli

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