Heart a Ibiza. Come funziona il luna park gastronomico dei fratelli Adrià

17 Ago 2015, 09:00 | a cura di

 

Oltre 3500 metri quadri e tre aree tematiche, per passare dallo street food di un mercato multietnico all'esperienza multisensoriale del Supper, il ristorante/non ristorante che trasporta il commensale in una nuova dimensione. A quasi due mesi dall'apertura ecco i punti di forza del progetto Adrià a Ibiza.


Heart. Adrià e Cirque du Soleil nel luna park di Ibiza

L'avevamo anticipato qualche mese fa, e con l'apertura della stagione estiva i tempi si sono fatti finalmente maturi: così il 30 giugno scorso inaugurava l'ultimo ambizioso progetto dei fratelli Adriàsull'isola di Ibiza. Heart, questo il nome scelto per evocare il mondo fantasmagorico messo in piedi dalla coppia d'oro della ristorazione spagnola in collaborazione con Guy Laliberté(alias Cirque du Soleil, di cui il canadese è amministratore delegato), si sviluppa su una superficie di 3600 metri quadri suddivisi in tre aree tematiche: Terrazza, Supper e Club. E a quasi due mesi dall'apertura sta rispettando le premesse, regalando ogni giorno (solo la sera e su prenotazione) quell'esperienza multisensoriale che è la cifra stilistica di casa Adrià e nella nota località turistica riesce a dispiegarsi in tutte le sue potenzialità, grazie al cospicuo investimento che ha sostenuto il progetto.

E allora, per chi fosse diretto verso le Baleari, vediamo nel dettaglio cosa può offrire questo colorato luna park gastronomico annesso al complesso 5 stelle dell'Ibiza Gran Hotel, tenendo conto della sua vocazione effimera, che lo porterà a cambiare pelle molto spesso, seguendo l'ispirazione del momento, accogliendo performance di artisti internazionali, assecondando le tendenze del momento, anzi anticipandole.

Terrazza, Supper e Club. Le aree tematiche

Il primo impatto è quello con un parco d'attrazioni – dove lavorano 330 persone -  che miscela sapientemente musica, arte, danza, avanguardia gastronomica all'insegna di un divertimento che approda a tavola declinato in più forme. A cominciare dallo street food protagonista in Terrazza, 1500 metri quadri con vista sul porto, allestito dalla designer di fama internazionale Patricia Urquiolaper ricreare l'atmosfera di un vivace mercato che propone il meglio della cucina popolare internazionale. Quindi largo a quesadillas e ceviche, ostriche e sushi, yakitori e waffles. E si paga in fiche, come al Casinò. Intorno gli spettacoli degli artisti.

L'offerta gourmet si esplica al meglio nel ristorante al pian terreno, Supper, che richiede una prenotazione specifica e un costo d'entrata (minimo e anticipato) di 150 euro (tariffa base fissata a 80 euro per accedere in Terrazza). La sala, con cucina a vista, è personalizzata dall'installazione digitale del francese Miguel Chevalier e può accogliere 150 commensali. Qui gli ospiti assistono agli spettacoli e interagiscono con gli artisti, mentre sperimentano le proposte della cucina, per la maggior parte finger food da consumare senza posate. Mise en place rilassata, dunque, e cene non convenzionali che non giocano su sapori spiazzanti, ma su nuove modalità di fruizione. In cucina c'è Rafael Zafra, in sala nessuna carta o menu degustazione, ma la formula Mundos, minimenu ispirati alle cucine del mondo che i commensali possono mixare a piacimento, dal Perù all'Estremo Oriente, all'opzione vegana. Ma ci sono anche il “mondo” dedicato a ostriche e caviale, e diverse alternative dolci.

Chiude l'offerta l'area Club, o meglio la trasformazione del Supper che allo scoccare delle 2 si veste per la nottata. Un night club a tutti gli effetti, per ballare o sorseggiare un drink, fino all'alba. E così si procederà fino a ottobre, quando chiusa la prima stagione si comincerà a lavorare sulla riapertura nella primavera del 2016.

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